giovedì 19 dicembre 2013

Ford: ecco il prototipo della Fusion Hybrid a guida completamente automatica

 
Ford ha mostrato il prototipo di un’auto a guida completamente automatica basato  sulla Fusion  Hybrid.  Il progetto è stato sviluppato  nell’ambito  della strategia ‘green’  di Ford, che punta a integrare a bordo delle auto tecnologie avanzate di automazione e di riduzione delle emissioni entro il 2025 - Progettato in collaborazione  con l’Università  Michigan e il gruppo americano State Farm®,  il prototipo  è la più  recente implementazione  integrata  di  una serie di studi e ricerche iniziate più di 10 anni fa - Ford offre già  oggi  a bordo delle proprie  automobili  tecnologie  avanzate di assistenza alla guida come l’Active City Stop e l’Active Park Assist


Ford ha  mostrato,   in   collaborazione   con l’Università del Michigan e il gruppo americano State Farm® – il prototipo di una Fusion Hybrid a guida completamente automatica, nell’ambito della strategia ‘green’ di Ford che punta a integrare  a bordo delle auto tecnologie  avanzate di  automazione e di riduzione delle emissioni. La Fusion è la gemella americana della prossima generazione di Mondeo, che arriverà in Europa, anche nella versione ibrida, nel secondo semestre del 2014.

Il progetto di ricerca  è nato più  di  10  anni  fa e ha lo scopo di  mettere  a punto sistemi di  analisi  dell’ambiente  circostante  per agevolare l’implementazione  di  forme avanzate di  automazione  a bordo delle auto.  La Fusion  Hybrid  è la  più  recente implementazione di tecnologie sperimentali  che un domani potranno essere  offerte a bordo delle auto di serie dell’Ovale Blu.

“Questo  prototipo  rappresenta un significativo passo in  avanti  nella ricerca,  per portare avanti la nostra vision del futuro della mobilità sostenibile”, ha dichiarato Bill Ford, Executive Chairman di Ford. “Immaginiamo un domani in cui l’automobile connessa comunicherà  con gli  altri  veicoli  per migliorare  i flussi  del traffico,  ridurre  le emissioni  e rendere le strade  più  sicure  e sostenibili.  Il nostro obiettivo  è rappresentare il punto di riferimento  per questa trasformazione,  contribuendo  a cambiare  il mondo nei  prossimi
100 anni ancor più di quanto abbiamo fatto nell’ultimo secolo”.

Ford offre già oggi a bordo delle proprie auto una gamma di tecnologie di assistenza alla guida  e di  sicurezza  attiva,  come il  parcheggio  semiautomatico  e i sistemi  di  frenata d’emergenza, nonché sistemi di riconoscimento delle situazioni di pericolo e di esecuzione di manovre per evitare possibili incidenti. Queste tecnologie sono la base per un futuro in cui  il guidatore  potrà  impostare  una destinazione  e giungervi  comodamente lasciando guidare l’auto, ma avendo sempre la possibilità, se necessario, di prenderne il controllo.

“In futuro, i sistemi di guida automatica ci potranno aiutare a migliorare la sicurezza sulle strade   e a ridurre   le  congestioni   del  traffico,   ma ci   sono  ancora  molti   aspetti   da considerare e affrontare per trasformare questo scenario in realtà”, ha spiegato Raj Nair, Vice  Presidente  Sviluppo  Prodotti  Globali,  di  Ford.  “Con  questo progetto di  ricerca, di  cui  mostriamo  i progressi  con il  prototipo  della Fusion  Hybrid  a guida  automatica, possiamo studiare i limiti di queste tecnologie e determinare le caratteristiche dei sistemi che potrebbero arrivare sulle auto di serie sia nel breve che nel medio termine”.



La Fusion  Hybrid  a guida  automatica  sarà  utilizzata  come piattaforma  di  ricerca  per lo sviluppo,  a lungo termine,  di  soluzioni per gli aspetti sociali,  legali e tecnologici  legati  ai sistemi di automazione della guida.
Questa speciale Fusion è sviluppata sulla base di studi effettuati nell’ambiente di realtà virtuale VIRTTEX, un simulatore di guida sviluppato da Ford in cui è possibile valutare gli effetti dell’implementazione di una tecnologia prima di realizzarne un prototipo reale.

