Prova:
dicembre 2012 - Modello: Peugeot 208
Allure 5 porte – Motore: 3 cilindri da 82 CV – Cambio:
manuale a 5 rapporti - Targa: EM 301
ZA – Prezzo (chiavi in mano): 16.000
euro (15.500 la versione 3 porte).
Peccato solo che Peugeot l’abbia “tirata fuori” in un periodo di crisi, altrimenti chissà quanti clienti avrebbe soddisfatto in tempi diversi. Stiamo parlando della nuova Peugeot 208 che, in 6/7 mesi ha totalizzato in Italia la bellezza di oltre 13.000 contratti. Non solo la macchina, ma persino la pubblicità della nuova Peugeot 208 è bella!
Disponibile con doppia carrozzeria a 3 porte (molto sportiva) e a 5 porte (più classica), la vettura viene proposta con un equipaggiamento particolarmente ricco e attraente, in grado di attirare soprattutto i giovani: comprende, infatti, un touch screen a colori da 7” grazie al quale si può accedere alle funzioni radio, kit mani libere Bluetooth e lettura file musicali mediante una connessione USB o in streaming audio.
Sotto
il cofano brillanti motori a benzina e i moderni e-HDi che, rispetto al benzina
d’ingresso gamma di 207 (la vettura di cui la 208 ha preso il posto),
garantiscono una diminuzione dell’emissione di CO2 di 46 g/km e,
complessivamente, una riduzione media di 34 g/km. La grande (e piacevole) sorpresa, tuttavia, arriva dai motori 3
cilindri, che si sono dimostrati davvero interessanti: di tratta del 1.0
12V VTi da 58 CV (50 kW) e 95 Nm, con cambio manuale a 5 rapporti (99 g/km di
co2) e il 1.2 12 VTi da 82 CV (60 kW), 118 Nm anch’esso abbinato ad una
trasmissione manuale a 5 rapporti (104 g/km). Ecco: noi abbiamo provato questa motorizzazione e, onestamente, ci è
piaciuta parecchio.
Che sorpresa il 3 cilindri
E’
brillante, consuma decisamente poco, è silenziosa e, abbinata a quel
“volantino” da pista, è molto divertente. Questi due motori, identificabili con
il codice EB, sono progettati
interamente dal Gruppo PSA e rispetto a un 4 cilindri di potenza equivalente
pesano la bellezza di 21 kg in meno mentre i consumi e le emissioni di CO2 sono
inferiori del 25%. Niente male, soprattutto in un periodo dove il risparmio
economico va a braccetto con il rispetto dell’ambiente e l’eco-mobilità.
Le perdite per attrito rappresentano circa un
quinto della potenza consumata da un motore e quindi costituiscono un
importantissimo asse di sviluppo. Sui monoblocchi EB sono state ridotte del 30%
grazie all’impiego di diverse tecnologie: il rivestimento Diamond Like Carbon su perni dei pistoni, fasce elastiche e
punterie; la cinghia di distribuzione umida integrata in un carter, che
contribuisce alla silenziosità di funzionamento e dunque alla durata di vita,
pari a quella della vettura; il disassamento delle canne dei pistoni. Per
quanto riguarda la combustione, è stata
ottimizzata con il miglioramento dell’aerodinamica della camera di scoppio
(condotti di aspirazione, teste dei pistoni) e con l’adattamento
dell’accensione ad un funzionamento con elevato tasso di gas residui (IGR).
La testata, in lega di alluminio, ha 4 valvole per cilindro, un sistema di iniezione indiretta multipoint e un sistema di distribuzione a fasatura variabile (VVT). Inoltre, la testata è prodotta col sistema PMP (Processo con Modello Perduto) che lo stabilimento di Charleville è uno dei pochi ad attuare.
Tale procedimento industriale riduce il numero dei componenti e il volume di tutto l’insieme; sui motori EB, il collettore di scarico, il modulo del terminale di raffreddamento e il supporto del motore sono integrati nella testata. Questi 3 cilindri utilizzano altre soluzioni raffinate, come la pompa dell’olio a portata variabile, pilotata per funzionare sempre con una pressione ottimale.
Per ottenere rapidi aumenti di temperatura, a vantaggio delle emissioni di C02, il raffreddamento è di tipo Split Cooling: nella fase di partenza, la testata e il monoblocco funzionano su circuiti diversi. Inoltre, il motore 1.2 VTi ha un contralbero di equilibratura, che ruota in senso contrario per migliorare il confort acustico e vibrazionale.
