Nonostante l’instabilità politica e l’incertezza economica
dettate da avvenimenti come la Brexit e il referendum costituzionale in Italia,
la fiducia dei consumatori è rimasta alta.
Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi
dell’Unione europea allargata e dell’EFTA1 a
dicembre le immatricolazioni di auto ammontano a 1.193.286 unità, con un
incremento del 3,2% rispetto a dicembre 2015.
Nell’intero 2016, i volumi registrati ammontano a 15.131.719
unità, il 6,5% in più rispetto al 2015, confermando le previsioni di
superamento dei 15 milioni di unità.
“Il mercato europeo dell’auto raggiunge i volumi più alti
mai registrati a dicembre, con quattro dei cinque maggiori mercati in crescita
nel mese: Italia +13,1%, Spagna +9,3%, Francia +5,8%, Germania +3,7% e una
piccola contrazione per il Regno Unito (-1-1%) – commenta Aurelio Nervo,
Presidente di ANFIA.
Il 2016 è il terzo anno consecutivo in crescita per il
mercato europeo, che ha saputo esprimersi su livelli elevati nonostante
l’instabilità politica e l’incertezza economica dettate da avvenimenti come la
Brexit e il referendum costituzionale in Italia, di fronte ai quali la fiducia
dei consumatori è rimasta comunque alta.
In Europa Occidentale
il mercato ha registrato un aumento del 5,8%, con 13,97 milioni di
immatricolazioni, mentre nell’area dei nuovi Paesi membri UE l’incremento è
stato del 15,9% con 1,16 milioni di auto vendute.
I cinque major
markets hanno immatricolato il 72,9% del mercato europeo nell’intero anno,
con oltre 11 milioni di nuove immatricolazioni, il 6,4% in più rispetto al
2015, ma ancora il 6,3% in meno rispetto ai volumi raggiunti nel 2007 (11,8
milioni di auto). Mentre Italia - al quarto posto in Europa per volumi di
immatricolazioni - e Spagna hanno fatto passi avanti verso i rispettivi livelli
fisiologici di mercato, il Regno Unito ha segnato un nuovo record di volumi e
anche Francia e Germania hanno chiuso l’anno positivamente”.
In Italia, le
immatricolazioni totalizzate a dicembre si attestano a 124.438 unità (+13,1%).
Nell’intero 2016, i volumi immatricolati ammontano a 1.824.968 unità (+15,8%).
1 EU 28 + EFTA. I dati per Malta non sono al momento
disponibili Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica
Secondo i dati ISTAT, a dicembre l’indice nazionale dei
prezzi al consumo registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e
dello 0,5% nei confronti di dicembre 2015. Nella media dell’intero 2016, i
prezzi al consumo riportano una variazione negativa dello 0,1%; era dal 1959
(quando si registrò un -0,4%) che non accadeva. Contribuisce alla ripresa
dell’inflazione a dicembre 2016 anche l’accelerazione della crescita, su base
annua, dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+2,4%, da +0,3% di novembre).
Anche l’aumento su base mensile dell’indice generale è in parte dovuto
all’aumento dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%), a causa
dei rialzi dei prezzi di tutti i carburanti.
Aumentano, su base mensile, i prezzi della Benzina (+1%) e
del Gasolio (+1,4%). Su base annua, quest’ultimo inizia nuovamente a crescere
(+3,3%, mentre il mese precedente la variazione era nulla) mentre per la
benzina i prezzi accelerano la crescita (+3,3%, mentre era +1,6% a novembre). I
prezzi degli Altri carburanti aumentano dell’1,9% in termini congiunturali –
per effetto del rialzo del GPL – e segnano un’attenuazione del calo su base
annua (-1,4%, mentre era -2,5% a novembre).
Secondo
l’alimentazione, nel 2016, le auto a trazione diesel crescono del 19% (57%
di quota) e quelle a benzina del 22% (33% di quota); le auto ad alimentazione
alternativa, invece, diminuiscono del 12,1% (10% di quota). Le vetture a gas,
dopo il calo tendenziale del 6,5% registrato nel 2015, nell’anno appena
concluso perdono ancora il 21% del mercato e 3,6 punti di quota. Le vetture a
gas sono il 78% di tutte le autovetture ad alimentazione alternativa
immatricolate in Italia nel 2016. Le vetture ibride registrano, invece, un
incremento del 48% circa, con 38.580 unità e il 2,1% di quota, di queste 1.452
sono plug-in/extended range, in aumento del 63% sulle vendite del 2015. Le
vendite di auto puro elettrico sono calate nel 2016 del 5,3%. I volumi restano
molto bassi, appena 1.375 unità: ogni 10.000 vetture vendute, solo 7,5 hanno motore
elettrico.
Nel 2016, la media
delle emissioni di CO2 di tutte le nuove auto vendute in Italia risulta di
112,8 g/km.
