Dopo avere stabilito un record straordinario nella
corsa più alta del
mondo divorando i
20 km di Pikes
Peak in poco più di 8 minuti,
Peugeot Sport, Red Bull e Total si
lanciano in una nuova
sfida estrema: i 10 000 km
del Rally Raid
più lungo e più difficile
del mondo! A partire dal
2015, dopo 25 anni
di assenza, il Leone sarà pronto
a ruggire di nuovo nel
Rally Dakar e, per farlo,
ha reclutato piloti prestigiosi come Carlos Sainz
e Cyril Despres.
Lo straordinario record stabilito lo scorso mese di
giugno è impresso nella memoria di tutti. Sono bastati solo 8’13’’878
per risvegliare in
Peugeot tutte le sensazioni offerte dalla vittoria. Dopo una
tale dimostrazione di potenza
sulle strade ripide e insidiose di Pikes Peak, la squadra
Peugeot Sport non
poteva accontentarsi di
quest’unica impresa. Doveva alimentare il suo spirito competitivo
cimentandosi in nuove sfide. E lo ha fatto.
Sulla scia dell’intensa avventura vissuta in Colorado, a 4301 metri
di altitudine, Peugeot Sport,
Red Bull e
Total si lanciano verso i grandi spazi
di un’altra natura. Quelli
che costituiscono lo sfondo del più impegnativo dei rally raid: la
Dakar. Per la squadra francese è quasi
un ritorno alle origini, perché
ha già trionfato quattro volte in questa gara tra il 1987 e il 1990 con le mitiche
205 T16 Grand Raid e 405 T16 Grand Raid, scrivendo una parte della leggenda di questa disciplina.
Certo, nel frattempo,
le dune africane hanno lasciato il posto
alle piste del
Sud America, altrettanto
impegnative per gli uomini e la meccanica. Su questi percorsi, 25
anni dopo la sua
ultima partecipazione, il
Team Peugeot Total accetterà la sfida di partire, dal prossimo gennaio, con una
nuova arma, la 2008
DKR. Dopo uno sprint
di 20 chilometri su strada asfaltata, le forze vive di Peugeot Sport, la cui polivalenza è già stata messa alla prova
in passato, dovranno affrontare
una maratona di due settimane e
di 10 000 km
su terreni diversi.
Questo è un programma
pluriennale e se la Dakar rimane comunque prioritaria, Peugeot
parteciperà ad altre gare
per prepararsi al meglio. Carlos
Sainz e Cyril Despres saranno le due
punte di diamante della squadra. Carlos Sainz,
che ha vinto
nel 2010, metterà a disposizione tutta la sua esperienza e la sua competenza nella messa a punto
della vettura, mentre il punto di riferimento del motociclismo, Cyril
Despres, cinque volte vincitore in moto,
ha scelto Peugeot per iniziare una nuova
carriera passando dalle due alle quattro ruote.
In attesa del gennaio
prossimo, questi due piloti sono già impazienti di scoprire la nuova belva, che sarà sviluppata dalla stessa equipe
che ha sviluppato la 208 Pikes Peak. Appuntamento al Salone di Pechino, il 20 aprile
prossimo, per saperne di più su
questa leonessa.
Il ritorno alla
Dakar: il gusto dell’avventura
Quattro
partecipazioni, quattro vittorie.
L’impegno di Peugeot alla Dakar potrebbe
riassumersi in quest’enunciato sintetico e
impressionante. Ma significa dimenticare le peripezie – talvolta
inverosimili – affrontate dalla
squadra Peugeot lungo i 48
125 km percorsi tra il 1987 e il 1990...
