mercoledì 17 febbraio 2016

Renault Alpine: a volte ritornano

 
Alpine svela la show-car Alpine Vision. Eleganza, agilità, autenticità: questa coupé biposto a motore centrale posteriore è un concentrato di Alpine. Alpine Vision prefigura il design e le performance del modello sportivo di serie che sarà svelato entro la fine dell’anno. Prodotta a Dieppe, in Francia, sarà commercializzata dal 2017 in Europa e poi progressivamente nel resto del mondo.

 
Per celebrare la sua rinascita, Alpine sceglie le strade del Rally Monte-Carlo e le curve tortuose di Col de Turini, teatro dei suoi più celebri successi sportivi.
La “A con la freccia” torna per occupare un posto speciale nel mercato sport-premium, con una promessa: offrire un’esperienza alternativa agli amanti del design e agli appassionati.

 
Ho scelto il nome Alpine per la mia azienda, perché questo aggettivo rappresenta per me
il piacere di guidare sulle strade di montagna. È percorrendo le Alpi con la mia 4CV a 5 rapporti che  mi sono divertito di più. Volevo che i miei clienti ritrovassero questa guida
appassionante, al volante dell’automobile che volevo realizzare. Alpine è un  nome che suona bene, ed è anche un simbolo”.
Jean Rédélé, fondatore di Alpine
 
Alpine Vision, la show-car rivelazione
Di ritorno nel suo scrigno: Alpine sceglie le strade del Rally di Montecarlo e delle Alpi come scenario per il suo ritorno. Queste montagne, da cui eredita il nome, rappresentano ancora oggi un forte richiamo alla Marca, in cui si ritrovano le sensazioni percepite al volante di un’auto sportiva che sfoggia il logo Alpine:
- esaltazione associata al brivido che procura la guida di una Alpine,
- agilità creata dalla leggerezza e dall’eleganza di una progettazione focalizzata sull’essenziale,
- autenticità di un’auto sportiva che si colloca nella tradizione di una storia.
Alpine promette di esaltare le sensazioni più semplici e più forti: il futuro modello di serie ne affermerà tali tratti.

«La show-car Alpine Vision imposta in chiave moderna lo scenario di riferimento di un’auto sportiva esclusiva, firmata Alpine, dove s’incontrano la sportività nata dalla competizione, il know-how e il tocco francese che valorizza i singoli dettagli. Alpine Vision si rivolge agli appassionati e agli amanti del design. Il design del nostro futuro modello di serie si avvicina all’80%.».
Antony Villain – Direttore del Design Alpine

 
Le linee esterne di un’auto sensuale
Alpine Vision rappresenta l’auto sportiva performante, elegante e leggera, dedicata al più puro piacere automobilistico.
Silhouette bassa e filante, cofano motore bombato che accoglie una coppia di fanali rotondi, fiancate incavate, parafanghi posteriori marcati che si restringono verso una coda affusolata, contraddistinta da gruppi ottici orizzontali: è proprio una Alpine. La «A con la freccia» firma i parafanghi anteriori e le fiancate. Non mancano neppure riferimenti più sottili all’A110 e agli altri modelli emblematici.
Alpine Vision evoca performance e fluidità, esaltando all’esterno e all’interno le strutture e la tecnologia.
 
I cerchi diamantati evocano velocità ed eleganza. La parte posteriore, dalle spalle marcate, integra delle prese d’aria sui finestrini laterali posteriori, per favorire il raffreddamento del motore montato in posizione centrale posteriore.
I gruppi ottici posteriori, dalla forma allungata, sfoggiano una firma luminosa distintiva a “X”. Il disegno del lunotto rispetta la forma emblematica resa popolare all’epoca dalla A110.
Con l’agilità e la vivacità del comportamento, Alpine Vision è più particolarmente a suo agio sulle strade sinuose, una caratteristica che traspare perfino dal design.
 
