venerdì 23 settembre 2022

Audi RS Q e-tron E2: super test in Marocco in vista della Dakar 2023

Audi RS Q e-tron E2 ha percorso complessivamente 4.218 chilometri in Marocco. Considerando i precedenti test in Europa, la vettura ha già coperto 6.424 chilometri. 

Il team Audi Sport, tuttavia, non ha tempo per concedersi una pausa: tra meno di due settimane, il prototipo elettrico con range extender vivrà il proprio battesimo del fuoco. Mattias Ekström/Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Carlos Sainz/Lucas Cruz parteciperanno al Rally del Marocco, previsto nel sud-ovest del Paese dal 1 al 6 ottobre. Il percorso marocchino, caratterizzato da una straordinaria varietà di terreni, è l'evento ideale per preparare al meglio la Dakar 2023.

“Il programma prevedeva nove giorni di test, così che ogni equipaggio avesse modo di provare la vettura per tre giorni - spiega Arnau Niubó Bosch, Project Leader Track Operations - Gli obiettivi principali erano due: sviluppare Audi RS Q e-tron E2 in vista della Dakar e far sì che piloti e navigatori familiarizzassero con le novità introdotte dallo step evolutivo E2. L’alleggerimento dell’auto, infatti, schiude nuove opportunità per il setting d’assetto e sospensioni. Ci stiamo muovendo nella direzione corretta, tanto che la trazione elettrica scarica a terra la potenza in modo più fluido rispetto al passato”.

In Marocco, Uwe Breuling, Responsabile Operazioni Veicoli Audi Sport, ha incontrato condizioni insolitamente difficili. “Con 40°C pressoché costanti, la temperatura ambientale spinge la vettura e gli equipaggi al limite. Al contempo, il fondo delle piste è molto cedevole e questo provoca marcati stress per la meccanica. In ogni caso, nulla ha potuto fermare l’auto. Abbiamo effettuato solo interventi di dettaglio”.

Tutti gli equipaggi Audi Sport sono rimasti positivamente colpiti dall’alleggerimento del prototipo elettrico. “Non solo il peso, ma anche la distribuzione delle masse è più favorevole – ha dichiarato Carlos Sainz - Di conseguenza, il sovrasterzo è meno accentuato, la vettura è più agile e, soprattutto, più intuitiva nella guida al limite”. 

Un'impressione confermata da Stéphane Peterhansel: “In curva, nelle percorrenze più veloci, possiamo contare su di una superiore stabilità e precisione direzionale. In aggiunta, la posizione di guida è migliore. Mi sono sentito immediatamente a mio agio”. 

Mattias Ekström, che si considera ancora un rookie nel mondo dei raid, pur avendo dimostrato un talento cristallino in pista e nei rallycross, contribuisce con le proprie sensazioni, beneficiando al contempo dell’esperienza dei compagni di squadra. “I pareri di Carlos e Stéphane aiutano enormemente nella messa a punto della vettura – ha affermato Ekström - Qui non si tratta limare un decimo sul giro come in circuito, bensì di ottenere un'auto prevedibile. Un obiettivo cui contribuisce l’affinamento dell'aerodinamica, specie ad alta velocità”.







 

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