2013: senza effetti
straordinari, margine del 6% - Nel primo trimestre 2014 fatturato in crescita del 7% - Per il 2014 previsto un aumento
del fatturato compreso tra il 3 e il 5%
- Bosch leader nel mercato dei sensori - Apertura verso
nuovi segmenti di mercato basati su Internet - Entro 2016 1 miliardo di euro dai sistemi di assistenza alla guida -
Entro il 2020 raddoppio del fatturato nelle regioni Asia-Pacifico e Americhe
Il Gruppo Bosch
ha iniziato il nuovo anno con un considerevole aumento del fatturato: nel primo
trimestre le vendite sono aumentate di circa il 7%. Al netto degli effetti
valutari, l'incremento è del 10% circa. Per l'anno fiscale in corso il Gruppo,
attivo nella fornitura di tecnologie e servizi in tutto il mondo, prevede un
aumento del fatturato compreso tra il 3 e il 5%. "Continuiamo a portare
avanti le nostre attività tradizionali e nel contempo stiamo esplorando nuovi
settori attingendo al nostro vasto know how tecnologico e industriale", ha
dichiarato Volkmar Denner, presidente
del Consiglio di Amministrazione di Bosch. Il settore Tecnologia Automotive
di Bosch ha continuato sull'eccellente strada intrapresa lo scorso anno,
registrando una notevole crescita nel primo trimestre del 2014. "Abbiamo
conseguito una crescita netta anche in altri settori. Per quanto riguarda le
regioni, l'attività in Asia-Pacifico si sta sviluppando particolarmente
bene", ha affermato Stefan
Asenkerschbaumer, Chief Financial Officer di Bosch. Bosch punta a
migliorare ulteriormente i propri indicatori nel 2014.
La tecnologia dei sensori: Bosch leader di mercato mondiale
per la tecnologia del futuro
I prodotti e i servizi basati su Internet sono uno dei punti
chiave dell'aumento di fatturato dell'azienda in futuro. Volkmar Denner è
convinto che Bosch sia ben attrezzata per muoversi in questa direzione grazie
al know how sui componenti e sulle tecnologie. "I punti di forza
tradizionali di Bosch - la nostra capacità innovativa, gli elevati standard di
qualità, la presenza internazionale e la forza d'integrazione della nostra
cultura aziendale – sono strategici anche nel mondo connesso", ha spiegato
Denner. Inoltre, l'azienda è leader di mercato a livello mondiale nel campo dei
sensori micromeccanici (MEMS), una tecnologia alla base dell'Internet delle
cose. L'obiettivo strategico di Bosch consiste nel creare soluzioni per la
mobilità, l'industria, i sistemi energetici e gli edifici che permettano di
migliorare le prestazioni attraverso la connessione.
I sensori
intelligenti: la base per l'Internet delle cose
I sensori consentono di realizzare una nuova forma di
assistenza tecnica nella vita quotidiana. Che si parli di guida automatica o di
casa intelligente, si sta sviluppando una nuova qualità di comfort, di
sicurezza e di efficienza e Bosch sta creando le condizioni per consentire
questa svolta. Nel 2013 l'azienda, leader di mercato, ha prodotto un miliardo
di sensori, e per quest'anno è previsto un ulteriore aumento del 30%. I sensori
intelligenti rappresentano un fondamentale elemento del progresso tecnologico.
Sono dotati di un'interfaccia radio e di un microcontroller che consentono di
trasmettere dati via Internet, per esempio a dispositivi mobili. "Gli
smartphone non saranno gli unici dispositivi a essere dotati di sensori.
Qualsiasi oggetto "smart" potrà essere fornito di tali sensori",
ha spiegato Denner.
La guida automatica:
dal 2020 anche a velocità più elevate
I sensori sono fra i principali componenti tecnologici per
la guida del futuro. I moderni sistemi di assistenza alla guida richiedono
sensori radar, video e a ultrasuoni. Quest'anno, Bosch produrrà circa 50
milioni di sensori ad ultrasuoni, pari a un aumento del 25% rispetto all'anno
precedente, e raddoppierà la produzione di sensori radar e video, superando i
due milioni di unità. Già nel 2016, il fatturato relativo ai sistemi di
assistenza alla guida supererà il miliardo di euro. Entro il 2020, l'azienda punta
a realizzare la guida automatica a velocità più elevate. Nel prossimo decennio
la guida completamente automatica con funzione di pilota automatico potrebbe
diventare realtà. La guida automatica è una tecnologia che oltre a incrementare
la sicurezza, permette di aumentare notevolmente il comfort, aiutando il
conducente a svolgere le operazioni ripetitive.
