Sono
terminati in pochi giorni gli incentivi ICBI (Iniziativa Carburanti a Basso
impatto) per la trasformazione a GPL e a metano di autoveicoli Euro 2 e 3
immatricolati dopo il 01/01/1997. Pochi i fondi a disposizione, circa 1 milione
e 780mila euro, che hanno consentito il passaggio al gas di 4.792 mezzi (4.202
a GPL e 590 a metano) in 452 comuni sui circa 600 aventi diritto (v. tabella
per suddivisione regionale).
L’aiuto pubblico, pur se piccolo – ha
commentato Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogas, associazione
che promuove la diffusione di GPL e metano per auto - dà nuova linfa al mercato convincendo gli indecisi e non costa
praticamente nulla allo Stato. Il maggior giro d’affari compensa gli
stanziamenti.
Ancora disponibili, invece, i contributi per la
conversione dei veicoli commerciali, mentre si attende il via del progetto pilota di incentivazione per la
trasformazione di mezzi diesel.
Veicoli commerciali - Per la trasformazione a GPL e
metano di veicoli commerciali leggeri inferiori a 3,5 t (Euro 2 e 3
immatricolati dopo il 01/01/1997), il fondo disponibile ammonta a 300 mila €. L’importo delle agevolazioni è
di € 750 per il GPL e 1.000 per il metano. Aventi
diritto, le persone giuridiche con sede legale o operativa nei comuni aderenti
alla convenzione.
I mezzi,
di proprietà o in leasing, utilizzati per trasporti in conto proprio, che
possono beneficiare degli incentivi: vetture M1/veicoli commerciali N1
destinati al noleggio (con o senza autista) e ad attività commerciali e
artigianali; N1 per trasporto merci urbano.
Le
persone giuridiche che beneficiano del contributo devono trovarsi nei limiti
della regola de minimis, ossia entro € 200.000,00 complessivi di aiuti negli
ultimi tre anni di cui al regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del
15 dicembre 2006. Non hanno diritto ai contributi le imprese che esercitano
attività trasporto merci in conto terzi.
La procedura: si prenota la trasformazione
presso un’officina iscritta alla campagna la quale, dopo avere verificato su
www.ecogas.it la disponibilità dei fondi
e ottenuto il codice di prenotazione (che garantisce l’accantonamento del
fondo), comunica al beneficiario quando potrà installare l’impianto a gas. Il
contributo, accantonato in ordine cronologico, viene detratto ed evidenziato in
fattura sotto forma di sconto
dall’installatore, che si impegna a non superare il listino prezzi
massimi nazionale, concordato dalle Associazioni e accettato a livello
governativo.
Data
della fattura/ricevuta fiscale, autocertificazione del beneficiario e collaudo
del veicolo a gas, devono essere successive all’apertura delle prenotazioni
(01/03/2012). Il collaudo deve avvenire entro 120 giorni dalla prenotazione,
pena l’annullamento.
Sul sito
del Consorzio Ecogas - www.ecogas.it
(Incentivi/Incentivo ICBI 2012) - sono consultabili tute le informazione, gli
elenchi dei Comuni e delle officine di installazione che hanno aderito, presso
le quali ci si può rivolgere per effettuare la conversione a gas usufruendo del
contributo. A disposizione anche il sito dell’Ufficio ICBI:
http://icbi.comune.parma.it.
Progetto pilota - Vera novità di ICBI 2012,
permetterà di eseguire prove di emissioni riconosciute dagli organi
ministeriali. Ha una disponibilità di € 299.931,96 ed è diretto alle aziende
con sede nei comuni aderenti, dotate di Mobility Manager di Area o di Azienda,
che trasformano uno o più veicoli commerciali di peso inferiore a 3,5t in
alimentazione dual fuel diesel/gas.
Il
sistema di assegnazione dei contributi, pari a € 1.000 per il GPL e € 1.300 per
il metano, avviene attraverso un'apposita procedura che prevede la domanda
preliminare da parte dell'azienda e l'anticipazione del contributo da parte
dell'installatore.
L’azienda
si farà carico di compilare schede di monitoraggio dei mezzi trasformati e
l’Ufficio ICBI, in collaborazione con Ministero dell’Ambiente, Ministero dei
Trasporti e costruttori di kit di impianti dual fuel, eseguirà prove di
emissione presso gli uffici della Motorizzazione civile.
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