1° gennaio 1987 – Ci sono tutte le condizioni
per rendere questa prima partecipazione di Peugeot alla « Parigi-Algeri-Dakar » una vera
prova di forza. Ari Vatanen prende il via al volante di una
205 Turbo 16, alla quale è assegnato l’emblematico numero 205. Lo scenario
ideale per tenere alti i colori del mitico
modello del Marchio. Sfortunatamente, nella tappa prologo di Cergy-Pontoise, la 205 è seriamente danneggiata e il pilota di punta di Peugeot precipita al 274° posto in classifica! Ancor prima
di avere messo una ruota nel
continente africano, la Dakar
rivela la sua vera natura a una squadra che è comunque avvezza ai rischi dei rally. Shekhar Metha ne ha la
conferma pochi giorni dopo, quando inspiegabili problemi al motore contrastano l’avanzata della 206
T16 con la
quale sta conducendo la prova. Fortunatamente, grazie a una
fantastica rimonta, subentra Ari Vatanen e regala a Peugeot la prima vittoria dopo
13 000 km di corsa!
L’edizione 1988
non fa che confermare il carattere imprevedibile del più famoso dei Rally Raid. Mentre le due 405
T16 tengono alte le speranze di Peugeot, un’incredibile peripezia sconvolge i piani del direttore del
team Jean Todt. Dopo tredici tappe disputate, Ari Vatanen
arriva a Bamako in testa alla corsa, ma
la sua 405 T16 viene
rubata durante la notte. Alla fine la vettura viene ritrovata ma è troppo tardi... Il finlandese è squalificato e la
vittoria va alla 205 T16 di Juha
Kankkunen, iscritto al rally come pilota di assistenza rapida!
La 405 T16
Grand Raid conoscerà comunque
il successo. Sin dall’inizio
dell’edizione del
1989, i due compagni di squadra Ari Vatanen e Jacky Ickx
si lanciano in un duello spietato. Desideroso
di non rovinare il successo di Peugeot,
il direttore di squadra, a Gao, prende
la decisione di interrompere la parità fra i due duellanti, lanciando una moneta. Sarà
testa o croce! Designato dalla
sorte, Ari Vatanen si impone... malgrado due cappottamenti.
Nel 1990,
mentre è al comando della corsa
con due
ore di vantaggio, il Finlandese
deve affrontare una tappa quanto meno
movimentata, fra Niamey e Gao. In questo tratto che mette in evidenza le
doti del navigatore, il copilota è indisposto, la sua bussola non funziona e Ari urta contro un albero provocando un grande
buco nero nella
carrozzeria della 405! C’è di che
fare impazzire il Finlandese, che riuscirà
comunque a far conquistare a Peugeot il suo quarto successo consecutivo.
Quattro domande a Maxime Picat, Direttore Generale di Peugeot
“Puntiamo a vincere la Dakar sin dal 2015”
• Che cosa motiva
questo ritorno di Peugeot alla
Dakar?
Maxime Picat: « E’ chiaramente legato alla vittoria
che abbiamo ottenuto l’anno scorso a Pikes Peak.
Abbiamo vissuto un momento fortissimo in quell’occasione.
Abbiamo avuto la possibilità di dimostrare al mondo
tutte le capacità della squadra Peugeot Sport alleata a Total e Red Bull. Questa vittoria
ci ha messo le ali e ci ha spinto a
impegnarci insieme in una nuova tappa
nelle competizioni. Abbiamo deciso di ampliare il nostro impegno nelle
competizioni. Da qui il ritorno alla
Dakar ».
• L’approccio di
Peugeot alla Dakar vuole essere ambizioso come quello
dell’operazione Pikes Peak?
Maxime Picat: « Siamo
riusciti nella nostra impresa a Pikes Peak
associando un pilota eccezionale,
una squadra tecnica straordinaria e una vettura ai massimi livelli. Torniamo
alla Dakar con tante ambizioni e vogliamo mostrare di
nuovo una squadra con
tutti i talenti e le competenze
necessarie. Il nostro approccio sta nel
mettere insieme tutti questi elementi
per l’anno prossimo. Per la Dakar
abbiamo una strategia più a
lungo termine rispetto a Pikes Peak. Saremo presenti per diversi anni.
