In concomitanza con
l'importante Grand Prix De Monaco Historique e alla presenza dell'Ambasciatore
d'Italia nel Principato di Monaco, Antonio Morabito, è stato presentato il
progetto Eco Targa Florio 2012. Antonio Marasco, Presidente Automobile Club di
Palermo, Sandro Binelli, Presidente MAC Group e Daniela Zisa, Presidente
Fondazione Targa Florio Onlus, hanno introdotto il programma e le novità di
questa attesissima manifestazione.
Il
fascino della Targa Florio, la ‘corsa più antica del mondo’, non sbiadisce mai:
ne sono riprova le centinaia di richieste di iscrizione a Eco Targa Florio
2012, la gara di regolarità che dall’11
al 14 ottobre 2012 partirà dal leggendario circuito delle Madonie che ne ha
creato il mito.
L’inaspettato numero di candidature ha portato a
una proroga della chiusura delle iscrizioni: le domande potranno pervenire fino alla fine di giugno, per l’imperdibile gara
delle vetture che hanno contribuito a creare la fama della Targa Florio. Nel
frattempo la Commissione ha iniziato le valutazioni per l'accettazione dei
primi 150 partecipanti.
Le
iscrizioni pervenute ad oggi garantiscono uno spettacolo difficile da replicare e non mancheranno auto dal passato glorioso come due Alfa Romeo Tipo
33/2, immatricolate nel 1968: in quello stesso anno le auto hanno gareggiato
alla Targa Florio, ottenendo il secondo e terzo posto.
Era il 1968 quando Nanni Galli ha preso parte
alla Targa Florio in coppia con il pilota italiano Ignazio Giunti al volante dell’Alfa
Romeo 33 due litri iscritta, telaio 017 e numero di gara 186. L’equipaggio
ha disputato una sensazionale Targa Florio: sono arrivati secondi alla fine di
una gara tiratissima, in cui sono stati a lungo in testa. Avevano tagliato il
traguardo con la generale convinzione di aver vinto: solo Vic Elford, il
leggendario ‘postino volante’ alla fine di un giro incredibilmente veloce ha
negato alla coppia italiana una folgorante quanto inattesa vittoria. In quel
1968 Ignazio Giunti è arrivato quarto alla 24 ore di Le Mans e quinto alla
Mille chilometri del Nurburgring, sempre con la piccola due litri Alfa Romeo su
cui ha corso anche la Targa Florio del 1969 con il numero di gara 180.
L'altra Alfa 33/2 del 1968 ha una storia non da
meno. Presentata dal Classic Team
in collaborazione con Procar, la vettura - telaio 750033/14 - ha partecipato ufficialmente alla Targa
Florio del 1968 con l'equipaggio Casoni-Bianchi, numero di gara 192 e ha
ottenuto un fantastico terzo posto assoluto dietro la vettura gemella di
Giunti-Galli.
La
‘vita sportiva’ della vettura era iniziata qualche mese prima a Daytona, con la
Squadra ufficiale Autodelta e in configurazione coupé, con l'equipaggio
Casoni-Biscaldi: in quell’occasione si era classificata 7* assoluta,
contribuendo alla vittoria del team nella classe 2000. Il 25 Agosto del 1968
riappare al Gran premio di Zeltweg in Austria affidata dal team satellite Belga
VDS del conte Van der Straeten al pilota Trosch (8° assoluta). Ritroviamo nella
stagione successiva la 33/2 con telaio 14 di nuovo alla Targa Florio affidata
dalla Autodelta a Mario Casoni e al fiorentino Spartaco Dini. La vettura,
risultata seriamente danneggiata in prova nelle mani di Dini, non ha poi preso
parte alla gara.
Un documento fiscale Autodelta custodito nell'archivio del pilota pistoiese Aldo Bardelli testimonia il passaggio di proprietà al pilota stesso nel Giugno del 1969. Per la vettura inizia una stagione agonistica che si sviluppa sino a tutto il 1971 e che vede una miriade di risultati alcuni dei quali eclatanti come l'ottavo posto assoluto alla 500 KM di Imola del 1970 con Mauro Nesti, correndo in pista e in salita in tutta Italia. Sempre l'Autodelta trasformerà questa 33 nel Maggio 1970 nella versione attuale denominata Spyder Prototipo nella ricerca di renderla meno pesante e più competitiva. Solo tre esemplari della specie 33 sono stati così trasformati e oggi ne sopravvivono solo 2.
