Sabato 31 ottobre
alle 12:30 su RMC Paolo Ciccarone intervista Enrico Pagliari dell’Area
Tecnica ACI.
Il 30% degli
incidenti nel nostro Paese è imputabile allo stato in cui versano le strade
e la segnaletica, conseguenza, anche, della non omogenea applicazione della
normativa da parte degli Enti gestori: nonostante il Codice della Strada sia
chiaro per quanto riguarda dossi, rotatorie e tutti i dispositivi che regolano
la mobilità stradale. Troppo spesso, infatti, sul territorio si verificano
incongruenze e difformità di interpretazione, perfino con ipotesi di danno
erariale per l’adozione di materiale non omologato.
Nell’intervista a RMC vengono richiamate le linee guida
dell’Automobile Club d’Italia tracciate nel "Libro bianco delle
Infrastrutture", al quale i Comuni possono attingere per capire i
dispositivi che possono essere più efficaci a seconda della tipologia di
strada, anche in relazione al traffico, e come installarli rispettando la
normativa. Il tutto con particolare attenzione ai costi e alle risorse
disponibili: un dosso pedonale può costare 15 mila euro, una rotatoria fino a
un milione e, tante volte, un semaforo garantisce risultati efficaci con una
spesa molto contenuta.
Ci sono tecnologie che possono innalzare sensibilmente gli
standard di sicurezza stradale, come le luci a led per i passaggi pedonali, che
però dovrebbero essere montate in senso longitudinale e non trasversale, come
troppo spesso avviene, ma la mancanza di un preciso riferimento normativo, o
perfino dell’omologazione, rischia di compromettere l’adozione di questo
sistema efficace per la sicurezza dei pedoni.
Come sottolineato dall’ACI, è improrogabile una
semplificazione del Codice della Strada, che si attui separando la parte
tecnica da quella legislativa. Ne beneficerebbero pure i cittadini, che
disporrebbero – finalmente - di un codice dei comportamenti più chiaro e
comprensibile.
A tutela degli automobilisti è fondamentale anche il ruolo
di vigilanza sul territorio del Ministero delle Infrastrutture e di tutte le
Istituzioni preposte a livello nazionale e locale, con interventi mirati alla
messa a norma di tutti i dispositivi che garantiscono la mobilità stradale,
arrivando perfino alla rimozione di tutto ciò che è irregolare se non
addirittura pericoloso per la circolazione.
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