mercoledì 27 aprile 2011

Con ‘Happy Seat’ di Ford, migliora la qualità della vita dei lavoratori negli stabilimenti


Ford si affida a esperti di ergonomia industriale per garantire ai suoi lavoratori le migliori condizioni di comfort e sicurezza
                   
                  Nelle fabbriche Ford viene utilizzato il cosiddetto “Happy Seat”, un sedile mobile che si muove attorno allo chassis delle vetture nella catena di montaggio ed evita ai lavoratori di piegarsi ed effettuare sforzi per l’assemblaggio

                  Il miglioramento dell’ergonomia è diventato un fattore fondamentale per la riduzione delle malattie croniche e dei costi ad esse connesse, soprattutto in considerazione del progressivo aumento dell’età media in Europa e il recente innalzamento dell’età pensionabile in alcuni paesi.

Henry Ford, pioniere della catena di montaggio, non avrebbe potuto immaginare che, a più di 100 anni di distanza, la Ford Motor Company sarebbe stata ancora in prima linea per rifinire e migliorare i processi produttivi di cui era stato egli stesso un innovatore.
Nell’affrontare problematiche moderne legate all'età media della forza lavoro e l’insorgere di malattie croniche causate dal lavoro prolungato in catena di montaggio, Ford ha messo insieme un team di medici, specialisti della produzione, rappresentanti sindacali e portavoce dei lavoratori diversamente abili, per migliorare la sicurezza, l’ergonomia e la produttività in catena di montaggio.
Tutto ciò ha portato alla creazione dell’Happy Seat, un ingegnoso sedile basculante agganciato a una struttura mobile verticale, che permette ai lavoratori di lavorare in una posizione confortevole durante l’assemblaggio delle autovetture. Il sedile consente di restare seduti e allo stesso tempo di spostarsi sia all’esterno che all’interno dell’auto, per esempio per montare la scatola dei pedali senza doversi piegare. Il primo Happy Seat, inizialmente concepito per agevolare l’installazione delle antenne sui tetti delle auto, fu installato a Genk, Belgio, nel 1998, seguito, nel 2002, dall’adozione del sedile a Colonia. Oggi l’Happy Seat è utilizzato anche a Valencia, in Spagna, e a Saarlouis, in Germania.
“Non è un caso che sia stato chiamato ‘Happy Seat’: rende il lavoro più agevole e sereno per gli operai delle nostre fabbriche,” afferma Eilis Carey, specialista di ergonomia per Ford Europa. “Operazioni che precedentemente richiedevano posture innaturali ora possono essere eseguite da seduti e con l’adeguato supporto lombare.”
L’Happy Seat permette ai lavoratori più avanti con l’età di restare integrati nei gruppi di lavoro preservando sia la salute che i livelli di produttività. “Le stazioni di lavoro ergonomiche permettono sia di ridurre la fatica, sia di eliminare le posture scorrette, riducendo il numero di incidenti e malattie, e migliorando la qualità del lavoro” ha dichiarato Carey.
José Lorenzo, che lavora alla catena di montaggio della C-MAX alla fabbrica Ford di Valencia, spiega che l’Happy Seat è di grande aiuto: “Ora possiamo accedere al vano motore dal lato
inferiore. Lavorando al precedente modello di Focus dovevamo accedervi dall’alto, con meno spazio a disposizione, e con maggiori rischi di incidenti mentre si lavorava all’interno del vano motore. Il nuovo Happy Seat è stato sviluppato per migliorare l’ergonomia, e ora operiamo con maggiore sicurezza e comfort. Nonostante gli spazi ristretti, è possibile adottare una postura più salutare e sicura.
Accedere al vano motore e uscirne dopo aver terminato è molto più semplice: il nostro lavoro richiede così meno sforzo fisico e i rischi sono notevolmente ridotti, con un aumento invece dell’efficienza.”
Martin Chapman, operations manager nella fabbrica di Colonia, dove Ford produce la Fiesta, aggiunge: “Il lavoro in catena di montaggio è diventato considerevolmente più semplice e meno impegnativo in termini di sforzo fisico. Prima dell’introduzione dell’Happy Seat, i lavoratori ad esempio dovevano piegare la schiena per montare la scatola dei pedali. Adesso invece si lasciano scivolare avanti e indietro, dentro e fuori lo chassis della vettura, con movimenti semplici e senza sforzi fisici. La schiena non viene sforzata permettendo ai lavoratori di restare attivi fino all’età della pensione, la cui soglia è stata di recente innalzata da molti governi europei.”
Tra le ulteriori iniziative di Ford per assicurare la salute dei lavoratori figurano delle piattaforme mobili che sollevano gli chassis delle vetture e li posizionano a differenti altezze, per evitare eccessivi piegamenti o movimenti innaturali. La ricerca sull’ergonomia delle catene di montaggio passa anche attraverso un software che simula una catena di montaggio: al suo interno un avatar esegue virtualmente le varie operazioni per permettere a Ford di capire come e dove intervenire per migliorare i processi, la sicurezza e l’ergonomia nelle catene di montaggio.

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