La strategia ‘green’ di Ford: Blueprint for Mobility
Lo scorso anno, al Mobile World Congress di Barcellona, Bill Ford ha descritto la strategia
‘Blueprint for Mobility di Ford’, in cui sono contenuti i piani a breve, medio e lungo termine di Ford in merito agli scenari del futuro della mobilità fino al 2025. La strategia prende in considerazione  tecnologie,  partnership,  business  e modelli  necessari  al  raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Nel breve termine  Ford è al  lavoro per implementare  nuovi  dispositivi  sulla base  dei sistemi già disponibili, come l’Active Park Assist e l’Active City Stop, per offrire tecnologie come il parcheggio completamente automatico e l’assistenza alla guida nel traffico.
Nel medio  termine il  focus dello sviluppo  riguarda  la  comunicazione  veicolo-veicolo. Oltre a offrire possibilità  che migliorano  la sicurezza  sulle strade  come la segnalazione con largo anticipo  di  pericoli  e situazioni  di  rischio,  questa tecnologia  può permettere  a gruppi  di  automobili  di  sincronizzare  movimenti  e velocità  viaggiando  in  ‘formazione’, migliorando sia la sicurezza che la fluidità del traffico.
Nel lungo termine saranno implementabili sistemi di guida e parcheggio completamente automatici.  Le auto comunicheranno  sia  tra  loro che con le infrastrutture,  integrandosi all’interno di un ecosistema di mobilità. I vantaggi saranno tangibili sul fronte del traffico e della sicurezza,  e cambierà  anche il  concetto di  proprietà  personale  dell’automobile, con l’emergere di nuovi modelli di business.

La tecnologia di domani, oggi
La Ford Fusion  Hybrid  è stata scelta  come piattaforma  di  ricerca  perché già  dotata di tecnologie avanzate disponibili a bordo della gamma Ford, come:
- Monitoraggio  della zona d’ombra  (BLIS)  – disponibile  in  Europa a bordo di  Focus, C-MAX/C-MAX7, Kuga, Mondeo, S-MAX e Galaxy
- Active Park Assist – disponibile in Europa a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7  e Kuga
- Monitoraggio della segnaletica orizzontale - disponibile in Europa a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7, Kuga , Mondeo, S-MAX, Galaxy, Tourneo Custom e Transit Custom
- Controllo adattivo  della velocità  di  crociera  con  Forward Alert  – disponibile  in
Europa a bordo di Focus, Kuga, Mondeo, S-MAX e Galaxy

Ulteriori tecnologie disponibili  in Europa,  i cui sensori sono alla base dei futuri sistemi di guida autonoma, sono il sistema di mantenimento della corsia di marcia (Lane Keeping Aid), disponibile a bordo di Focus, C-MAX/C-MAX7  e Kuga, e l’Active City Stop, disponibile a bordo di  Fiesta, B-MAX, Focus, C-MAX/C-MAX7, Kuga e Transit Connect.

A  bordo del prototipo  trovano posto 4 sensori  aggiuntivi  LiDAR  (Light  Detection  And Ranging), che utilizzano   raggi   di   luce per effettuare  una  scansione   tridimensionale dell’area intorno all’auto, in un raggio di 60 metri. I sensori creano una mappa ambientale che contiene ogni oggetto in grado di riflettere la luce, compresi pedoni e ciclisti, e sono talmente sensibili da distinguere un piccolo animale alla distanza di un campo da calcio.



“Prodotti come la Ford Fusion Hybrid ci permettono di essere già oggi molto avanti nello sviluppo delle tecnologie future”, ha dichiarato Paul Mascarenas, Chief Technical Officer e Vice  Presidente  Ricerca  e Innovazione,  di  Ford.  “La  strategia  ‘Blueprint  for Mobility’ prevede l’allineamento  di  business,  tecnologie  e democratizzazione  di  quest’ultime  in vista  di  un futuro in  cui  le auto Ford saranno sempre più  integrate  con gli  scenari  del progresso”.

Un progetto collaborativo
Lo sviluppo avanzato di tecnologie per il futuro dei trasporti richiede la collaborazione tra partner provenienti  da scenari  e industrie  differenti.  Per questo progetto Ford si  avvale degli  studi  condotti  dall’Università  del Michigan  e dal  gruppo americano  State Farm, sulla robotica e l’automazione. Ford ha partecipato in passato al progetto DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) per la creazione  di  veicoli  a movimento  autonomo nel 2004,  nel 2005  e nel 2007, anno in cui ha iniziato a collaborare con l’Università del Michigan, che porta avanti lo studio di nuove tecnologie basate su sensori di nuova generazione.

I ricercatori  dell’università  analizzano  i dati,  trilioni  di  byte generati  dai  sensori  di  bordo, per creare mappe realistiche  dell’ambiente  circostante  e aiutare  il veicolo  a muoversi autonomamente e in sicurezza.

Il gruppo State Farm ha collaborato invece sullo studio delle tecnologie di sicurezza attiva per determinare in che percentuale riescono a ridurre il rischio di tamponamenti, che solo nel 2012 hanno causato, solo in Europa, 28.000 vittime.


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