martedì 21 gennaio 2020

Mobilità del futuro: servono ingegneri e sviluppatori software

 Le auto del futuro saranno completamente connesse: per svilupparle ingegneri e sviluppatori software lavorano sempre più a stretto contatto.

 Nella Hall 90b, nel cuore del reparto Sviluppo Tecnico dello stabilimento di Wolfsburg, la psicologa Marie Puhle studia come si potrà controllare l'auto del futuro insieme a una piccola squadra composta da designer, ingegneri e sviluppatori software. Uno degli aspetti centrali è quello della guida, perché la transizione dal controllo tradizionale attraverso il volante ai comandi della guida autonoma sarà un processo lungo. "Non cambieremo improvvisamente la modalità di funzionamento”, spiega Puhle. Attraverso un simulatore che utilizza la realtà virtuale - capace quindi di ricreare l'ambiente intorno al conducente - lei e il suo team verificano con la massima cura che ogni innovazione possa essere gestita in maniera facile e intuitiva, così da poter essere implementata nella produzione.


L'innovazione c'è ma non si vede
Molte delle innovazioni sviluppate dall’Electric/Electronics Development saranno invisibili agli utenti - quello che cambia rimarrà nascosto sotto la carrozzeria. I veicoli del futuro saranno completamente connessi, collegati all'Internet of Things, sempre aggiornati e impegnati in un costante scambio di dati con gli altri mezzi di trasporto e con l'ambiente circostante. Come uno smartphone su ruote. Soltanto il dispositivo start & stop richiede circa venti sotto-sistemi con diversi tipi di software. L'obiettivo per il futuro è standardizzare e collegare nel modo più efficiente i tanti sistemi che attualmente lavorano in parallelo nelle auto. In altre parole, Volkswagen intende scrivere il sistema operativo per la mobilità del futuro.
La transizione verso il digitale
Nella sua trasformazione da costruttore di auto a fornitore di mobilità con una flotta di veicoli connessi e servizi digitali, Volkswagen entra in un nuovo campo e dovrà essere in grado di competere con aziende come Apple e Google. Per questo è necessario avere i migliori talenti e esperti delle nuove tecnologie. L'età media nel reparto EE Development è intorno ai 40 anni, molto più bassa che in altre aree. La maggior parte dei team è internazionale e interdisciplinare, lavora con orari flessibili, in luoghi diversi e con i sistemi di comunicazione più moderni. Il processo decisionale è breve, le gerarchie sono ridotte al minimo e l'autonomia è grande. Partecipando a corsi di aggiornamento e seminari esterni e collaborando anche con istituti di ricerca scientifici, il team rimane sempre al passo.
L'importanza dei test virtuali
“Qui si vede l'interazione tra i sistemi” spiega Rolf Zöller, capo dell’EE Development, davanti a uno schermo gigante chiamato “integration command center” che mostra in tempo reale tutti i test in corso in un certo momento e la loro localizzazione, che sia a Wolfsburg o da qualche altra parte nel mondo. Ogni componente è sottoposto a test di durata per assicurarsi che hardware e software lavorino insieme nel migliore dei modi e senza malfunzionamenti. Alcuni di questi test sono già svolti in modo esclusivamente virtuale, come per esempio quello di un sistema GPSin grado di ricevere informazioni dagli altri veicoli e di ricalcolare il percorso in tempo reale. Provarlo in un ambiente virtuale anziché sulle strade permette di risparmiare tempo, soldi e di minimizzare i rischi ottenendo esattamente gli stessi risultati.
Dal virtuale al reale
Dopo aver completato tutti i test, i componenti e i software vengono finalmente combinati dall’EE Development per realizzare auto reali. Al piano terra della Hall 90b c'è una mezza dozzina di veicoli che non esistono ancora sul mercato e che vengono coperti tutte le volte che arrivano dei visitatori. “È qui che i prototipi prendono vita”, afferma Nicklas Hoch, project manager del settore Connected Car. Il suo team si occupa di provare realmente tutti i sistemi sviluppati in precedenza, per verificare che tutto funzioni al meglio. Anche qui esperti di UX, progettisti, ingegneri e sviluppatori software lavorano insieme con l'obiettivo di produrre un sistema complessivo uniforme e perfettamente funzionante. Questa procedura dura alcune settimane, ma servono ancora almeno due anni prima che il nuovo modello esca dalle linee di produzione, pronto per i clienti.
Fonte: Volkswagen AG



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