mercoledì 16 dicembre 2020

Ford Trends 2021: i consumatori al tempo della pandemia

Il nono rapporto annuale Looking Further with Ford Trends Report approfondisce come i consumatori si adattino alla vita durante una pandemia. Mentre il 69% degli adulti a livello globale dice di sentirsi sopraffatto dai cambiamenti che avvengono nel mondo, il 47% afferma che, adattarsi ai cambiamenti imposti dalla pandemia, è stato "più facile di quanto immaginassi". 

Il 2020 è stato un anno che nessuno si aspettava. COVID-19 ha creato conseguenze economiche, politiche ed emotive, mettendo alla prova i limiti di individui, famiglie, sistemi sanitari e interi settori della società. Tuttavia, come sottolinea il nono Rapporto annuale Looking Further with Ford Trends Report*, la pandemia globale ha rivelato anche quanto le persone possano essere resilienti nel trovare modi per affrontare certe situazioni e adattarsi.

 "Mentre ci lanciamo nel 2021 e guardiamo avanti verso un mondo post-pandemico, è chiaro che i cambiamenti apportati da COVID-19 ci hanno cambiato: ma in che misura?" Si è chiesto Sheryl Connelly, Global Consumer Trends and Futuring Manager di Ford Motor Company.

"Ford e altre aziende sono molto interessate a sapere quali cambiamenti rimarranno, anche quando ci saremo lasciati la pandemia alle spalle. E anche se nessuno può predire il futuro, questo non significa che non possiamo prepararci", ha detto Connelly.

In un'indagine globale su 14 Paesi, il 69% degli intervistati afferma di essere sopraffatto dai cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo. Alla domanda su quanto bene si siano adattati a questi cambiamenti durante la pandemia, il 53% dice che è stato più difficile del previsto, mentre il 47% che è stato "più facile di quanto immaginassi." Le generazioni più giovani l'hanno presa più duramente di quelle più anziane: il 63% dei Gen Zers dice che adattarsi è stato più faticoso, contro il 42% dei Boomers.

Il Ford Trends Report del 2021 esamina questi modelli di cambiamento nel comportamento e negli atteggiamenti dei consumatori in tutto il mondo, per aiutare i decision makers a capire come questi possano influenzare il nostro mondo nel 2021 e oltre.

Altre tendenze evidenziate nella relazione sono:

 • Pressure Points: in tutto il mondo, l'ansia è alta, alimentata da timori di contrarre il COVID-19 e preoccupazioni circa l'impatto della pandemia sulle comunità, l'occupazione, l'istruzione e altro ancora. Il 63% degli adulti nel mondo afferma di sentirsi più stressato di un anno fa, e 4 su 5 dicono che dovrebbero prendersi più cura del loro benessere emotivo. Profondamente consapevoli delle implicazioni della pandemia sulla salute mentale, le persone stanno trovando modi innovativi per affrontare la situazione e connettersi.

 • Time to Escape: "Che giorno è oggi?" è diventato un ritornello comune, mentre le demarcazioni tra lavoro e vita stanno scomparendo. Per contrastare la monotonia della pandemia e i confini di casa, i consumatori sono alla ricerca di nuovi modi per fuggire e molti cercano rifugio nei loro veicoli. Più di 1 su 4 adulti a livello globale che possiedono un veicolo dicono di utilizzarlo per rilassarsi. Quasi 1 su 5 dice di utilizzare il proprio veicolo per trovare la privacy. E il 17% dice che lo usa come luogo di lavoro.

• The company you keep: la pandemia ha posto un riflettore sul bisogno di compagnia e rimodellato il loro senso della famiglia. La solitudine è pervasiva in tutto il mondo: una persona su due dice di sentirsi sola regolarmente. Le generazioni più giovani provano questa sensazione in modo più profondo: i Gen Zers sono due volte più propensi a sentirsi soli rispetto ai Boomers (64% vs 34%). Di conseguenza, molti stanno riconsiderando dove vivere, avvicinandosi alla famiglia e trovando compagnia in modi nuovi - online e offline.

 • Minding the Gap: in tutto il mondo, le disuguaglianze e le ingiustizie si profilano enormi, soprattutto perché la pandemia ha avuto un impatto sproporzionato sulle comunità a basso reddito, sulle minoranze etniche e sulle donne. Mentre i consumatori diventano più consapevoli del divario, i marchi si stanno rafforzando come attivisti e imprenditori. Il 76% degli adulti a livello globale dice di aspettarsi che i brand prendano posizione sulle questioni sociali e il 75% dice che oggi i brand stanno cercando di agire nel modo giusto.

• Good Buy: durante la pandemia, il modo in cui abbiamo effettuato i nostri acquisti e quello che cerchiamo di comprare si sono trasformati. Le grandi e piccole aziende si stanno adattando a velocità vertiginosa e molti consumatori stanno apprezzando questa nuova normalità. Il 75% degli adulti a livello mondiale afferma di condividere i modi in cui le aziende hanno cambiato l'esperienza di acquisto dall'inizio della pandemia e il 41% afferma di non voler tornare a fare shopping nella modalità esistente in precedenza.

 • Traffic Detour: la pandemia può farci sentire bloccati, ma non siamo a un punto morto: gli spostamenti con mezzi propri sono in crescita. Le vendite di biciclette sono salite alle stelle e le città hanno chiuso le strade per fare spazio ai ciclisti. Le vendite di auto sono esplose perchè la gente si sente più sicura sul proprio mezzo di trasporto. E la pianificazione urbana intelligente sta accelerando il processo verso una guida autonoma pienamente implementata. Il 67% degli adulti a livello mondiale dice di essere "fiducioso riguardo al futuro dei veicoli autonomi" e il 68% dei genitori dice che preferirebbe vedere i propri figli guidare un’auto propria piuttosto che spostarsi con uno sconosciuto.

• Sustaining Sustainablity: nei primi giorni della pandemia, il miglioramento della qualità dell'aria è emerso come una possibile conseguenza positiva del lockdown mondiale, ma quell'ottimismo è rapidamente scemato quando il mondo si è rivolto a dispositivi di plastica e altri usa e getta, rendendo chiaro che essere sostenibili e rimanere sostenibili non procedono sempre di pari passo. Le generazioni più giovani sono particolarmente preoccupate: il 46% dei Gen Zers a livello globale afferma che la pandemia ci ha reso più dispendiosi e il 47% afferma che, nel lungo termine, la pandemia avrà un impatto negativo sull'ambiente.

 



 

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