Performance? Da 0 a 100 km/h in meno di 4,5 secondi
Le linee di Alpine Vision suscitano il desiderio di possedere e pilotare un’automobile dalla forte personalità. Al volante, la precisione, l’agilità e il temperamento frizzante del telaio compongono un cocktail entusiasmante, che assicura un piacere intenso a qualunque velocità.
L’auto doveva però disporre delle risorse necessarie per lasciar esprimere le performance allo stato puro. Da questo punto di vista, la risposta di Alpine Vision è indiscutibile: passando da 0 a 100 km/h in meno di 4,5 secondi, la capacità di accelerazione si colloca al livello atteso, in linea con il target definito per il modello di serie.
Il propulsore 4 cilindri eroga la sua potenza con una sonorità evocativa. Proprio perché Alpine Vision coltiva innanzitutto la leggerezza, ogni singolo kW o Nm va direttamente ad alimentare le sensazioni. I freni potenti e resistenti sono all’altezza del piacere e delle performance.
La show-car Alpine Vision tesse costantemente un rapporto d’intimità tra il pilota, la sua auto e l’ambiente circostante. Dalla prossimità diretta e intensa tra questi tre elementi nasce l’essenza del piacere Alpine.
 
Un cockpit che concentra il piacere
«Alpine Vision esplora il campo della sportività con tutti i marker associati all’automobile sportiva “alla francese”. È un oggetto di seduzione, di sensazioni. È un’auto che procura un intenso piacere di guida, in particolar modo su strade sinuose. Un bolide dalle linee intramontabili e dal carattere esclusivo. Abbiamo tuttavia cercato di conferirle un altro ingrediente essenziale: l’eleganza, che traspare ovunque, dallo stile, dalle materie, dall’atmosfera a bordo e dall’attenzione dedicata ai minimi dettagli».
Laurent Negroni – Designer Interni della Show-car Alpine Vision
 
Fin dall’apertura della portiera, tutto è in linea: la soglia in alluminio, firmata dai progettisti della show-car, invita a salire a bordo di una creazione esclusiva.
L’abitacolo è ritmato dai contrasti tra materie e colori, e tra dettagli lavorati che risaltano accanto a particolari dall’aspetto grezzo. L’emozione visiva è associata a quella tattile.
Mettendo in scena pelle, microfibre, alluminio e carbonio, l’abitacolo punta su un’atmosfera contemporanea. Gli elementi high-tech associano particolari che evocano la competizione ad altri che richiamano il DNA Alpine. Un esempio: il comando di apertura della porta, retroilluminato, che contrasta con il rivestimento delle controporte in pelle nera damascata, sottolineata da impunture bianche. I sedili avvolgenti interpretano a loro volta questo gioco di contrasti, destinato a creare tensioni, integrando una imbragatura con fibbia in alluminio spazzolato, ispirata alla competizione, e sono rivestiti di pelle matelassé associata a un tessuto in microfibra, sensuale e tecnico nello stesso tempo.
 
Davanti al pilota, un quadro strumenti costituito da uno schermo TFT (Thin Film Transistor) personalizzabile, con visiera in carbonio. Sui due pedali e sul poggiapiedi in alluminio sono impressi i tre triangoli che ricordano le vette alpine. Il volante a tre razze, anch’esso in alluminio, dotato di una spessa corona rivestita di pelle nera impunturata, è inquadrato dalle levette del cambio e accoglie un evocativo pulsante “Sport”. I principali comandi sono valorizzati da una retroilluminazione con una tonalità “blu Alpine”, presente anche al centro delle bocchette di ventilazione.
Al centro, poggiata su una struttura in alluminio ben visibile e rivestita di pelle, la sottile console sembra galleggiare nell’abitacolo e racchiude il tablet tattile multimediale, affiancato da un cronometro circolare.
Immediatamente a portata di mano, il comando “Start”, protetto da una sicura, rappresenta una vera tentazione alla quale è impossibile resistere. L’esplosione dei sensi è imminente.

