“Abbiamo realizzato motori più piccoli e più intelligenti,
con curve di potenza che garantiscono una guida altrettanto emozionante
rispetto a propulsori con più cilindri, ma con consumi da piccole unità a
quattro cilindri. Inoltre l’elettrificazione – come ad esempio la tecnologia
ibrida plug-in – porterà i valori della potenza erogata a livelli oggi
riservati ai V8” ha dichiarato Derek
Crabb, Vice Presidente Powertrain Engineering di Volvo Car Group.
L’intera gamma di motori Drive-E, denominata Volvo Engine Architecture (VEA) durante
la fase di sviluppo, è essenzialmente costituita da due unità a quattro
cilindri; un diesel common rail ed una versione a benzina a iniezione diretta.
Questi propulsori vanno a sostituire otto diverse architetture in tre piattaforme.
I diesel della
famiglia Drive-E hanno una potenza che va dai 120 ai 230 CV.
Le versioni a benzina partono dai 140 CV e arrivano fino a
oltre 300 CV. Diversi livelli di alimentazione turbo offrono una flessibilità
che consente di coprire l’intera gamma, dai derivati super-efficienti in
termini di consumi alle varianti a potenza e coppia elevate. Per riuscire a
soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di clienti, le prestazioni di
alcuni propulsori verranno potenziate attraverso l’elettrificazione o altre
tecnologie innovative.
Tre propulsori
Drive-E
Inizialmente, i nuovi modelli S60, V60 e XC60 saranno
disponibili con tre dei motori della nuova gamma: il T6 turbo benzina da 306 CV, il T5 da 245 CV e il D4 turbo diesel da 181
CV. Un nuovo cambio automatico a 8
velocità rende più sofisticata la trazione e porta l’economia dei consumi a
livelli eccellenti. Il T5 e il D4
saranno anche disponibili sulle nuove Volvo V70, XC70 e S80.
Gli esperti motoristi di Volvo hanno sviluppato i propulsori
internamente. Questi ultimi sono costruiti presso l’unità di produzione motori
Volvo tecnologicamente più avanzata che si trova a Skövde, in Svezia.
Nuovo cambio
automatico a otto velocità
Per assicurare una guida reattiva, fluida e a consumi
contenuti, i propulsori sono abbinati a una nuova trasmissione automatica a
otto velocità o a un cambio manuale ottimizzato a sei rapporti, calibrati per
offrire una migliore economia dei consumi.
“Le sofisticate tecnologie Drive-E offrono al cliente un
motore con prestazioni elevate, consumi ottimizzati, emissioni notevolmente più
basse e un “suono allo scarico possente”. Le nostre unità a quattro cilindri
offriranno prestazioni superiori agli attuali sei cilindri e consumi inferiori
a quelli dei motori a quattro cilindri oggi presenti sul mercato,” spiega Derek
Crabb, aggiungendo: “Se si confronta un motore Drive-E a quattro cilindri con
qualsiasi propulsore a sei cilindri, risulta evidente come il primo sia stato
sottoposto a una massiccia riduzione di peso e dimensioni a parità di potenza
erogata. Il risparmio sui consumi va dal 10 al 30%, a seconda del propulsore
con cui si fa il raffronto.”
Motori diesel con
tecnologia i-Art in anteprima mondiale
I motori diesel sono dotati della recentissima tecnologia i-Art. Sfruttando il ritorno di
pressione di ciascun iniettore del carburante invece che utilizzare il
tradizionale sensore di pressione singolo nel common rail, la tecnologia i-Art
consente di monitorare costantemente e adattare l’iniezione di carburante per
ogni combustione in ciascuno dei quattro cilindri.
“L’aumento della pressione nel canale di alimentazione a un
livello di addirittura 2.500 bar, abbinato all’introduzione della tecnologia
i-Art, può essere considerato come la seconda fase della rivoluzione del diesel.
Si tratta di una svolta paragonabile all’invenzione della sonda lambda per il
convertitore catalitico, nel 1976. Un’altra innovazione assoluta a livello
mondiale nel segmento delle automobili per Volvo,” ha commentato Derek Crabb.
Ciascun iniettore monta nella parte superiore un piccolo
computer che tiene sotto controllo la pressione di iniezione. Utilizzando
queste informazioni, il sistema auto-adattante i-Art controlla che durante ogni
ciclo di combustione venga iniettata la quantità ideale di carburante.
Abbinando una pressione di iniezione più elevata alla
tecnologia i-ART è possibile offrire al cliente un motore con consumi
ottimizzati, emissioni notevolmente più basse e prestazioni elevate,
accompagnate da un rombo possente.
I diesel presentano inoltre migliorie quali il sistema
bi-turbo d’avanguardia, attrito ridotto e un sistema di valvole intelligenti
per il sistema di raffreddamento che garantiscono un riscaldamento più rapido
dopo le partenze a freddo.
Motore a benzina con
compressore e turbo
L’utilizzo del super-alimentatore per riempire la sezione
inferiore contribuisce a creare un intenso effetto di aspirazione naturale del
motore. Il compressore collegato meccanicamente entra in funzione
immediatamente ai bassi regimi, mentre il turbo si attiva quando il flusso
dell’aria aumenta.
Le altre migliorie delle unità a benzina Drive-E includono
un livello di attrito ridotto ottenuto grazie all’impiego di cuscinetti a sfere
sull’albero a camme, un sistema ad alta velocità di variazione continua dei
tempi di azionamento delle valvole e una gestione del calore intelligente con
pompa idraulica elettrica a portata variabile.
Pronti per
l’elettrificazione
I propulsori Drive-E nascono già predisposti per una futura
elettrificazione. I componenti chiave, come ad esempio il Generatore
d’Avviamento Integrato, possono essere facilmente collegati e le dimensioni
compatte dei quattro cilindri offrono una grande flessibilità per
l’installazione del motore elettrico sia nella sezione anteriore che in quella
posteriore del veicolo. Il pacco batterie potrà essere collocato al centro
della vettura.
Ridimensionare senza
compromessi
Volvo Car Group ha la ferma convinzione che focalizzarsi sui
motori Drive-E a quattro cilindri sia la strada giusta per arrivare a creare la
combinazione ideale di potenza, maneggevolezza ed efficienza dei consumi.
“La potenza che si ottiene da un motore non ha nulla a che
vedere con le sue dimensioni; dipende piuttosto dalla quantità di aria che si
riesce a far passare attraverso di esso. E’ inoltre possibile aumentare
l’efficienza di un motore riducendone le dimensioni. Quindi, se si riesce a far
passare più aria attraverso un motore più piccolo, è possibile ottenere la
stessa potenza aumentando però i livelli di efficienza,” spiega Derek Crabb. E
conclude: “Quando mi occupavo dei motori per la Formula Uno stavamo sviluppando
unità turbo da 1.5 litri in grado di erogare oltre 900 CV. E di fatto questi
nuovi propulsori Drive-E sono già stati collaudati sul circuito da gara. Il
motore che abbiamo utilizzato per la Volvo che ha partecipato al Campionato
Mondiale Gran Turismo nel 2011 era un prototipo del Drive-E e nell’ultima gara
siamo addirittura riusciti a stabilire un nuovo record su pista.”
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