domenica 4 gennaio 2015

Mercato Italia 2014: dopo 6 anni con il segno – finalmente un + 4,2%


Con 1.359.616 immatricolazioni, tuttavia, i volumi si attestano sui livelli del 1979 e il percorso di risalita richiede ancora molto impegno da parte di tutti gli attori della mobilità, non ultime le istituzioni. Secondo i dati pubblicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a dicembre il mercato italiano dell’auto totalizza 91.518 immatricolazioni, il 2,3% in più rispetto a dicembre dello scorso anno.
Nell’intero 2014, le immatricolazioni ammontano complessivamente a 1.359.616 unità, il 4,2% in più rispetto al 2013.

“Grazie al segno positivo di dicembre, settimo rialzo mensile consecutivo, seppur con volumi ancora bassi per questo mese, il mercato auto italiano chiude il 2014 positivamente secondo le previsioni, e verrà ricordato come il primo anno di ripresa dopo  6  annualità  consecutive  in  flessione”    ha  commentato  Roberto  Vavassori, Presidente di ANFIA. Il quarto trimestre dell’anno appena concluso risulta, così, in crescita del 6,1% rispetto all’analogo trimestre del 2013, concludendo in ascesa dopo il rallentamento dei due trimestri precedenti (a un primo trimestre in rialzo del 6,1%, avevano fatto seguito, infatti, un secondo e terzo trimestre a +1% e +4% rispettivamente).

“Questa chiusura d’anno può essere letta come un segnale di incoraggiamento per un settore che da anni accusa i colpi della crisi economica e che ha bisogno, per la sua stessa salvaguardia e rilancio, di ripristinare livelli di mercato fisiologici per un Paese come il nostro, ovvero intorno a 1,8 milioni di unità all’anno” – ha proseguito Vavassori. Proprio per questo, non si possono ignorare gli elementi di debolezza che ancora caratterizzano il nostro mercato, in primis perché i volumi annuali sono ben distanti da questi livelli e si attestano, piuttosto, su quelli del lontano 1979; inoltre, perché alcuni segmenti che potrebbero fare da traino verso la ripresa, come quello delle auto aziendali, risultano ancora penalizzati da una fiscalità non equa rispetto a quella degli altri maggiori mercati europei. Infine, il segmento delle vendite ai privati, che rappresenta il canale più importante in termini di quota (63,3% nei primi 11 mesi del 2014), pur avendo registrato un incremento del 7,9% nel periodo luglio-novembre 2014, in recupero sul calo tendenziale dell’1,1% registrato nei primi 6 mesi dell’anno, non è
nelle condizioni di esprimere appieno le sue potenzialità. Alla perdita di capacità di
spesa delle famiglie, si aggiunge, infatti, come aggravante, l’inasprimento delle imposizioni fiscali sull’auto (è in vigore da ieri, per citare a titolo d’esempio solo i nuovi  rincari,  un  aumento  medio  annuale  dei  pedaggi  autostradali  dell’1,3%)  che pesano, soprattutto, sui costi di gestione dell’autoveicolo.

In conclusione, il percorso di risalita richiede ancora molto impegno da parte di tutti gli attori della mobilità, non ultime le istituzioni, attraverso l’attuazione di misure che incoraggino  il  rinnovo  del  parco  circolante  e  l’offerta  di  modelli  sempre  più performanti in termini di consumi, emissioni e sicurezza attiva e passiva, a tutto vantaggio non solo degli automobilisti e dei cittadini in genere, ma anche dello Stato.


      Secondo l’indagine ISTAT, a dicembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori (base 2005=100) diminuisce, passando da 100,2 del mese di novembre a 99,7. I giudizi e le attese sulla situazione economica del Paese peggiorano, i rispettivi saldi passano a -108 da -105 e a -15 da -13.
Il saldo relativo all’opportunità attuale di acquisto di beni durevoli diminuisce in modo consistente  (a  -89  da  -79),  come  risultato  dell’aumento  della  percentuale  degli
intenzionati a “spendere molto meno” per i beni durevoli (che passa al 61,3% dal 57,9%). Il saldo delle intenzioni future di spesa passa a -100 da -91, in quanto la quota di chi si attende di spendere “molto meno” per beni durevoli aumenta al 47,2% dal 42,3% del mese precedente.
A novembre 2014, secondo gli dati ISTAT disponibili, l’indice nazionale dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,2% rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,2% nei confronti di novembre 2013 (il tasso tendenziale era +0,1% a ottobre).
Il calo mensile dell’indice generale è principalmente dovuto alla diminuzione dei prezzi beni energetici non regolamentati – i carburanti (-2,3%).
A livello tendenziale, la lieve accelerazione dell’inflazione è in parte bilanciata dall’accentuazione della flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati – i carburanti - (-3,1%, da -2,2% del mese precedente).
Si rilevano ribassi congiunturali dei prezzi di quasi tutti i carburanti. Il prezzo della
Benzina diminuisce su base mensile del 3,2%, mentre registra una flessione su base annua (-2,3%) più ampia di quella rilevata a ottobre (-0,8%). Il prezzo del Gasolio registra un decremento congiunturale più contenuto (-2,5%), con un’accentuazione della flessione tendenziale (-4,3%, da -3,5% del mese precedente).
I prezzi degli Altri carburanti – a seguito del ribasso del GPL – diminuiscono dell’1,6% su
base mensile e del 5,4% su base annua (da -5% di ottobre).

      Le  marche  nazionali,  nel  complesso,  totalizzano  nel  mese  25.355 immatricolazioni (+1,4%), mentre nel 2014 i volumi ammontano a 378.591 unità (+1%).
I marchi di Fiat Group Automobiles (escludendo Ferrari e Maserati) totalizzano 25.265 immatricolazioni nel mese (+1,4%) e 376.721 immatricolazioni (+0,7%) nell’intero 2014. Segno positivo, a dicembre, per il marchio Jeep (+405%). Nell’intero 2014, risultati positivi per Fiat (+0,8%), Jeep (+94,5%), Ferrari (+20,1%) e Maserati (+378,7%).

      Ancora cinque i marchi italiani presenti nella top ten dei modelli più venduti a dicembre. Si mantengono in testa alla classifica Fiat Panda (7.314 unità), seguita, al secondo posto, da Fiat Punto (4.420) e al terzo da lancia Ypsilon (3.387). In nona posizione compare Fiat 550 (1.929), seguita, al decimo posto, da Jeep Renegade (1.806).
  Nella top ten diesel del mese troviamo, al secondo posto, Jeep Renegade (1.784 unità), mentre al terzo si colloca Fiat 500L (1.658 unità). Al quinto posto si posiziona Fiat Panda (1.458) e al nono, infine, Fiat Punto (1.101).

      Si conferma nuovamente in crescita il mercato dell’usato che totalizza, a dicembre, 379.125 trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture a concessionari, in rialzo del 9,3% (era a +7,3% a novembre). Nel 2014, il mercato risulta quindi in crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente, per un totale di 4.248.229 unità.




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