Traffico connesso
Tra i requisiti necessari per la guida automatica figurano
il traffico connesso e la comunicazione car-to-x. Entro il 2025, un'auto su due
sarà dotata di tecnologia di comunicazione dei dati wireless. Già oggi, il
veicolo connesso consente di sfruttare un'ampia gamma di servizi. Nel 2013
Bosch ha iniziato a offrire il suo sistema di chiamata di emergenza eCall:
quando i sensori rilevano che il veicolo è stato coinvolto in un incidente
viene effettuata una chiamata di emergenza. Lo scorso anno il centro di
monitoraggio Bosch ha gestito almeno 30.000 chiamate di emergenza. Nel campo
della telematica Bosch offre servizi di gestione del parco auto per società
assicurative e di leasing. "Per noi, la connettività sulle strade non
significa soltanto efficienza e comfort, ma anche una guida più sicura",
ha commentato Denner.
Entro il 2020
raddoppio del fatturato in Asia e America
L'Asia continua a essere la principale area di crescita di
Bosch. Poiché l'azienda punta a raddoppiare il fatturato della regione entro il
2020, gli investimenti rimarranno elevati. Dal 2010 al 2014 Bosch ha investito
circa 3,3 miliardi di euro nella regione. L'azienda intende raddoppiare, entro
la fine del decennio, il fatturato in Nord e Sud America. Oltre ad ampliare la
capacità produttiva, Bosch sta rafforzando le attività di sviluppo locale: a
Guadalajara, in Messico, sta aprendo un nuovo centro di sviluppo e software.
Anche in Africa Bosch punta ad aumentare significativamente il fatturato nei
prossimi anni e già nel 2014 amplierà ulteriormente la sua presenza nel
continente. In Europa, Bosch intende realizzare una crescita più rapida del
mercato nonostante la situazione economica continui a essere fragile.
Parallelamente all'espansione a livello mondiale, Bosch si sta anche dedicando
allo sviluppo di un numero crescente di prodotti e servizi personalizzati in
base ai bisogni dei clienti locali.
L'anno di esercizio
2013: aumento del fatturato e degli utili
Nell'anno fiscale 2013 Bosch ha registrato un aumento del
fatturato del 3,1%, raggiungendo 46,1 miliardi di euro. I dati divulgati sul
fatturato tengono conto dell'uscita dal settore del fotovoltaico cristallino e
degli effetti di consolidamento derivanti dalle variazioni delle prassi
contabili e dalle acquisizioni dell'anno precedente. Al netto degli effetti
valutari, il fatturato è aumentato del 6,3%. L'euro forte ha avuto un peso
molto negativo (sotto forma di perdite causate dai tassi di cambio fino a 1,5
miliardi di euro) sul fatturato. Escludendo le perdite dovute al fotovoltaico,
il margine EBIT ha raggiunto il 6%, pari a 2,8 di miliardi di euro. Gli
sviluppi positivi nel settore Tecnologia Automotive hanno contribuito in modo
significativo al raggiungimento dei risultati. "Anche grazie ai grandi
sforzi fatti per ridurre i costi, abbiamo compiuto un altro importante passo
avanti verso l'obiettivo dell'8% per il margine EBIT", ha dichiarato Asenkerschbaumer.
Includendo le perdite straordinarie di 1.3 miliardi di euro a causa del
fotovoltaico, il margine EBIT è aumentato, attestandosi al 3,2%.
Incremento
dell'organico nel 2013, con un’ulteriore crescita prevista per il 2014
Nel 2014, Bosch prevede un aumento dell'organico soprattutto
nella regione Asia-Pacifico. Nel complesso saranno assunti circa 9.000 laureati
in tutto il mondo. In Germania, l'azienda prevede di inserire circa 800
laureati, mentre il numero di apprendisti sarà in linea con quello dello scorso
anno (circa 1.400). Nel 2013, la forza lavoro del Gruppo Bosch è aumentata di
circa 8.500 unità, per un totale di 281.000 dipendenti.
Tecnologia
Automotive: una forte crescita in tutte le divisioni, in tutto il mondo
Nel 2013 il settore Tecnologia Automotive ha registrato un
aumento del fatturato del 6,7% (10,3% al netto degli effetti valutari),
attestandosi a 30,6 miliardi di euro. L'EBIT di 2,4 miliardi di euro e il
margine EBIT del 7,7% sono stati considerevolmente superiori rispetto all'anno
precedente.
Tecnologia
industriale: un miliardo di euro di fatturato delle macchine per
imballaggio
Nel 2013 il fatturato del settore Tecnologia industriale si
è attestato a 6,8 miliardi di euro, con una riduzione del 9,2% rispetto
all'anno precedente (meno 6,5% al netto degli effetti valutari). La difficile
situazione economica ha colpito in modo particolarmente duro la divisione Drive
and Control Technology. Invece, la divisione Tecnica per l'imballaggio si è
sviluppata positivamente. Nel complesso, il settore Tecnologia industriale ha
registrato un margine EBIT negativo dell'1,2% pari a 83 milioni di euro.
Energy and Building Solutions: prodotti connessi per un
riscaldamento intelligente
Il settore Energy and Building Solutions ha registrato un
aumento del fatturato del 3,9% (5,9% al netto degli effetti valutari),
attestandosi a 4,6 miliardi di euro, migliorando il risultato di circa 106
milioni di euro. Il margine EBIT è stato pari al 2,3%. In particolare la
divisione Termotecnica ha registrato uno sviluppo positivo.
