Secondo i dati pubblicati nei giorni scorsi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, a giugno 2022 il mercato italiano dell’auto ha totalizzato 127.209 immatricolazioni (-15%) contro le 149.670 unità registrate a giugno 2021.
Gli incentivi all’acquisto per le vetture a zero e a basse emissioni (elettriche, ibride plug-in ed endotermiche a basso impatto), entrati in vigore nella seconda parte del mese scorso, sono già esauriti per la fascia 61-135 g/Km di CO2, dove si è concentrato il maggior numero di richieste.
Intanto, si fanno passi avanti nella definizione dei futuri target ambientali a livello europeo. Lo scorso 28 giugno, infatti, la posizione espressa dal Consiglio Europeo Ambiente, Clima ed Energia sull’approvazione del pacchetto ‘Fit for 55’, ha sostanzialmente confermato il bando ai motori endotermici dal 2035, pur non essendosi ancora definitivamente concluso l’iter legislativo. Resta tuttavia aperto uno spiraglio per tecnologie alternative come idrogeno, combustibili sintetici e nuove soluzioni ibride plug-in, se saranno in grado, nei prossimi anni, di garantire gli obiettivi di neutralità carbonica. Inoltre, nel 2026 la Commissione dovrà verificare lo stato di adozione della mobilità elettrica in Europa, sia in riferimento ad eventuali impatti sociali, sia alla diffusione delle infrastrutture di ricarica. Insomma, per le endotermiche si mette male davvero.
Analizzando nel dettaglio le immatricolazioni per alimentazione, le autovetture a benzina vedono il mercato di giugno ridursi del 17,8%, con una quota di mercato del 29,4%, mentre le diesel calano del 21,8% rispetto al sesto mese del 2021, con una quota del 20,5%. Nei primi sei mesi, le immatricolazioni di autovetture a benzina si riducono del 33,2% e quelle di auto diesel del 34,8%.
Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 50,1% del mercato di giugno 2022, in calo del 10,1% nel mese e dell’8,4% nel cumulato, in cui detengono una quota di mercato del 52%. Le autovetture elettrificate rappresentano il 39,3% del mercato di giugno, in flessione del 9,2%, mentre nei primi sei mesi del 2022 hanno una quota del 42,2% e calano del 7,3%. Tra queste, le ibride non ricaricabili si riducono del 9,3% nel mese e raggiungono il 29,2% di quota e nel cumulato sono in diminuzione del 6,6%, rappresentando il 33,2% del totale. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si riducono dell’8,9% e rappresentano il 10,1% del mercato (-9,9% e 9% di quota nel primo semestre 2022). Tra queste, le auto elettriche hanno una quota del 4,8% e diminuiscono del 12,3%, mentre le ibride plug-in si riducono del 5,6% e rappresentano il 5,3% del totale. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 10,8% dell’immatricolato di giugno, di cui il 9,7% è rappresentato da autovetture Gpl (+1,4%) e l’1,1% da autovetture a metano(-62,4%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano in crescita del 5,1% e quelle a metano in calo del 63,1%.
Continuano le buone prestazioni di Fiat Panda e Lancia Ypsilon ibride, che occupano le prime due posizioni nel segmento mild/full hybrid del mese. Tra le PHEV, Jeep Compass e Jeep Renegade continuano ad essere i due modelli più venduti, sia nel mese che nel cumulato (Jeep Renegede prima a giugno e Jeep Compass prima nel semestre), mentre Fiat 500 è il modello più venduto tra quelli elettrici, a giugno e da inizio 2022.
In riferimento al mercato per segmenti, nel mese di giugno le autovetture utilitarie e super utilitarie rappresentano il 34,8% del mercato, in calo del 25,8%. Il modello più venduto è sempre Fiat Panda. Le auto dei segmenti medi hanno una quota di mercato del 10% a giugno e il loro mercato si riduce del 31% rispetto al sesto mese del 2021.
I prezzi dei carburati. Secondo le stime preliminari ISTAT, a giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dell’1,2% su base mensile e dell’8% su base annua (da +6,8% del mese precedente). L’ulteriore accelerazione della crescita su base tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +32,9% a +39,9%; i prezzi dei Beni energetici regolamentati
Nel comparto dei beni energetici non regolamentati, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, accelerano i prezzi del Gasolio (da +25,1% a +32,3%, +6,7% il congiunturale) e quelli della Benzina (da +15,1% a +25,3%; +9,8% sul mese). Rallentano invece i prezzi degli Altri carburanti (da +42,2% a +38,2%, -3% il congiunturale).
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