- Nel 2016 a Zilina sono stati prodotti 612.900 motori e 339.500 vetture - Kia investirà 130 milioni di euro per preparare l'introduzione dei
nuovi modelli - Continua anche la
riduzione dell'impatto ambientale delle attività industriali
La produzione europea di Kia continua a crescere e il 2016
ha fatto segnare un ulteriore primato. Dall'impianto di Zilina di Kia Motors
Slovakia sono usciti lo scorso anno 612.900 motori e 339.500 vetture, con un
progresso rispetto al 2015 del 5% e dello 0,4% rispettivamente.
L'incremento dei volumi produttivi segue puntualmente il
progresso delle vendite di Kia e il successo degli altri modelli del Gruppo,
infatti più della metà dei motori realizzati a ?ilina sono stati destinati
all'impianto di HMMC (Hyundai Motor Manufacturing Czech) nella Repubblica Ceca.
Il propulsore in testa alla classifica
di produzione è il 1700 diesel, che rappresenta il 24% del totale.
Nel commentare i risultati Eek-Hee Lee Presidente&CEO di Kia Motors Slovacchia, ha
dichiarato: “Quest'anno investiremo ulteriori 130 milioni di euro per adattare
le linee di produzione all'introduzione di un nuovo modello. Sono convinto che
le nostre auto continueranno ad attirare nuovi clienti grazie al loro ecellente
livello di qualità; l'impianto di
?ilina nel 2026 ha anche ricevuto il National Quality Award
della Repubblica di Slovacchia.”
I modelli Kia realizzati nell'impianto di Zilina vengono
esportati in 95 Paesi di tutto il mondo, il
16% sono venduti nel Regno Unito mentre Germania e Russia sono assieme al
secondo posto, ciascuna con il 9%.
Fra i mercati esteri quello che ha avuto il maggiore
progresso è Israele dove le Kia vendute nell'ultimo anno hanno rappresentato il
del 6% dell'intera produzione di Zilina.
Fra le Kia costruite nel 2016 la parte del leone spetta al best seller Sportage, che vale per il 64% del totale, mentre la gamma cee'd pesa per il 28%; il resto è
composto dalla MPV compatta Venga.
I continui progressi dell'impianto di Zilina riguardano
anche la strategia di riduzione dell'impatto ambientale delle attività
industriali in tutti gli aspetti di conservazione delle risorse e della
riduzione dell'inquinamento.
L'efficienza
energetica dello stabilimento è stata migliorata con un risparmio del 17%
nel consumo di energia elettrica. Ridotto anche il consumo di gas naturale con
una significativa ricaduta sulle emissioni di CO2 calate di un ulteriore 13%
nell'ultimo anno.
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