Beni di consumo:
leader di mercato negli elettroutensili innovativi
Nel 2013 la divisione Beni di consumo ha generato vendite
per 4,1 miliardi di euro (nota: a causa di cambiamenti legislativi, la cifra
comprende soltanto il fatturato della divisione Elettroutensili). Al netto
degli effetti valutari, il fatturato è risultato del 2,9% superiore rispetto
all'anno precedente. In termini nominali, il fatturato è leggermente diminuito.
Il settore Beni di consumo ha raggiunto un margine EBIT del 10,4% pari a 415
milioni di euro (comprensivo del profitto proporzionale post imposte della
joint venture BSH Bosch e Siemens Hausgeräte GmbH).
Europa in crescita
nonostante la situazione economica difficile
In Europa, il fatturato di Bosch ha registrato un incremento
nonostante la situazione economica difficile. Il fatturato dell'azienda
relativo al mercato europeo è aumentato del 2,2% (2,9% al netto degli effetti
valutari), attestandosi a 25,5 miliardi di euro. Il fatturato è aumentato
leggermente anche in Germania. Nel 2013 Bosch ha investito 1,6 miliardi di euro
(oltre 900 milioni in Germania) in Europa espandendo la capacità produttiva
soprattutto nei paesi dell'Est.
Le Americhe: forte
crescita in Nord America, ripresa in Sud America
In Nord e Sud America, in termini nominali l'andamento del
fatturato ha registrato considerevoli variazioni nel corso del 2013. In Nord
America, il fatturato di Bosch è aumentato del 3,5% (6,8% al netto degli
effetti valutari), attestandosi a 7,8 miliardi di euro, in parte a seguito
dell'incremento della produzione di veicoli. Il fatturato nel mercato
sudamericano, invece, è diminuito del 3,6%, fermandosi a 1.7 miliardi di euro.
Nel 2013 Bosch ha investito circa 280 milioni di euro in Nord e Sud America.
Asia-Pacifico: crescita
in Cina e nel sud est asiatici
Nella regione Asia-Pacifico, Bosch ha conseguito un aumento
del fatturato del 5,8% (13,8% al netto degli effetti valutari), raggiungendo
circa 11,1 miliardi di euro. In particolare in Cina, dove il mercato è in
crescita, la domanda di tecnologia industriale e automotive è aumentata
significativamente nel corso dell'anno. Anche nel Sud-est asiatico è stata
registrata un'elevata domanda di tecnologia auto motive, mentre in India e in
Giappone, a causa della difficile situazione economica, le attività si sono
sviluppate al di sotto delle aspettative. Nel 2013 Bosch ha nuovamente
realizzato investimenti considerevoli nella regione Asia-Pacifico: con quasi
620 milioni di euro, Bosch si è concentrata in particolare sull'espansione
della capacità produttiva per i componenti automotive.
La spesa in ricerca e
sviluppo rimane elevata
Lo scorso anno gli investimenti di Bosch in ricerca e
sviluppo hanno raggiunto un ammontare di circa 4,5 miliardi di euro, pari al
10% del fatturato. Nel 2013 i ricercatori Bosch hanno registrato circa 5.000
brevetti pari a 20 per ogni giorno lavorativo. L'azienda intende continuare ad
ampliare la capacità in termini di ricerca e sviluppo nel corso di quest'anno
(nella sola regione Asia-Pacifico verranno assunti oltre 2.000 ricercatori in
più). Entro la fine del 2014, Bosch conterà in tutto il mondo circa 45.000 tra
ricercatori e ingegneri. L'azienda sta anche promuovendo la sua forza
innovativa in Germania con un nuovo centro di ricerca e progettazione avanzata
a Renningen, nei pressi di Stoccarda.
Ricerca sempre
all'avanguardia
Volkmar Denner, Presidente del Consiglio di amministrazione
Bosch e responsabile del settore ricerca e sviluppo, ha auspicato un maggiore
impegno politico per promuovere l'innovazione: "I politici devono guardare
più avanti". Mentre la Germania destina quasi il 3% del PIL alla ricerca,
il settore privato ha svolto un ruolo più importante rispetto a quello pubblico
per raggiungere questo traguardo. Denner ha lamentato il sottofinanziamento
cronico delle università, a causa del quale, in alcuni casi, i fondi non sono
sufficienti neanche per la manutenzione degli edifici. Con la conseguenza, a
suo parere, di far si che i ricercatori migliori lasciano la Germania
scegliendo istituti di ricerca in altri paesi. L'AD Bosch ha continuato:
"Nel settore della ricerca e dello sviluppo, la Germania e altri Paesi
europei devono misurarsi con le nazioni leader al mondo in questo ambito".
"Le università migliori rendono più attraenti le regioni in cui sono
situate, comportando benefici indiretti anche per le aziende". Bosch in
tal senso è un membro attivo di 250 progetti di ricerca universitaria.
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