E
nel 2013, la gamma 208 sarà completata da una versione 1.2 VTi Stop &
Start, equipaggiata con un cambio robotizzato, contraddistinta da emissioni di
CO2 ridotte a 95 g/km.
La prova
Un’altra cosa che piace molto di questa vettura è
sicuramente la posizione di guida,
completamente riprogettata, nella quale spiccano soprattutto il volante di piccole dimensioni
(davvero bello da impugnare perché semplifica al massimo le manovre) e il quadro strumenti, posto in posizione
rialzata, che ne migliora sensibilmente la visibilità. Grandi interventi sono
stati fatti per offrire un’ottima acustica nell’abitacolo, dove i materiali
sono di un livello superiore, mentre lo spazio interno è sorprendente perché,
nonostante da fuori la vettura sembri “piccola”, dentro può ospitare
comodamente anche passeggeri con di grossa taglia (da questo punto di vista la
versione a 5 porte è ideale).
Per
quanto riguarda le dimensioni,
rispetto alla 207, destinata ad andare in pensione con grande onore al merito,
la 208 ha uno sbalzo anteriore di -6 cm e posteriore di -1 cm; ha 2 cm in meno
di larghezza e 1 cm in meno di altezza mentre è caratterizzata da uno spoiler
(solo su alcuni modelli) che permette la massima ottimizzazione
dell’aerodinamica. Brillante e maneggevole, ha sempre la “coppia giusta al
momento giusto”, e si destreggia con molta disinvoltura sia nel traffico
cittadino sia nei percorsi autostradali, veloci e “lenti” come la
Milano-Serravalle
Anche a vista d’occhio, poi, si
intuisce come i consumi siano assolutamente minimi. Buono, infine, il
bagagliaio nel quale, durante il nostro test drive, più di una volta, sono
andate a finire le (tante) borse della spesa fatta al supermercato. E vi
assicuro che noi quattro, io, mia moglie e i nostri due figli, mangiamo davvero
parecchio.
Il Touch Screen
E a proposito di computer, merita sicuramente
attenzione il “Touch screen” caratterizzato da uno schermo “resistivo” per il
quale è necessaria una pressione marcata (una pressione con più dita non viene
considerata), particolarmente per le azioni di trascinamento (scorrimento della
lista, spostamento della mappa etc.) e utilizzabile anche con guanti e con
qualunque temperatura. Il sistema si compone di un Touch screen, 3 comandi
fisici e di comandi separati a volante mentre le informazioni e i comandi sono
composti nel seguente modo: da 2 a 4 pagine permanenti (“Radio/Media”, “Computer di bordo”, “Navigazione”, “Portale Servizi”).
Come
funziona? Innanzitutto è necessario premere il tasto Menu; poi scegliere la
famiglia desiderata premendo uno dei menu a tendina situati nella parte
inferiore e quindi si accederà in uno dei menu della parte superiore.
Ovviamente sono tutte operazioni che si possono seguire anche attraverso i comandi che si trovano sul volante. Questo sistema offre anche la tecnologia Bluetooth: premere Menu per visualizzare il Menu generale quindi selezionare “Comunicazione”; selezionare “Bluetooth”, poi la voce “Cerca” e appare la lista delle periferiche rilevate.
Selezionare il nome della periferica scelta nella lista poi “Conferma”. Questa lista propone di collegare il telefono con “Tutti profili”, “Telefono vivavoce” e con profilo “Streaming Audio”, quest’ultimo per la lettura dei file musicali del telefono. Selezionare infine “Ok” e confermare.
Molto intuibile anche la Navigazione: premere Menu per visualizzare il Menu generale, poi selezionare Navigazione Guida. Selezionare “Indirizzo”, quindi cliccare sulle voci “Paese”, “Località”, “Via” e “N”.
Ogni passaggio deve essere
confermato. Una volta fatto, selezionare “Guidare” e scegliere il criterio di
guida fra “Il più Veloce”, “Il più breve” o “Compromesso tempo/distanza”.
Selezionare “Conferma” o premere sullo schermo /freccia blu) per avviare la
guida. Sulla parte destra dello schermo c’è un simbolino a forma di rotella che
permette un accesso diretto alle varie regolazioni legate alla guida (es.
“interrompi la guida”) e alla mappa.
Nessun commento:
Posta un commento