venerdì 27 novembre 2015

31esimo raduno internazionale 4x4 di Gradisca: Jeep® c'é

·     Il marchio americano è Official Sponsor dello storico evento dedicato all’off-road.
·     In piazza Unità d’Italia sarà possibile ammirare tutta la gamma Jeep e iscriversi al Jeep Owners Group.
·     Gli appassionati si cimenteranno in due diversi itinerari.
 Il 6 dicembre si svolgerà il 31esimo raduno internazionale 4x4 “Città di Gradisca”, l’evento che richiama appassionati di fuoristrada da tutta Europa. Nato nel 1985 a Gradisca d’Isonzo (GO), il raduno nella scorsa edizione ha attirato circa 1.400 persone. Il marchio Jeep partecipa per il secondo anno consecutivo al prestigioso appuntamento in qualità di Official Sponsor e allestirà in piazza Unità d’Italia un’area dedicata all’esposizione della gamma SUV più premiata di sempre.

 All’interno dell’area dedicata sarà inoltre possibile affiliarsi al JOG, Jeep Owners Group, il club che coinvolge sia i possessori di vetture Jeep sia i semplici appassionati. Al momento attivo in 17 Paesi, JOG conta circa 51.000 iscritti, di cui 18.000 solo in Italia. Essere membro JOG significa entrare in una community che condivide lo stesso mondo valoriale nonché accedere a una serie di vantaggi esclusivi quali eventi, promozioni e merchandising dedicato. 

L’area Jeep si trova esattamente accanto al punto di partenza dei due percorsi non competitivi che caratterizzano il raduno. Lunghi entrambi oltre 100 km, attraversano la provincia di Gorizia, per tornare nuovamente nella città isontina. Il primo è più panoramico, tra colline e piste forestali, mentre il secondo si snoda nei greti dei torrenti in secca e prevede un impegnativo guado. Senza l’assillo del cronometro, e su tracciati studiati per accontentare tutti gli appassionati di off road, l’esperienza di guida sarà il centro di una manifestazione che rispecchia perfettamente il claim Jeep “Go anywhere, Do anything”. Sara così possibile scoprire la doppia anima del marchio Jeep: quella più raffinata, che assicura viaggi confortevoli su asfalto e strade bianche, e quella più avventurosa, grazie alla tecnologia affinata nei luoghi più impervi e ostili sulla Terra in più di 75 anni.


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