venerdì 30 ottobre 2015

ACI E RADIO MONTE CARLO ANALIZZANO ON AIR LO STATO DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI


Sabato 31 ottobre alle 12:30 su RMC Paolo Ciccarone intervista Enrico Pagliari dell’Area Tecnica ACI.
Il 30% degli incidenti nel nostro Paese è imputabile allo stato in cui versano le strade e la segnaletica, conseguenza, anche, della non omogenea applicazione della normativa da parte degli Enti gestori: nonostante il Codice della Strada sia chiaro per quanto riguarda dossi, rotatorie e tutti i dispositivi che regolano la mobilità stradale. Troppo spesso, infatti, sul territorio si verificano incongruenze e difformità di interpretazione, perfino con ipotesi di danno erariale per l’adozione di materiale non omologato.

 Nell’intervista a RMC vengono richiamate le linee guida dell’Automobile Club d’Italia tracciate nel "Libro bianco delle Infrastrutture", al quale i Comuni possono attingere per capire i dispositivi che possono essere più efficaci a seconda della tipologia di strada, anche in relazione al traffico, e come installarli rispettando la normativa. Il tutto con particolare attenzione ai costi e alle risorse disponibili: un dosso pedonale può costare 15 mila euro, una rotatoria fino a un milione e, tante volte, un semaforo garantisce risultati efficaci con una spesa molto contenuta.

Ci sono tecnologie che possono innalzare sensibilmente gli standard di sicurezza stradale, come le luci a led per i passaggi pedonali, che però dovrebbero essere montate in senso longitudinale e non trasversale, come troppo spesso avviene, ma la mancanza di un preciso riferimento normativo, o perfino dell’omologazione, rischia di compromettere l’adozione di questo sistema efficace per la sicurezza dei pedoni.

Come sottolineato dall’ACI, è improrogabile una semplificazione del Codice della Strada, che si attui separando la parte tecnica da quella legislativa. Ne beneficerebbero pure i cittadini, che disporrebbero – finalmente - di un codice dei comportamenti più chiaro e comprensibile.

A tutela degli automobilisti è fondamentale anche il ruolo di vigilanza sul territorio del Ministero delle Infrastrutture e di tutte le Istituzioni preposte a livello nazionale e locale, con interventi mirati alla messa a norma di tutti i dispositivi che garantiscono la mobilità stradale, arrivando perfino alla rimozione di tutto ciò che è irregolare se non addirittura pericoloso per la circolazione.


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