Il 7,76% delle
autovetture in Italia sono alimentate a GPL o a metano. Il GPL supera quota 2 milioni, vicino al
milione anche il metano. Le Regioni
più “gasate” in termini percentuali sono Emilia Romagna, Marche, Umbria e
Veneto. In termini assoluti dopo l’Emilia Romagna, troviamo Lombardia, Veneto,
Campania e Piemonte.
Le vetture a benzina
più inquinanti, da Euro 0 a Euro 3, sono quasi il 59% del circolante. Tramontano, Consorzio Ecogas: molte possono
essere trasformate a gas per ridurre l’impatto ambientale.
In Italia continua a crescere il parco circolante
autovetture a GPL e metano, con una percentuale sul totale che si attesta, al
31 dicembre 2014, al 7,76% contro il 7,35 dello stesso periodo del 2013.
2.875.788 mezzi, di
cui 833.668 a metano e 2.042.120 a GPL, comprendendo sia le auto di primo
impianto, sia quelle trasformare in after market (su un totale autovetture
Italia di 37.080.753), serviti da circa 1.050 distributori stradali di metano e
3.650 di GPL.
Esaminando l’andamento negli ultimi 10 anni, rispetto al
2005, che poteva contare su un circolante di 1.322.078 unità, l’incremento è
stato del 117,52%. In termini di percentuale sul totale circolante, la crescita
è di quasi 4 punti: dal 3,81% del 2005 al già citato 7,76 al 31 dicembre 2014,
con il picco tra il 2005 e il 2010, grazie alle iniziative di incentivazione
alla trasformazione e all’acquisto. E’ quanto emerge da un’elaborazione del
Centro Studi del Consorzio Ecogas su dati Aci al 31 dicembre 2014.
“GPL e metano per auto hanno ancora importanti margini di
crescita - ha dichiarato Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio
Ecogas, che riunisce gli operatori del settore GPL e metano per auto – la
disponibilità di prodotto è notevole e per il futuro è aperta e percorribile
anche la strada delle rinnovabili, grazie a biometano e biopropano”.
Come si comportano le Regioni italiane? I dati rielaborati dal
Centro Studi del Consorzio Ecogas vedono
l’Emilia Romagna al primo posto sia in termini assoluti, con 476.185
auto a gas, sia per percentuale sul circolante, che è del 17,29%.
Continuando con le percentuali, si viaggia a doppia cifra
anche nelle Marche, in seconda posizione a quota 16,73, in Umbria, terza con il
10,95 e in Veneto, quarta in classifica con il 10,17%. Seguono, comunque sopra
la media nazionale, Toscana (8,73), Abruzzo (8,64), Piemonte (8,62) e Campania
(8,25). Sotto il 7,76% troviamo Molise (7,26%), Puglia (6,98%), Lazio (6,44%),
Lombardia (6,16%), Basilicata (4,89%), Liguria (4,15%). Gli ultimi posti della
classifica, sotto il 4%, Sicilia, Trentino Alto Adige, Calabria, Friuli Venezia
Giulia, Sardegna e Valle d’Aosta.
In termini assoluti, dopo l’Emilia Romagna è seconda la
Lombardia con 361.986 auto a gas, in terza posizione il Veneto, con 303.543
vetture a GPL e metano, seguito da Campania, Piemonte, Lazio e Toscana, tutti
sopra quota 200mila unità. I parchi auto a metano più numerosi sono in Emilia
Romagna, Marche, Veneto e Toscana. Per il GPL la classifica è guidata dalla
Lombardia, seguita da Emilia Romagna, Veneto e Campania.
“Parlando di auto a
basso impatto ambientale – ha sottolineato Tramontano - è importante valutare anche la composizione
del parco dal punto di vista della classificazione Euro: i dati Aci evidenziano
che quasi il 59% del circolante a benzina è composto da vetture Euro 0, Euro 1,
Euro 2 ed Euro 3. Molte di queste potrebbero ridurre il proprio impatto
ambientale ricorrendo alla trasformazione a GPL o a metano in after market,
nella quale il nostro Paese eccelle nel mondo”.
Al 31 dicembre 2014, infatti, su un circolante totale a
benzina di 18.955.571 unità, 3.149.028 sono Euro 0, 1.088.828 sono Euro 1,
3.903.657 gli Euro 2 e 3.036.620 gli Euro 3.
“Voglio poi ricordare – ha concluso Tramontano – che
l’impianto a GPL o a metano consente di ottimizzare anche le motorizzazioni di
ultima generazione. Inoltre, oggi possono essere trasformati a gas con successo
anche mezzi diesel e ibridi”.
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