Sappiamo che è una gara difficile, ma punteremo comunque alla vittoria già il primo
anno, nel 2015 ».
• La Dakar ha un
valore particolare per Peugeot?
Maxime Picat: « Siamo
molto contenti di ritornare a correre la
Dakar perchè questa competizione
ha grandi ricadute in tutto il mondo. La gara è molto conosciuta in
Europa, ma anche in mercati importanti
come il Sud America o
la Cina. Si disputa in Sud America,
e soprattutto in Argentina, in
cui abbiamo una posizione forte e una
lunga storia ».
• Perché la scelta della 2008?
Maxime Picat: « La 2008
è un’ambasciatrice della nostra
immagine in tutti i continenti. E’
l’ultima nata tra i Crossover, è
commercializzata con successo in
Europa e sarà lanciata in Cina e in
America Latina nel 2015. Pertanto la
2008 DKR era una predestinata».
Tre domande a Bruno
Famin, direttore di Peugeot Sport
“Siamo molto
orgogliosi di avere Carlos e Cyril in squadra”
• Peugeot Sport si è costruita un superbo palmares nella Dakar. È un capitale sul quale
il gruppo può appoggiarsi per raccogliere questa nuova sfida?
Bruno Famin:
“Molte cose sono cambiate
nella Dakar in venticinque anni. Tuttavia,
il modo di concepire un'automobile è sempre lo stesso. Abbiamo ancora un certo numero di dati di quest'epoca che possiamo
riutilizzare. E soprattutto, abbiamo
accumulato un'esperienza enorme nella
concezione di auto da rally.
Anche se rally e rally-raid si differenziano un po', l’approccio ed il
"know-how" sono esattamente gli stessi. E questo
"know-how", lo abbiamo.
• Con quali criteri
avete scelto i piloti?
Bruno Famin: “Innanzitutto, siamo molto fieri di potere
contare su due immensi talenti come
Carlos e Cyril. Hanno profili molto complementari. Da un
lato, Carlos ha
un palmares incredibile ed
è considerato un finalizzatore. Ovunque sia passato, ha
contribuito a fare automobili vincenti. La sua esperienza sarà una plus per la squadra. Il suo entusiasmo ed il suo desiderio di vincere sono altrettanto straordinari. Dall'altro
lato, abbiamo Cyril che ha anche un palmares impressionante nel mondo
delle moto e che scoprirà quello delle
auto. Con l’ottima intesa che
si è subito creata tra questi
due piloti, sono sicuro che
Cyril sarà rapidamente competitivo.”
• Come ha reagito il personale di Peugeot sport a questo
ritorno?
Bruno Famin: “La reazione della squadra Peugeot Sport è
stata molto buona. Già, l'annuncio di un programma a medio termine è un eccellente notizia dopo
gli anni difficili come quelli
che abbiamo conosciuto recentemente.
Inoltre, Dakar è
parte integrante della
storia di Peugeot e tutti sono molto fieridi essere nuovamente
coinvolti in questo programma. Del
resto, abbiamo ancoraalcuni
membri della squadra
che avevano partecipato a
quest'avventura. Uno di loro lavora
proprio su questo progetto. ”
Tre domande a Carlos
Sainz
"Non posso resistere a un tale richiamo"
• Cosa ti ha convinto
ad unirti a Peugeot ?
Carlos Sainz:
"E' un marchio contro il quale ho combattuto spesso. Così, nel corso degli
anni ho potuto constatare che è una squadra veramente appassionata delle competizioni
e che quando decide di fare qualcosa nel
motorsport, s'impegna al
100% . Condivido questa filosofia. Dato il mio attaccamento alla Dakar, è chiaro che se Peugeot ritorna in questa gara e mi
dà l'opportunità di essere parte
dell'avventura, non posso certo resistere a un tale richiamo".
• Peugeot non
ha disputato la
Dakar per 25
anni, pensi che
questo sia un handicap?
