Autopromotec ha
aperto i battenti con il consueto convegno inaugurale sul tema “La ripresa economica c’è già. L’automobile
può ripartire”, all’interno dell’area definita “Circuito delle idee”. Dopo
gli interventi iniziali di Duccio
Campagnoli, Renzo Servadei e Giovanni
Sacchi, rispettivamente Presidente
di Bologna Fiere, Amministratore Delegato di Autopromotec e Dirigente
Coordinamento Sistema Italia
di ICE, il
convegno inaugurale ha
approfondito lo scenario economico globale, con una lectio
magistralis del prof. Giacomo Vaciago,
docente di economia monetaria dell’Università Cattolica di Milano, che ha
analizzato in modo
dettagliato le origini della crisi economica e i fattori ai
quali sono legate le speranze di ripresa: “Manca ancora una diagnosi condivisa
della crisi – ha esordito Vaciago - prima finanziaria ed economica poi, che ha
avuto inizio il 9 agosto 2007 e manca inoltre una definizione condivisa delle
cause che l’hanno resa più difficile da interpretare e quindi da curare”.Nel nostro Paese, il disagio è stato percepito in modo particolare perché caratterizzato da un forte razionamento del credito bancario che si è ripercosso sulla domanda interna, travolgendo diversi settori, tra i quali quello dell’auto.
“La più grave vissuta da ciascuno di noi”, l’ha definita
Vaciago, perché aggravata nel nostro Paese dal sovrapporsi di problemi
irrisolti, o semplicemente ignorati, di natura politica. Il 2015 è iniziato
però con tre buone novità: la caduta del prezzo del petrolio, del cambio
dell’Euro e lo “stimolo” economico promosso dalla Banca Centrale Europea. Da
contraltare ci sono da considerare le “eredità” negative, legate a situazioni
geopolitiche irrisolte, come i problemi dell’Eurozona a seguito del fallimento
della Grecia.
Per il relatore, una diagnosi condivisa della congiuntura è
necessaria per delineare una strategia: “Vanno affrontati i problemi veri della
ricostruzione dell'Italia e
dell’Europa, per essere
sicuri che la
ripresa porti alla
crescita. La speranza è che
quest’anno sia quello giusto in Europa per discutere un nuovo documento
programmatico su un cammino comune da riprendere dopo l’interruzione degli anni
di crisi”. C’è un notevole paradosso nell’analisi sull’andamento dell’economia
italiana.
Ci sono ancora tanti che dubitano della ripresa,
mentre se guardiamo bene a due filiere che caratterizzano in modo emblematico
il ciclo economico, la vendita di case e di auto, già vediamo che la ripresa è
partita in sordina un anno fa. Ogni nuovo dato che esce sul 2014 conferma che
per immobili e automobili il peggio
sarebbe passato. Cosa
manca allora perché
ci sia un
po’ più di ottimismo?
C’è il drammatico e irrisolto problema delle sofferenze
bancarie che continuano a ostacolare una politica monetaria al credito
all’economia. Se non si affrontano i problemi connessi non ci potrà essere
sufficiente ottimismo.
Il convegno ha ospitato, poi, l’intervento di Giuseppe
Barile, Vice Presidente del Gruppo Componenti ANFIA, che ha fornito
un’esaustiva panoramica sull’andamento della produzione di vetture a livello
internazionale e nazionale, passando poi all’analisi dei dati relativi alla
componentistica italiana, vera eccellenza che ha saputo resistere alla crisi
anche grazie a una sempre maggiore presenza sui mercati internazionali.
A seguire un interessante dibattito sull’automotive animato
da due dei maggiori protagonisti del settore, Eugenio Razelli (CEO Magneti Marelli) e Dino Maggioni (Senior Vice
President Industrial Business Unit Pirelli Tyre), abilmente moderato da
Sebastiano Barisoni Direttore di Radio24.
Gli interventi dei due illustri oratori hanno confermato una
ripresa nel settore automotive, anche in Europa, dopo gli anni di profonda
crisi di mercato. Due sicuramente le tendenze alle quali si sta già assistendo:
quella verso prodotti di alta gamma, come affermato da Maggioni, e il grande
contributo della tecnologia veicolare e dell’elettronica a bordo veicolo, che
potrebbero generare interessanti business a tutta la filiera, come affermato
invece da Razelli.
Con il convegno inaugurale centrato sulla ripresa economica,
la fiera bolognese rafforza l’elevato profilo della sua convegnistica all’interno
di AutopromotecEDU, che si conferma come momento esclusivo di approfondimento
degli scenari attuali e futuri di settore. Un valore aggiunto che contribuisce
a decretare il successo di Autopromotec, il riferimento fieristico europeo più
atteso degli anni dispari.
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