Dopo il risultato
straordinario di dicembre (+75,8%) il mercato subisce una battuta d’arresto
e interrompe la striscia positiva che durava da 5 mesi. Le condizioni meteo
proibitive in molte aree del centro-sud hanno giocato un ruolo negativo. Il
totale del mercato italiano delle due ruote a motore (immatricolazioni più
50cc) arriva a 10.866 veicoli, pari al
-12,5% rispetto al gennaio dell’anno scorso.
Arretramento per le immatricolazioni in Italia, con 9.721 scooter e moto e un deludente -12,1%.
In particolare soffrono le moto con 4.319 unità registrano un -12,4% mentre gli
scooter realizzano 5.402 vendite pari al -11,9%. I “cinquantini” con 1.145
registrazioni e un -15,7% tornano a perdere volumi. Il mese di gennaio vale
intorno al 5% sul totale vendite dell’anno.
“L’inizio del 2017 non è soddisfacente per il nostro
mercato, sicuramente il cattivo tempo che ha reso impraticabili le strade in
molte zone d’Italia ci ha penalizzato. Inoltre a dicembre abbiamo avuto una
forte spinta promozionale sui veicoli EURO 3, che probabilmente ha generato
anticipi all’acquisto. Tuttavia ci sono anche altri fattori che non consentono
il consolidarsi dei segnali di ripresa degli ultimi mesi. Permane un clima di
incertezza sia sul fronte politico che finanziario e questo non favorisce di
certo la domanda interna. La situazione dell’occupazione è sostanzialmente
ferma, con una disoccupazione giovanile che sfiora il 40%. Infine anche il
prezzo del petrolio è in crescita, con riflessi sui costi di gestione dei
veicoli - dichiara Corrado Capelli,
Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo
Accessori) – Dobbiamo necessariamente ripetere che le modifiche al Codice
della Strada, ferme da anni, potrebbero fornire elementi di rilancio per il
nostro settore, come l’eliminazione del vincolo dei 150cc per accedere alle
autostrade, in modo da mettere gli utenti italiani nelle stesse condizioni di
tutti gli altri in Europa, dove si circola anche con i 125cc, che si possono
guidare anche con la patente B per l'auto. Ancora la possibilità di utilizzare
le corsie preferenziali consentirebbe di elevare il livello di sicurezza nelle
città così come l’utilizzo dei proventi delle multe da investire nelle
infrastrutture dedicate anche agli utenti delle due ruote, può incentivare più
persone a viaggiare sui nostri veicoli. Confindustria Ancma moltiplicherà gli
sforzi per ottenere risposte concrete alle nostre proposte, finalizzate ad una
mobilità sostenibile.”
Negli scooter con
cilindrata superiore a 50cc, il dettaglio per cilindrata delle
immatricolazioni mostra una perdita di volumi per i 125cc con 1.952 unità e un
-11%, seguiti dagli scooter tra 300-500cc con 1.873 pezzi e un -5,7%. In
decremento le cilindrate da 150 fino a 250cc con 1.272 veicoli immatricolati,
pari al -17.8%; battuta d’arresto anche per i maxiscooter oltre 500cc con 305
vendite e un -25,6%.
Nelle immatricolazioni moto l’andamento delle cilindrate è
più articolato. A gennaio, il segmento più importante risulta quello oltre 1000cc con 1.336 moto e un +9,2%, l’unico
in positivo. Seguono le 800- 1000cc con 1.290 unità e un -20,1%. Le medie
cilindrate tra 600 e 750cc con 582 pezzi flettono di un -10,6%. Scendono anche
le 300-600cc con 611 moto e un -21,7%, così come le 150-250cc con 181moto e un
-19,2%. Infine le 125cc con 319 moto e un arretramento pari al -27%.
L’analisi per segmenti delle moto vede al primo posto le enduro stradali con 1.537 pezzi e un
-28,1%; al secondo posto le naked con 1.179 unità segnano un -7,1%; in recupero
le moto da turismo con 712 pezzi pari al +9%; seguono in positivo le custom con
319 pezzi e un +10,4%. Flettono le sportive con 239 vendite e un -21,4%, infine
le supermotard si riprendono con 188 moto pari al +17,5%.
Nessun commento:
Posta un commento