Guardando alle modalità di acquisto, nel 2016 le auto
intestate ai privati crescono del 13% (con una quota di mercato che supera il
60%) e quelle intestate alle società (quasi il 40% del mercato) del 21%. Le
flotte aziendali (escluso noleggio e leasing) registrano un incremento annuale
del 27,5% e una quota del 16,1%; le vendite di auto intestate a società di
leasing, invece, aumentano del 20,3%, con una quota del 3,3%; infine il
noleggio, con 364.498 nuove autovetture, conquista il 20% del mercato (+16,7%
sul 2015).
Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 74.031
immatricolazioni nel mese di dicembre (+13,7%), toccando una quota di mercato
del 6,2% contro il 5,6% di un anno fa. Tutti i brand crescono nel mese: Fiat
(+11,8%), Jeep (+10,2%), Lancia/Chrysler (+1,5%) e Alfa Romeo (+43,7%).
Nell’intero 2016, le immatricolazioni si attestano a 992.712 unità, con un
rialzo del 14,1% rispetto all’anno precedente. La quota di mercato passa dal
6,1% dello scorso anno al 6,6%. Tutti i marchi presentano risultano in crescita
nel periodo gennaio-dicembre 2016.
La Spagna totalizza
96.886 immatricolazioni a dicembre (+9,3%), che segna la nona crescita
mensile consecutiva. Nei 12 mesi del 2016, i volumi arrivano a 1.147.007
immatricolazioni complessive (+10,9%), su livelli ancora inferiori a quelli del
2008, anno di inizio della crisi, ma non lontani dal potenziale del mercato
auto spagnolo, che si colloca, nel breve periodo, a 1,3 milioni di unità.
Secondo l’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC, facendo leva sulle buone
condizioni economiche e sul miglioramento dell’occupazione previsti per il
2017, il mercato, per l’anno in corso, potrebbe superare 1,2 milioni di
immatricolazioni.
Sempre a detta di ANFAC, i motivi alla base del buon
risultato del 2016 sono il miglioramento del clima economico, gli sforzi
commerciali costanti dei concessionari e delle Case auto e l’intensa attività
turistica, che ha avuto un impatto positivo sul comparto del noleggio. Da
sottolineare anche l’ottima performance del canale delle vetture aziendali,
grazie al rinnovo e all’ampliamento delle flotte, che ha dato ulteriore impulso
al mercato. D’altra parte, il segmento dei privati proprietari presenta un
rialzo a doppia cifra nel primo semestre dell’anno da poco concluso, grazie al
sostegno del Plan PIVE 8, mentre nella seconda parte del 2016 la mancanza di
questo piano ha determinato un significativo rallentamento, evidente
soprattutto nell’ultimo trimestre.
L’età media del parco circolante spagnolo nel 2016 è di
circa 12 anni (più di 7 milioni di veicoli circolanti hanno almeno 15 anni di
anzianità), con un trend di crescita che si manterrà almeno fino al 2020, se
non si adottano misure adeguate per il suo svecchiamento. Bisognerà, secondo
l’associazione, spingere il mercato prima a raggiungere la soglia di 1,3
milioni di unità e poi, nel lungo periodo di 1,5 milioni, ottenendo così una
sostituzione delle vetture più vecchie in circolazione.
Tutti i canali di vendita presentano una chiusura d’anno
positiva nel 2016. Le vetture aziendali segnano un rialzo del 20,8% a dicembre
e del 15,9% nei dodici mesi. Il canale dei privati cresce dello 0,6% a dicembre
e del 6,7% nell’intero anno. Il noleggio, infine, riporta un incremento del
38,4% nel mese e del 16,8% nel 2016.
In Francia, a dicembre, si registrano 194.372 nuove
immatricolazioni, il 5,8% in più rispetto a dicembre 2015. Nei dodici mesi del
2016, il mercato raggiunge 2.015.177 unità, il 5,1% in più rispetto al 2015,
percentuale che scende a +4,7% a parità di giorni lavorativi (252 giorni nel
progressivo 2015 contro 253 nel progressivo 2016).
Il mercato
dell’usato, secondo le stime di CCFA, registra 480.282 unità a dicembre, in
rialzo del 4,3%. Nel 2016, i volumi complessivi si attestano a 5.643.359 unità,
con un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Si tratta di un nuovo record di volumi dopo quello registrato nel 2007, con
5,57 milioni di transazioni. Il buon andamento del mercato del nuovo non ha,
quindi, avuto ripercussioni negative sul mercato dell’usato. Il rapporto
vetture usate/vetture nuove vale 2,79 nel 2016 (2,9 nel 2015).