Carta bianca alla passione
Mentre il blu è la tinta emblematica di Alpine, il bianco illumina numerosi momenti lieti della sua storia.
Sono molte le Alpine importanti ad aver adottato il bianco, in particolare le berlinette A110 – dette “option Olympique” – che sfoggiavano una fascia blu o rossa sul bianco della carrozzeria. Questa opzione, disponibile per l’anno 1968, celebrava la tripletta dello sciatore francese Jean-Claude Killy alle Olimpiadi invernali di Grenoble. C’è stata anche l’A110 1300G, presentata al Salone di Parigi nel 1970 e, in corsa, l’A110 1600S n°4, vincitrice del Rally di San Remo nel 1971. Colore delle nevi eterne e delle vette alpine, il bianco si associa oggi alla show-car Alpine Vision, diventando simbolo di rinascita, di purezza, leggerezza ed eleganza.

Alpine, la rinascita di una leggenda
«Costruire una discendenza per la marca Alpine, lanciata nel 1955 da Jean Rédélé, implica una grande emozione e molte responsabilità. Per tutti i team che vi partecipano rappresenta una grande opportunità e un’avventura senza eguali. Alpine è l’incarnazione della performance e del più puro piacere di guida».
Bernard Ollivier, CEO della Société des Automobiles Alpine

Leggenda vivente
La storia di Alpine nasce dalla visione del suo fondatore, Jean Rédélé e rappresenta la sintesi della competizione, dell’intelligenza tecnica, del design e del senso del commercio. È una vera e propria saga, scandita da incontri e scambi, che ha appena festeggiato i suoi 60 anni.
Dopo aver ottenuto numerose vittorie al volante della sua Renault 4CV modificata, Jean Rédélé percepisce molto rapidamente il potenziale associato alla creazione di una propria marca automobilistica. C’è spazio per un’automobile dalla progettazione innovativa, equipaggiata con una meccanica competitiva di grande diffusione, racchiusa in una carrozzeria leggera e accattivante. È questo il principio tecnico direttamente alla base della progettazione della A106 e della nascita ufficiale di Alpine, nel 1955.
Il secondo principio sviluppato da Jean Rédélé è di natura commerciale: conferire una dimensione internazionale alla sua attività tramite la concessione di licenze.
Tra il 1955 e il 1995, Alpine produce e vende 30.000 automobili sportive. Scomparsa commercialmente da un ventennio, Alpine trattiene il fiato durante questa parentesi, mentre non cessa il coinvolgimento dei fedeli della Marca, il fervore dei club di appassionati e l’impegno di piloti privati in numerose e svariate competizioni. Tutti partecipano ad alimentare la fiamma Alpine, coltivando addirittura la folle speranza di un ritorno. Un ritorno ormai annunciato.

Un forte potenziale di conquista per una proposta alternativa
Alla fine del 2012, il Gruppo Renault annuncia la sua intenzione di rilanciare Alpine. E se il sogno di rivedere una Alpine su strada diventasse un giorno realtà? Bisognerà tuttavia confermare l’intuizione che la leggenda possa ancora una volta conquistarsi un posto unico e stabile sul mercato.
Tre anni dopo, il team Alpine è pronta: intenzioni stilistiche, principi fondanti, business model, ambizioni internazionali… Alpine torna con Alpine Vision: la show-car prefigura all’80% l’automobile sportiva che sarà presentata entro la fine del 2016 per battersi, fin dal 2017, sull’esigente mercato delle sport-premium.

50% di crescita entro il 2020 sul mercato Sport Premium
Il segmento Sport Premium (coupé e roadster sportivi) rappresenta circa 200.000 unità all’anno nel mondo. I veicoli si distinguono per il livello di performance, il grado di espressività e l’appeal della loro icona. Dedicati al piacere, questi modelli hanno un notevole impatto sull’immagine e la redditività dei costruttori, concentrando il know-how automobilistico più avanzato per soddisfare una clientela di intenditori.
In termini di ripartizione geografica, le vendite sul segmento sport premium sono suddivise per il 40% in Nord America, il 35% in Europa, 15% in Asia e 10% nel resto del mondo. In Europa, il 30% dei clienti risiede in Germania, il 30% nel Regno Unito e il 7% in Francia. Indipendentemente dai volumi, questo mercato è ben rappresentato in Svizzera, Belgio e Austria.
Le previsioni riconoscono a tale mercato un potenziale di espansione di circa 50% entro il 2020, innanzitutto perché si tratta di un mercato trainato dall’offerta, sensibile all’effetto novità, anche nei mercati più maturi, e in secondo luogo perché la domanda si rafforzerà nella maggior parte dei mercati emergenti. Da una decina d’anni, la domanda spinge ogni marca a definire un posizionamento sempre più netto.

