* La cogestione è uno dei pilastri su cui si fonda la
cultura aziendale - Con la firma del nuovo Contratto
Integrativo di Partecipazione Aziendale la Consociata italiana del Gruppo
Volkswagen rafforza ulteriormente la propria politica del personale,
improntata sulla cultura del contributo attivo e della partecipazione, secondo
il principio della cogestione.
Il lavoro
di Azienda e Rappresentanza Sindacale è svolto da sei Commissioni permanenti, a cui sono affidati incarichi in base all’area di
competenza, e da Tavoli Tecnici specifici per alcuni progetti.
In entrambi i casi si tratta di gruppi di lavoro paritetici,
ovvero con un uguale numero di membri per ciascuna delle parti. Va inoltre
menzionata l’attività del Laboratorio per le Relazioni di Lavoro, che ha il
compito di ideare, realizzare e valutare proposte innovative e condurre
sperimentazioni nell’ambito dei rapporti di lavoro.
Tra le principali
novità del nuovo Contratto Integrativo di Partecipazione Aziendale spiccano
le intese raggiunte per quanto riguarda l’incremento del contributo aziendale
al fondo di previdenza integrativa di categoria e la copertura, sempre da parte
dell’Azienda, dei servizi erogati dall’ente di assistenza sanitaria integrativa
del settore anche in casi specifici per cui normalmente questa non sarebbe
prevista: una decisione, quest’ultima, che assicura continuità e rappresenta un
ulteriore incremento del benessere dei Collaboratori.
“L’unione fa la forza, soprattutto in periodi come quello
affrontato recentemente. È fondamentale sapere di poter contare sul pieno
sostegno dei nostri Collaboratori” ha commentato Massimo Nordio, Amministratore
Delegato di Volkswagen Group Italia. “La cogestione è uno dei pilastri su cui
si fonda la nostra politica e senza dubbio uno degli elementi che hanno
contribuito al nostro successo negli ultimi anni”.
“Il modello applicato, ispirato a quello adottato in
Germania dalla Casa madre Volkswagen AG, è vincente e garantisce il
coinvolgimento dei Collaboratori; una formula che permette il raggiungimento di
obiettivi molto ambiziosi” ha affermato Raffaella
Ponticelli, Direttore Risorse Umane dell’Azienda veronese.
“Il rapporto con i vertici dell’Azienda è costante e basato
su un confronto continuo, proprio come previsto dalla Carta dei rapporti di
lavoro per le società del Gruppo Volkswagen che costituisce una parte
integrante e fondamentale del contratto” ha aggiunto Marco Faccioli, portavoce del Comitato Esecutivo per la Rappresentanza
Sindacale Unitaria di Volkswagen Group Italia. “Da anni abbiamo una cultura
aziendale chiara e ben radicata, che ci consente di affrontare tutti insieme,
con la massima trasparenza e apertura, anche gli argomenti più delicati”.
Opinioni concordi per i Segretari di categoria di Verona,
Andrea Sabaini (FISASCAT CISL) e Floriano Zanoni (FILCAMS CGIL): “Il modello di
gestione aziendale di Volkswagen Group Italia, per noi da sempre ottimo
interlocutore, è sicuramente un punto di riferimento e un esempio di come la
condivisione e il coinvolgimento attivo e costante portino eccellenti
risultati. Il benessere dei Collaboratori e la qualità delle loro condizioni di
lavoro sono le nostre priorità, e l’impegno dell’Azienda in questo senso è
esemplare”.
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