Colore: Dark Metal
Grey. Allestimento: Tekna. Cilindrata: 1465 cc. Alesaggio x Corsa: 76 x 80,5. Potenza: 110 CV. Alimentazione: iniezione diretta Common Rail. Emissioni: Euro6. Cambio:
manuale a 6 rapporti. Consumi
dichiarati: 4.4 (urbano); 3.8 (extra urbano); 4 (combinato). Emissioni CO2: 104 g/km. Accelerazione (da 0 a 100 km/h): 11,2. Velocità massima: 175 lm/h. Prezzo: 23.840 euro. Vernice metallizzata: 600 euro
Siamo a gennaio e di solito si danno un po’ di… numeri.
Quelli di Nissan Italia sono molto
chiari e soddisfacenti: nel 2016, infatti, sono state vendute complessivamente 64.034 unità di cui 55,183 vetture e
8.851 veicoli commerciali (e chi l’avrebbe mai detto?). Best seller, manco a
dirlo, Qashqai con 28.820 unità,
seguito da Micra (10.480) e da Juke. E se di quest’ultimo modello,
oggetto della nostra prova, ne sono state vendute ben 8.661 unità, un motivo ci
deve pur essere, no? Anzi, più di un motivo.
Ad iniziare dal design: Juke, infatti, è una delle poche
vetture che negli ultimi anni si è particolarmente distinta per originalità.
Quando la vedi, la riconosci all’istante ed è praticamente impossibile, come
spesso accade, confonderla con un’altra. Non si sentirà mai nessuno dire: “La
Juke? Sì, è bella ma assomiglia a…”. La Nissan Juke è unica e come tutte le
cose uniche non accetta compromessi: piace o non piace.
E a me è piaciuta. Sia esternamente che nell’abitacolo.
Bello e aggressivo il frontale, piacevole la vista laterale (le maniglie
“nascoste” sono ok)) e corposa la parte posteriore.
L’ambiente è
accogliente e si sta molto comodi in quattro, nonostante le linee “arrotondate”
della vettura. Buono il bagagliaio, “testato” parecchie volte dopo aver fatto
la spesa all’Esselunga; buona
l’accessibilità, comodi i sedili mentre i materiali sono di ottima qualità,
impreziositi da buone rifiniture e dettagli pregiati.
La posizione di guida,
rialzata quanto basta, va bene per tutte le taglie grazie allo spazio e alle
buone regolazioni. Il volante è ben impugnabile, lo sterzo è leggero e preciso,
i comandi sono tutti a portata di mano con quelli di utilizzo più frequente
sulla consolle e sulle razze del volante. Il quadro strumenti è semplice e di
facile lettura, ma avrebbe bisogno di un “aggiornamento stilistico”. Buona la
visibilità in marcia anche se, con il sole di fronte, ci sono troppi riflessi
sul parabrezza.
Lo spazio complessivo
è generoso, la rumorosità è abbastanza contenuta, le sospensioni lavorano
bene mentre le vibrazioni sono molto contenute.
Un difetto di “luce” lo abbiamo riscontrato nello schermo
dell’impianto di climatizzazione: con le luci anabbaglianti accese (di giorno),
infatti, non si legge (o vede) praticamente nulla.
Fra i due sedili anteriori, poi, ci sono due porta bicchieri
(o bottigliette) molto comodi e quell’enorme leva del freno a mano che porta
via parecchio spazio: non sarebbe meglio sostituirlo con un freno di
stazionamento elettronico?
E veniamo al valore aggiunto della Nissan Juke 1.5 dCi Tekna:
il motore. Questo 4 cilindri in
linea è davvero brillante, ha un’ottima verve, garantisce una buona
accelerazione (apprezzabile soprattutto nelle fasi di sorpasso) ed ha una
ripresa niente male: magari l’azione non sarà fulminea ma è sicuramente
regolare. I consumi, poi, sono super contenuti tanto che, una volta fatto il
pieno, ci si dimentica del benzinaio per un bel po’.
Ed io che sono tutta la vita per il cambio automatico devo
dire che il sei marce manuale, anche grazie alla frizione leggera, lavora molto
bene con questo propulsore.
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