Da quasi 100 anni, la sede di via Gattamelata è il cuore pulsante delle attività commerciali di Citroën in Italia. La riorganizzazione dello storico sito che ospita oggi anche i punti vendita Peugeot e il DS Store, ha permesso la ristrutturazione totale dello showroom Citroën, realizzato secondo criteri più moderni e funzionali.
Esternamente, una cinquantina di metri lineari di superfici
vetrate si aprono su viale Teodorico: una lunghissima vetrina che mette in
evidenza le ultime novità del Marchio e invita a visitare l’interno. Il Salone
di vendita, bianco e luminoso, può accogliere una quindicina di auto e integra
nuovi spazi per gli addetti alle vendite.
I 1500 metri quadri della sede ospitano anche una zona di
accoglienza per l’officina, il magazzino ricambi, anche questo aperto al
pubblico, e una nuova zona di consegna di auto nuove personalizzata. Un secondo
ingresso è stato aperto su via Gattamelata per accedere direttamente al
parcheggio riservato ai clienti.
Forte di un enorme archivio di documenti e fotografie in
Italia, per celebrare questo importante momento Citroen Italia ha allestito nel
nuovo salone una bellissima mostra di fotografie che testimoniano e raccontano
la nascita e lo sviluppo dello storico sito, dal 1924 in avanti.
Un po’ di storia
Per aprire una filiale in Italia, André Citroën convocò il
suo amico Mario di Carrobbio che dirigeva la filale francese dell'Alfa-Romeo a
Parigi. Nei primi mesi del 1924 André Citroën incontrò Nicola Romeo, “patron”
dell'Alfa, e il 5 agosto fu sottoscritto un atto di vendita che assegnava
all'industriale francese una parte dei possedimenti Alfa nella zona del
Portello, a Milano.
Si trattava di un grande terreno di circa 55.000 metri
quadri, di cui 20.000 occupati da officine che furono dell'Isotta-Fraschini. A
poca distanza, c'erano le fabbriche dell'Alfa che disponevano di fonderie e
altri impianti che potevano servire sia la casa italiana che la nuova filiale
di Citroën.
I lavori di sistemazione dei fabbricati iniziarono
rapidamente e prima della fine del 1925 l'area era stata completamente
ristrutturata con l'installazione di una moderna catena di montaggio, del tutto
simile a quella della fabbrica francese di Quai de Javel, a Parigi. Anzitutto
grandi spazi e tanta luce. André Citroën era convinto che la qualità dei suoi
prodotti fosse diretta conseguenza della qualità della vita dei suoi operai per
i quali voleva ambienti confortevoli, puliti e salubri. Tutto l'impianto era
riscaldato, nastri trasportatori e convogliatori aerei riducevano la fatica e
il rischio per le maestranze.
Nella fabbrica, sempre sul modello di quella francese, c'era
una fornita infermeria, con ambulatori medici specialistici. Anche la mensa
serviva operai e impiegati con identico (ottimo) menù.
In Italia, Citroën
decise di costruire inizialmente due modelli di vettura: la piccola 5HP, che da
noi si chiamava “Tipo 5” e la più grande 10HP, per noi la “Tipo 10”.
Nel 1929 fu
avviata la produzione delle C4 e C6, quest'ultima, nel nostro Paese, fu
chiamata “Lictoria Sex”. Una “Lictoria” speciale, in allestimento Coupé de
Ville, fu costruita per Pio XI. Decorata senza risparmio d'oro zecchino,
arredata in “stile '700 veneziano”, l'auto fu costruita con il lavoro
volontario delle maestranze di Milano e consegnata al Papa con una cerimonia
solenne.
Nel 1930, il
blocco delle importazioni dei componenti meccanici, che arrivavano da Parigi,
portò gradualmente alla fine dell'attività di assemblaggio.
Nell'agosto del 1943,
durante il bombardamento di Milano che distrusse gli impianti dell'Alfa-Romeo,
la sede italiana della Citroën fu gravemente danneggiata, con incendi molto
estesi e il crollo di gran parte delle belle coperture in vetro e acciaio
volute da André Citroën.
Nel dopoguerra la ripresa fu molto lenta, sia per la gravità
dei danni subiti dallo stabile che per le difficoltà dovute al contingentamento
dell'importazione di vetture estere.
L'azienda milanese intraprese la produzione di stampi:
oggetti delicatissimi e di grande precisione, la qualità degli stampi “made in
Milano” era rinomata.
Dal 1955, con
l'arrivo della DS e soprattutto dal '58, con l'introduzione del Mercato Europeo
Comune (MEC) e il conseguente crollo delle barriere doganali, le vendite di
Citroën nel nostro Paese crebbero esponenzialmente.
Nel 1968, la
Società Anonima Italiana Costruzione Automobili lasciò il posto alla nuova
Citroën Italia SpA che passava definitivamente dal settore produzione al
commercio autoveicoli. Il successo delle vendite dei modelli ID e DS in Italia,
permise all'allora direttore generale Gerard Vion di accantonare una cifra
sufficiente a ristrutturare la sede di Milano. Tra il 1969 e il 1970, gli
uffici furono temporaneamente trasferiti in via Bergognone e la vecchia sede fu
completamente demolita.
Al suo posto fu edificato un modernissimo edificio che
riuniva gli uffici con le direzioni, l'officina ed il magazzino ricambi ed un
grandissimo salone di vendita che si affacciava sia su via Gattamelata che su
viale Teodorico.
Il 4 dicembre 1970,
alla presenza delle autorità italiane e francesi, la nuova sede di Citroën
Italia SpA veniva presentata alla stampa italiana e francese che poteva
ammirare ambienti moderni e luminosissimi, che sarebbero certamente piaciuti ad
André Citroën.
E' la 10HP Type A
febbraio, apertura a Milano dell'Agenzia Generale Italiana Citroën agosto,
acquisto del terreno e dei fabbricati da Nicola Romeo ottobre, costituzione
della SAIAC (Società Anonima Italiana Automobili Citroën) dicembre, avviata la
produzione a Milano della 5HP e della 10HP (Tipo 5 e Tipo 10) introduzione
della B14 (Tipo 10C) come unico modello: la produzione raggiunge le 30 auto al
giorno. novembre: presentate in Italia le C4 e C6 (C4 e Lictoria Sex). giugno:
consegna a Pio XI della Lictoria Sex papale. blocco delle importazioni delle
parti meccaniche provenienti da Parigi La SAIAC cambia denominazione in SAICA
(Società Anonima Italiana Costruzione Automobili) fine della produzione in
Italia. agosto, bombardamento e distruzione dei fabbricati bonifica del sito e
riavvio delle attività avvio dell'attrezzeria per la produzione di stampi
destinati alle fabbriche Citroën fine dei contingentamenti (per l'arrivo del
MEC) e avvio della commercializzazione di Citroën su larga scala La SAIAC
diventa Citroën Italia SpA Avviata la demolizione della vecchia sede dicembre,
inaugurazione della nuova sede di via Gattamelata
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