Secondo l’alimentazione, nel 2016, il mercato, in
percentuale, risulta così ripartito: diesel 52,1% di quota (57,2% nel 2015);
benzina 43,8% di share (38,6% nel 2015); alimentazione alternativa 4,1% di
quota (4,2% nel 2015). Le auto ibride (escluso plug-in), con 50.956 nuove
immatricolazioni, calano del 9,1% rispetto al 2015, mentre le auto plug-in, con
7.428 unità, registrano un aumento del 32,9%. Le auto elettriche, con 21.751
unità, aumentano del 26%, una crescita record non solo grazie all’ampliamento
dell’offerta dei modelli, ma anche della rete pubblica dei punti di ricarica,
in crescita, secondo l’Avere-France, del 5,7% rispetto al 2015.
Complessivamente le auto puro elettrico e plug-in pesano per l’1,45% del
mercato.
Le auto bifuel (benzina/GPL e benzina/CNG) si riducono a
419, quasi un quarto delle vendite del 2015 (1.553); le auto a super etanolo
passano invece da 232 nel 2015 a 1.061 nel 2016.
Nel mercato tedesco sono state immatricolate a dicembre –
che ha contato un giorno lavorativo in più rispetto allo stesso mese del 2015 -
256.533 unità (+3,7%), mentre a gennaio-dicembre le nuove immatricolazioni sono
3.351.607 (+4,5%).
L’Associazione tedesca dell’automotive VDA fa notare che si
tratta del terzo anno consecutivo in crescita, che ha spinto le
immatricolazioni al livello più elevato dell’intero decennio (bisogna tornare
indietro al 2009, con 3,8 milioni di immatricolazioni, per superarlo).
Gli ordini sul mercato domestico segnano, però, una lieve flessione
sia a dicembre che nell’anno da poco concluso (-1%).
Il 52,1% delle auto immatricolate in Germania nel 2016 ha
alimentazione a benzina, mentre il 45,9% è diesel e solo il 2% del mercato ha
alimentazione alternativa. Le auto ibride hanno raggiunto 47.996 registrazioni
(1,4% di quota); di queste, 13.744 sono ibride plug-in (0,4% di quota); le
vendite di auto elettriche sono state 11.410, pari allo 0,3% del mercato; le
auto a gas totalizzano 6.230 unità, lo 0,2% di quota.
Le auto intestate a privati rappresentano il 35% del mercato
(erano il 34,2% nel 2015).
Il mercato delle auto usate registra un incremento del 2,4%
nel mese di dicembre e un aumento dell’1% nel 2016, con 7.402.856 passaggi di
proprietà.
Il mercato inglese, infine, a dicembre totalizza 178.022
autovetture (-1,1%), secondo mese in calo nell’intero anno. Nel 2016 i volumi
si attestano a 2.692.786 unità (+2,3%), stabilendo un nuovo record di
immatricolazioni.
I consumatori sono
stati attratti, secondo l’Associazione inglese dell’automotive SMMT, da
un’ampia gamma di modelli disponibili, nonché da vantaggiosi finanziamenti. Il
mercato inglese presenta un vasto assortimento, con 44 brand e quasi 400
differenti modelli di vetture. E il 2017 sembra avere le carte in regola per
delinearsi come un altro anno competitivo, con quasi 70 lanci di nuovi modelli
già pianificati nell’arco dei 12 mesi.
Il segmento delle
flotte ha avuto il peso maggiore sull’incremento dei volumi nel 2016,
totalizzando il valore record di 1,38 milioni di unità. Il canale dei privati
rimane ad un livello superiore alla media degli ultimi anni, con 1,2 milioni di
unità immatricolate nel 2016, nonostante i cali della domanda registrati negli
ultimi 3 trimestri.
Diesel e benzina continuano ad essere le alimentazioni
preferite dai consumatori, con quote di mercato del 47,7% e del 49%
rispettivamente, nell’anno da poco concluso. Ciononostante, le vetture ad
alimentazione alternativa hanno riportato una significativa crescita (+22,2%
nell’intero anno), raggiungendo una quota del 3,3%. Le ibride plug-in e le
ibride benzina-elettrico, in particolare, hanno riportato rialzi del 41,9% e
del 25,1% rispettivamente, mentre le elettriche pure vendute si attestano a
oltre 10.000 unità (+3,3% rispetto al 2015).
L’Associazione inglese dell’automotive SMMT sottolinea che
la notevole performance del 2016 è stata tale nonostante l’incertezza politica
ed economica che hanno caratterizzato questi 12 mesi. Il 2017, probabilmente,
sarà un anno più sfidante, visto che il deprezzamento della sterlina sta
facendo crescere i prezzi dei beni importati, ma i bassi tassi di interesse e
la gamma di nuovi modelli in arrivo costituiscono ancora valide ragioni per
spingere i consumatori all’acquisto di un’auto. Nel lungo termine, la salute
del mercato inglese si reggerà perlopiù sulla capacità di questo Paese di
mantenere le attuali relazioni commerciali, evitando l’introduzione di barriere
tariffarie che potrebbero comportare pesanti costi addizionali per le nuove
vetture.
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