Un documento fiscale Autodelta custodito nell'archivio del pilota pistoiese Aldo Bardelli testimonia il passaggio di proprietà al pilota stesso nel Giugno del 1969. Per la vettura inizia una stagione agonistica che si sviluppa sino a tutto il 1971 e che vede una miriade di risultati alcuni dei quali eclatanti come l'ottavo posto assoluto alla 500 KM di Imola del 1970 con Mauro Nesti, correndo in pista e in salita in tutta Italia. Sempre l'Autodelta trasformerà questa 33 nel Maggio 1970 nella versione attuale denominata Spyder Prototipo nella ricerca di renderla meno pesante e più competitiva. Solo tre esemplari della specie 33 sono stati così trasformati e oggi ne sopravvivono solo 2.
Dallo
stesso Classic Team in collaborazione con Procar sono state iscritte anche tre Lancia ex works: una Fulvia Marlboro,
una Stratos Gr. 5 Marlboro e una Fulvia HF 1600 Squadra Corse.
In
particolare questa Fulvia HF 1600 Squadra Corse del 1973 ha ottenuto importanti
vittorie guidata da Sandro Munari, campione del mondo di rally nel 1977.
Nell’anno dell’immatricolazione, a bordo di questa Lancia Fulvia HF 1600,
Munari si è aggiudicato il primo posto assoluto al Rally Costa Brava, al Rally
San Marino e al Rally di Sicilia.
Il Campionato Europeo Rally 1973 è stato
vinto dalla Lancia Fulvia 1.6 HF Gruppo 4 TO H25670 telaio 2276 ex works
iscritta quest’anno a Eco Targa Florio: si tratta dell'ultimo
esemplare di Lancia Fulvia 1.6 GR.4 ‘Fanalone’ immatricolato (gennaio 1973) e
ha partecipato con Munari-Mannucci al Rally del Danubio in Romania (3°àssoluto)
e al Rally di S.Martino di Castrozza (1° ASSOLUTO). L'ultima gara da ufficiale
è stata al Rally RAC in Inghilterra con Ballestrieri-Maiga, dove è stata
costretta a ritirarsi per uscita di strada.
La Lancia Stratos Marlboro TO L52901
telaio 1512 ex works ha invece partecipato e vinto con il team ufficiale Lancia
Marlboro il Campionato del Mondo Rally 1974.
Si
tratta della prima Stratos Gruppo 4 immatricolata e ha partecipato in quell'anno alla Targa Florio con Munari-Andruet
(ritirato per rottura motore) al Tour de France con Andruet Biche (3° assoluto)
e al Rally RAC in Inghilterra con Munari-Sodano: di nuovo 3° assoluto.
Tra le
Ferrari si segnala la Ferrari 212 Export.
Costruita nel 1951 come barchetta Touring, fu venduta a Giannino Marzotto che
nel 1952 la restituì alla fabbrica che la rivendette al pilota Pietro Palmieri.
Nel 1954 fu acquistata dalla MGM per partecipare alle riprese del film Destini
sull'asfalto (The Racers) di Henry Hathaway con Kirk Douglas. La trama era la
libera interpretazione del romanzo (The Racer) scritto nel 1937 dal pilota Hans
Ruesch, che si era ispirato alla vita di Caracciola, vincitore alla Mille
Miglia nel 1931. Ricarrozzata per rappresentare una fantomatica Burano, vettura
costruita dalla scuderia per cui corre Gino Borgesa (Kirk Douglas), partecipò
per esigenze di copione alla Mille Miglia del 1954 con l'equipaggio
Fitch/Salani ritirandosi.
La Ferrari 250 GT del 1955 invece ha una gloriosa
storia sportiva: è proprio questo il modello che ha dato il via a una serie
leggendaria di berlinette che
si potevano usare ugualmente su strada per arrivare ai circuiti e sui circuiti
stessi per vincere le gare. Questa vettura ha una storia ben documentata. Nel
1955 dipinta di bianco venne venduta al giovane madrileno Alfonso De Portago,
che vinse a Nassau nel 1955. La vettura nella sua storia è passata anche per le
mani del grande pilota americano Luigi Chinetti, importatore della Ferrari.
E
ancora la Ferrari 250 SWB del 1960,
prima classificata al Tour del France del medesimo anno e con una lunga
carriera sportiva.
Tra le
barchette come non citare due splendide
Maserati A6GCS del 1954 e del 1955.
Molte le vetture anteguerra come l'Amilcar CGSS del 1926 e la Bugatti Type 37 del 1927: non
mancheranno le Alfa Romeo, dalla 1750 GT del 1930 alla 6C 2300 MM, o ancora la
Jaguar SS100 e la BMW 328 del 1938.
Dei mitici anni ‘50 poi l'Alfa Romeo 6C2500 SS e la Healey
Silverstone del 1950. Arnolt Bristol Bolide e la Porsche 356 Speedster del
1954, l'Alfa Romeo 1900 CSS del 1957.
Tante
infine le Porsche e tra esse anche la
911 RS del 1973 e si sta lavorando per avere anche ex works del marchio
della Casa di Stoccarda.
Per informazioni sulla gara di
regolarità contattare la Segreteria Organizzativa (Tel. +39 010 0897009;
Email. info@ecotargaflorio.com) o consultare il sito ufficiale www.ecotargaflorio.com.
La varietà di modelli presenti è direttamente proporzionale alle nazioni rappresentate dai
collezionisti: insieme a italiani provenienti da ogni parte della penisola,
numerosi appassionati si metteranno in viaggio dall’Argentina, dagli Stati
Uniti, dalla Cina e dal Giappone o anche dalle più vicine Olanda e Germania,
per vivere la leggenda della gara più antica del mondo e le bellezze di una
terra ricca di scenari spettacolari e panorami unici.
Il
2012 è un importante anniversario per la storia della Targa: esattamente cento anni fa Vincenzo Florio aveva provato una nuova
formula, scegliendo di correre la gara come Giro di Sicilia. Partenza e
arrivo a Palermo in un’unica tappa lungo il periplo dell’isola.
Tra le
barchette come non citare due splendide
Maserati A6GCS del 1954 e del 1955.
Molte le vetture anteguerra come l'Amilcar CGSS del 1926 e la Bugatti Type 37 del 1927: non
mancheranno le Alfa Romeo, dalla 1750 GT del 1930 alla 6C 2300 MM, o ancora la
Jaguar SS100 e la BMW 328 del 1938.
Dei mitici anni ‘50 poi l'Alfa Romeo 6C2500 SS e la Healey
Silverstone del 1950. Arnolt Bristol Bolide e la Porsche 356 Speedster del
1954, l'Alfa Romeo 1900 CSS del 1957.
Tante
infine le Porsche e tra esse anche la
911 RS del 1973 e si sta lavorando per avere anche ex works del marchio
della Casa di Stoccarda.
Per informazioni sulla gara di
regolarità contattare la Segreteria Organizzativa (Tel. +39 010 0897009;
Email. info@ecotargaflorio.com) o consultare il sito ufficiale www.ecotargaflorio.com.
La varietà di modelli presenti è direttamente proporzionale alle nazioni rappresentate dai
collezionisti: insieme a italiani provenienti da ogni parte della penisola,
numerosi appassionati si metteranno in viaggio dall’Argentina, dagli Stati
Uniti, dalla Cina e dal Giappone o anche dalle più vicine Olanda e Germania,
per vivere la leggenda della gara più antica del mondo e le bellezze di una
terra ricca di scenari spettacolari e panorami unici.
Il
2012 è un importante anniversario per la storia della Targa: esattamente cento anni fa Vincenzo Florio aveva provato una nuova
formula, scegliendo di correre la gara come Giro di Sicilia. Partenza e
arrivo a Palermo in un’unica tappa lungo il periplo dell’isola.
