E’ stata una delle auto più curiose viste al 1° Roma Eco Race, l’ecorally di regolarità per veicoli alimentati con carburanti e propulsioni alternativi organizzato da Automobile Club Roma e Punto Gas, valido per il Trofeo dedicato alle energie alternative Green Challenge Cup di Aci Sport.
L’evento, svoltosi a metà settembre, ha visto la partecipazione di una novità, ovvero il primo esemplare di BMW X4 mild hybrid trasformato a GPL.
La vettura ha dato prova di efficienza e versatilità, tanto da consentire all’equipaggio, composto da Bruno Lombardelli e Iolanda Chiarolanza, di aggiudicarsi il terzo gradino del podio.
La conversione a gas è resa possibile dal sistema VSI-3 DI per motori ad iniezione diretta di Prins, gruppo Westport Fuel Systems. In questo modo la vettura può funzionare in modalità elettrica quando le condizioni di guida lo consentono e a GPL nei percorsi più veloci, in particolare extraurbani. L’auto, dotata di trazione integrale e di tecnologia mild hybrid con generatore di avviamento a 48 volt, ha una cilindrata di 1.998 cm3, 184 cavalli, 300 Nm di coppia e passa da 0 a 100 Km/h in 8,4 secondi.
Il sistema a GPL Prins VSI-3 DI
Il sistema utilizzato per la conversione a GPL è il Prins VSI-3 DI, una soluzione universale per un’ampia gamma di veicoli di ultima generazione, conforme ai più recenti standard mondiali sulle emissioni come Euro 6D WLTP e a certificazioni come R115/EPA. Tra le caratteristiche l’efficienza, in quanto consente consumi di benzina inferiori al <5%. Drasticamente ridotte le emissioni di CO2 (21%) e il particolato (up to 95%).
“La centralina Prins AFC-3.0 DI assicura il controllo, la sicurezza e l’efficienza dell’intero sistema - ha spiegato Jeroen Visscher, direttore tecnico di Prins- Il riduttore eVP-500 assicura il corretto afflusso di GPL in tutte le condizioni di guida per auto fino a 500hp. Gli iniettori GPL Keihin sono noti per le loro doti di precisione, resistenza e rapidità.”
Il sistema comprende inoltre il commutatore multicolore Prins, il filtro, il serbatoio cilindrico GPL installato nel vano bagagli e la presa di carica del gas posizionata accanto a quella benzina. Sommando la capienza dei due serbatoi, GPL e benzina, l’autonomia del veicolo può arrivare anche a più di 1.000 km con un pieno.
Ibride a GPL. La Ford Puma e la 500
Alla competizione romana hanno partecipato anche altri mezzi ibridi a GPL, a partire da due vetture proposte da BRC Gas Equipment, marchio storicamente votato alla diffusione delle alimentazioni alternative, anch’esso parte del gruppo Westport Fuel Systems.
Si tratta di una Ford Puma, la 1.0 EcoBoost Hybrid con allestimento Titanium e kit GPL Sequent Maestro specifico per la trasformazione di auto ad iniezione diretta di benzina e di una Fiat 500 1.0 Hybrid trasformata con il sistema Sequent 32, dotato di iniettori IN03 MY09, destinato all’alimentazione a GPL di motori ad accensione comandata fino a 4 cilindri.
Segni particolari, la prima è dotata di un serbatoio GPL da 42 litri lordi, 33,6 netti sufficienti per autonomie intorno ai 500 km, alloggiato sotto il piano di carico del baule. Non è necessario ricaricare la batteria: il sistema si ricarica da solo perché recupera energia durante le fasi di decelerazione e frenata. Per quanto riguarda la 500, la novità del sistema è il software della centralina a GPL Sequent 32, che interagisce sia con la parte ibrida che con la parte benzina. Emissioni di CO2 inferiori del 10%, PM10 praticamente azzerati e un taglio dei costi che si aggira intorno al 45%.
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