mercoledì 4 luglio 2012

Mercato ai livelli del 1979: oggi come allora Mercedes-Benz raccoglie la sfida


l mercato automobilistico italiano fa un salto nel passato e nei primi sei mesi del 2012 le vendite tornano ai volumi di trentatré anni fa, con un totale di 814.179 unità immatricolate. Oggi come allora, i principali indicatori macroeconomici e gli organismi internazionali lanciano segnali preoccupanti, ma l’Italia ha la forza per uscire dalla difficile situazione di mercato. Oggi come allora, il mercato automobilistico può fare la propria parte per stimolare la ripresa. Provvedimenti quali, ad esempio, tagli alla fiscalità su auto e carburanti, supporto a veicoli a basse emissioni ed una fiscalità dell’auto aziendale in linea con quella europea possono sostenere il necessario rilancio del mercato dell’auto.

Mercedes-Benz nel 1979 immatricolava 11.214 vetture, sfiorando l’1% di quota di mercato in Italia, conquistava 422.159 automobilisti in tutto il mondo e vendeva 258.975 veicol industriali. In termini di prodotti, il 1979 tiene a battesimo la Classe G, che nel corso delle generazioni ha assunto lo status di icona off-road, e l’ammiraglia con la Stella, la Classe S (W 126) che vede il debutto del sistema antibloccaggio a gestione elettronica (ABS), cui seguirà appena due anni dopo la rivoluzione dell’Airbag. Due vetture che rappresentano al meglio, ancora oggi i valori, del Marchio con la Stella: fascino, perfezione e responsabilità.
Nel 1979, il ministro tedesco per l’Economia ed il Commercio detta nuovi parametri relativi ai consumi che impongono ai costruttori tedeschi una riduzione dal 10 al 12% entro il 1985. Oggi come allora, Mercedes-Benz investe importanti risorse in ricerca e sviluppo e nella riduzione di consumi ed emissioni (10 miliardi di marchi nel 1979/ 5,4 miliardi di Euro nel 2012).
La progettazione della Classe S del 1979 (W 126) disegnata dal friulano Bruno Sacco venne pesantemente influenzata dalla crisi petrolifera del 1973 e, per questo, molte delle specifiche prioritarie del progetto erano volte al contenimento dei consumi. Si prevedevano, tra l’altro, una maggior efficienza dei propulsori, un miglior coefficiente di penetrazione aerodinamica ed un corpo vettura più leggero.

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