Sei stato l’unico a farmi svegliare alle 4 di mattina per
vedere un Gran Premio e sei l’unico che non mi ha fatto dormire per una notte
intera.
Caro Schummy (permettimi
di chiamarti così), con la tua grinta, la tua forza, la tua riservatezza, la
tua apparente timidezza, la tua voglia di salire sempre sul podio, puoi vincere
anche la gara più difficile. Caro Schummy, con le tue vittorie, i tuoi
atteggiamenti, i tuoi modi di fare, i tuoi sorrisi e le tue parole (quasi mai
in italiano), hai reso ancor più grande la Ferrari. Tu non sei mai stato una “mezza
misura”: piaci o stai sul c…; sei simpatico o antipatico; sei disponibile o arrogante…
Ma di una cosa sono sicuro: