Rémi Taffin,
Direttore Operazioni in Pista di Renault Sport F1, commenta il circuito di
Yas Marina e l’impegno di Renault in
vista del GP di Abu Dhabi
Yas Marina è uno di quei circuiti che richiedono
un’impostazione neutra del motore. La compresenza di lunghi rettilinei e
tornanti lenti richiede infatti un motore in grado di garantire prestazioni
solide in ogni condizione, anziché essere tarato su un parametro in
particolare.
Anche i fattori esterni al tracciato richiedono un’attenta
considerazione.
Come in India, a causa della concentrazione di polvere e sabbia
nell’atmosfera, è necessario monitorare costantemente i filtri dell’aria e
pulirli, all’occorrenza, per evitare che si ostruiscano. Questa operazione è
particolarmente importante se si considerano le elevate temperature ambientali.
Durante il giorno, la temperatura può salire ben oltre i 30° C, quindi il
raffreddamento ha un ruolo di primo piano; se l’aria aspirata viene anche solo
minimamente ridotta, potrebbe avere effetti devastanti sull’impianto di
raffreddamento del motore.
Un altro importante fattore da considerare è il consumo di
carburante per giro, uno dei più elevanti dell’intero calendario. Il circuito è
particolarmente impegnativo da questo punto di vista, soprattutto nella zona
del traguardo del settore finale. I consumi sono ulteriormente incrementati
dall’altitudine a livello del mare, ma un altro aspetto che è necessario
monitorare sono le escursioni termiche tra le varie sessioni. Nel corso della
giornata, quando le temperature sono più elevate, il consumo di carburante è
più basso, ma durante le sessioni notturne aumenta. Questa variazione verrà
calcolata ai fini della gara per evitare di finire la corsa con una quantità di
carburante in eccesso o in difetto.
Malgrado le sfide, non vediamo l’ora di gareggiare.
Nonostante i campionati piloti e costruttori siano ormai conquistati, il
secondo posto è ancora tutto da giocare e daremo il massimo per aiutare la
Lotus ad aggiudicarsi la medaglia d’argento in entrambi. Williams e Caterham
hanno ancora tre gare a disposizione per guadagnare punti. Per questo ci
concentreremo e daremo il massimo fino al Gran Premio del Brasile.
Statistiche del circuito di Yas Marina
Lunghezza (km): 5,554
Velocità media(km/h): 188
Velocità massima (km/h): 312
% di giro alla massima accelerazione: 58
Consumo di carburante per giro (kg): 2,5
Consumo carburante: 64
Yas Marina: tre curve
in dettaglio
Curva 7
Il circuito di Yas Marina è considerato un tracciato a media
velocità, nonostante la sensibilità alla potenza sia ridotta dall’elevata
concentrazione di curve a velocità medio-bassa nella parte del circuito che si
snoda lungo il porto. Il tornante della curva 7 è il più lento del circuito e
presenta le stesse sfide del Grand Hotel Haripin di Monaco. Il freno motore
deve essere particolarmente efficiente per garantire la stabilità in coda
all’ingresso in curva, ma al tempo stesso la risposta deve essere assolutamente
puntuale perché l’uscita dal tornante immette direttamente sul lungo rettilineo
principale. Quindi, anche la minima esitazione può compromettere l’accesso al
rettilineo e, di conseguenza, il tempo di percorrenza complessivo del giro.
Rettilineo principale
(tra le curve 7 e 8)
Analogamente al circuito di Montreal, circa il 55% del
tracciato viene percorso alla massima accelerazione, con una velocità media
attorno ai 190 km/h. A una percentuale così elevata contribuiscono i due lunghi
rettilinei, il più lungo dei quali, situato tra le curve 7 e 8, misura 1,2 km.
In questo punto, il motore RS27 verrà spinto ai massimi regimi per 14 secondi,
raggiungendo una velocità superiore ai 310 km/h. La calibrazione dei rapporti
al cambio è fondamentale: il pilota deve attendere fino all’ultimo prima di
ingranare la settima, se vuole raggiungere una velocità competitiva a fine
rettilineo con il DRS attivo. Tuttavia, le curve a destra del terzo settore
richiedono rapporti al cambio ravvicinati per ottenere i brevi colpi di
accelerazione necessari ad affrontare queste strette curve, pertanto gli
ingegneri saranno costretti a trovare un compromesso.
Curva 21
La terza parte del circuito, dalla curva 11 fino alla curva
finale 21, presenta perlopiù curve a destra, che vanno affrontate in seconda o
terza marcia. La curva 21 rappresenta una curva tipica di questa sezione del
tracciato. La velocità media è bassa, appena 160 km/h, quindi l’RS27 verrà
impostato in modo da garantire un’ottima guidabilità, pur mantenendo una buona
risposta ai colpi di gas tra una curva e la successiva. La stabilità in coda è
fondamentale, perché se la vettura resta “inchiodata” all’asfalto nelle curve a
bassa velocità, si possono guadagnare decimi di secondo preziosi.
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