Carlos Sainz: "Non
credo, perché Peugeot non ha mai
smesso di costruire vetture da
competizione al più alto livello, sia
nei rally o nell'endurance - e anche oggi, come dimostra la 208 T16 da Rally. Da parte mia, ho già vinto la
Dakar. Porterò tutta la mia esperienza
di questa manifestazione che ho corso con le quattro ruote motrici e con
le due ruote motrici. Noi siamo
pronti per la sfida".
• Pensi che la squadra possa essere competitiva
rapidamente?
Carlos Sainz :
"Nel motorsport nulla è mai sicuro. Oggi il livello della Dakar
è molto elevato. Vincere non è facile. Tuttavia, sono molto fiducioso perché sento la squadra molto motivata.
Lavoreremo duro per cercare di vincere . Non
abbiamo molto tempo prima
della nostra prima partecipazione, ma sono fiducioso".
Carlos Sainz in breve
Nato 12 aprile 1962 a
Madrid. Vive a Madrid.
• 1 vittoria alla Dakar ( 2010)
• sette partecipazioni alla Dakar: 1 vittoria , 1 terzo posto ( 2011)
, 1 nono posto ( 2007) , un undicesimo posto nel 2006, tre ritiri (2009 , 2013 , 2014)
• Vincitore della Coppa
del Mondo rally-raid nel 2007
• Due volte campione del mondo rally (1990, 1992), quattro
volte vice-campione del mondo
• 26 vittorie nel Campionato del mondo rally
Tre domande a Cyril
Despres
"Per me comincia
una nuova vita "
• Come motociclista
hai una carriera ricca di successi, tra cui cinque vittorie
alla
Dakar . Perché hai deciso di passare alle quattro ruote?
Cyril Despres : " L'idea è nata in modo naturale.
Quando si disputa una Dakar con una moto, ci si ritrova a passare una
decina di ore da soli in sella
e quindi si ha tempo per
pensare. Durante l'ultima Dakar,
è scattato qualcosa. Fortunatamente, Peugeot e Red Bull mi hanno offerto questa incredibile opportunità. Sono molto fiero . Non mi sono fatto tante domande. Per me è un sogno che si
avvera e l'inizio di una nuova vita" .
• Come ti avvicini a
questa nuova sfida?
Cyril Despres : "Sono
consapevole che ho la
grande opportunità di entrare
nel mondo dell'auto dalla
porta principale, in un
team competitivo e professionale
come quello Peugeot. Non sono sicuro
che avrei fatto questo salto con un'altra squadra . Ho ancora in mente le immagini delle Peugeot che
vincevano la Dakar, quando ero un bambino ... Sono così ansioso di salire in
macchina ora che è il mio turno! "
• Altri motociclisti
sono passati alle quattro ruote . Qual è la tua ambizione?
Cyril Despres : "Il mio obiettivo è prima
di tutto imparare ed aiutare. In
una squadra come Peugeot e con un compagno di squadra come Carlos Sainz,
io voglio solo migliorare . E '
motivante . Voglio davvero imparare a
gestire e guidare queste vetture e come lavorare con un co-pilota. Condividere così
tanto tempo con un navigatore sarà un'esperienza diversa, perché
sono abituato ad essere solo in gara da oltre quindici anni! "
Cyril Despres in
breve
Nato il 24 gennaio 1974
a Fontainebleau (F). Vive ad Andorra.
• 5 vittorie alla Dakar categoria moto: 2005, 2007 ,
2010, 2012 e 2013
• 14 partecipazioni in moto alla Dakar:
5 vittorie, 3 secondi posti
(2006 , 2009 , 2011
) , un terzo posto (2004 ), due
volte quarto (2003 e 2014 ), una volta
tredicesimo ( 2001) , una volta sedicesimo (2000 ), un ritiro ( 2002)
• Campione del mondo rally tout terrain 2003
• Campione del mondo enduro a squadre nel 2001
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