L’alternativa Alpine
«Con Alpine, l’obiettivo è soddisfare una clientela che cerca sensazioni di guida di alto livello, in un design valorizzante e un ambiente elegante. La clientela mirata è particolarmente attenta alla storia e alla cultura delle marche. Alpine proporrà un’alternativa unica e legittima rispetto ai desideri di questo pubblico.»
Eric Reymann – Direttore Planning Prodotto Alpine

Su questo mercato, i modelli di marche ultraspecializzate affiancano quelli di gruppi generalisti. Alpine costituirà un’alternativa per entrambi i criteri che segmentano il mercato: le performance e l’espressività. Alpine punta a un posizionamento specifico, in linea con il suo DNA e la sua leggenda.
Alpine si ispira ai valori di semplicità e modernità trasmessi dal suo fondatore visionario e al suo DNA plasmato in competizione.
- Tecnicamente: leggerezza e agilità prevalgono sulla potenza pura.
- Esteticamente: le auto devono essere belle e non solo prestazionali. L’eleganza, l’intelligenza e anche l’istinto si associano in una sintesi molto efficace.
- Umanamente: la fiducia nel talento degli uomini vale più di tutto. Alpine, è una famiglia: collaboratori, ingegneri, piloti e meccanici si impegnano a fondo per risultati che superano le aspettative.
- Sportivamente: Alpine, è “Davide contro Golia”. La voglia di misurarsi con i più grandi è un fattore di eccellenza.
- Commercialmente: Alpine ha sempre rappresentato la Francia all’estero, in particolare la sua immagine nello sport automobilistico e la sua industria. Raffigura nello stesso tempo la volontà di fare le cose in grande e di svilupparsi fuori delle frontiere, e quella di conservare un contatto diretto con i clienti.
Questi valori animano oggi il nuovo team Alpine che lavora allo sviluppo del nuovo modello di serie. Una prima Alpine carica di ambizioni: rispondere alle attese degli amanti del design e degli appassionati tenuti con il fiato sospeso, crearsi un posto in un segmento esigente con i propri codici e, infine, trovare la propria strada nei cinque continenti.

Alpine: l’agilità di una start-up e la forza del Gruppo Renault
Per far rinascere Alpine, creare il suo primo modello emblematico e preparare un piano di conquista internazionale, il Gruppo Renault mette in gioco il meglio della sua esperienza. Impegnata da mesi in un’avventura inedita, Alpine vive e si organizza in maniera agile e indipendente, supportata dalla competenze del Gruppo Renault.
Alpine ha naturalmente accesso al know-how del Gruppo in tema di telai, motori e messa a punto. È così che la competenza degli esperti di Renault Sport e dei team che sviluppano la F1 contribuisce a sua volta alla progettazione di un’autentica Alpine, ma anche quella delle funzioni supporto del Gruppo Renault.
Infine, la produzione dell’auto di serie sarà affidata allo stabilimento di Dieppe. Questo sito, modernizzato, ha l’aspetto di un’officina “su misura” e potrà contare su un panel di fornitori selezionati per la loro competenza high-tech o premium.

«Al termine dell’anno 2016, sveleremo l’automobile sportiva di serie firmata dalla “A con la freccia”. La commercializzazione della ‘berlinette del 21° secolo’ inizierà progressivamente nel secondo trimestre 2017, per estendersi ai cinque continenti. Siamo impazienti».
Arnaud Delebecque – Direttore della Gamma Commerciale Alpine




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