I PILOTI
All'edizione
zero dello scorso anno hanno voluto sostenere il progetto Arturo Merzario, Ninni
Vaccarella e Toine Hezemans. Nella prima, vera e propria edizione del rilancio,
non mancheranno piloti celebri che corsero la Targa Florio e che intratterranno
pubblico e addetti ai lavori con grandi e piccoli aneddoti di una storia
sportiva molto fascinosa.
IL PROGRAMMA IN BREVE
La
manifestazione avrà inizio per chi lo desidera mercoledì 10 ottobre, con
l’accredito dei partecipanti e le verifiche tecnico-sportive negli spazi dell’Università di Palermo. Giovedì 11
verranno portate a termine le verifiche per poi recarsi nel posto culto della
Targa Florio, le Tribune di Cerda
(Floriopoli). La partenza della gara sarà preceduta da alcune prove spettacolo offerte da modelli sport e
sport-prototipo presenti.
I tre
intensi giorni di gara inizieranno alle 13 in punto di giovedì, lungo parte
delle impegnative curve del Piccolo
Circuito delle Madonie: la prima tappa Cerda-Ragusa
si concluderà con l’arrivo nella sontuosa dimora del Castello di Donnafugata, dopo una sosta di un’ora concessa ai
concorrenti per scoprire Caltagirone,
città d’arte famosa per la produzione
delle ceramiche.
Venerdì
11 ottobre, nella tappa Ragusa-Taormina,
si passerà tra gli splendidi vicoli di Ortigia, per ammirare la storia
millenaria del borgo e i suoi innumerevoli monumenti.
I
partecipanti avranno poi l’occasione di vedere il Teatro greco di Siracusa come mai prima: con una prova ‘controllo
timbro’ proprio ai piedi delle rovine, dopo aver attraversato il Parco Neapoli
di Siracusa. La sosta pranzo della
seconda tappa si terrà a Catania:
la gara riprende alle volte di Taormina in un percorso che lascia alle spalle
la costa dominata dalle masse laviche nere e appuntite dei Faraglioni dei
Ciclopi per salire alle pendici dell’Etna. L’ultimo giorno prevede la risalita
attraverso il Parco Fluviale
dell’Alcantara fino a quota 1000 metri del Monte Etna e poi il ritorno a
bassa quota sulle strade del Parco Nazionale delle Nebrodi. Infine Cefalù e di
nuovo nell’entroterra per percorrere il Grande
Circuito delle Madonie fino a Castelbuono, dove i partecipanti
concluderanno la loro gara: la giornata terminerà con la parata d’arrivo nel
pieno centro di Palermo (Piazza
Politemama). Domenica 14 ottobre sarà
dedicata alla cerimonia di premiazione e al pranzo conclusivo
nell’affascinante Villa Alliata Cardillo.
La
gara di regolarità avrà 50 prove cronometrate, 14 controlli orari e 2 controlli
timbro per un percorso totale di oltre 850 chilometri.
IL PROGETTO
Eco
Targa Florio è una manifestazione con tre anime, quella ‘Classic’, quella
‘Ferrari’ e quella ‘green’, grazie a
eventi distinti ma complementari tra loro.
La
Classic è la rievocazione della storica corsa. Il Ferrari Tribute, organizzato
in collaborazione con Ferrari SpA, è l'omaggio della Casa di Maranello alla
mitica corsa che vinse sette volte. Saranno oltre cinquanta le vetture che
anticiperanno le vetture della Classic lungo tutto il percorso di gara.
Parte
integrante di Eco Targa Florio è infine l’Eco
Trophy, dove sono invitate a partecipare vetture elettriche e ibride sportive
che si sfideranno per dare
continuità alla tradizione e allo spirito innovativo della Targa Florio:
ovvero la sua natura di laboratorio nato per sperimentare le tecnologie del
futuro, anche nel lontano 1906. Fin dalla prima edizione l’obiettivo dichiarato
dallo stesso Vincenzo Florio non era tanto di esaltare la velocità, quanto lo
sviluppo e il perfezionamento dell’autovettura, che doveva trasformarsi in uno
strumento di trasporto e di lavoro ed essere in grado di superare tutte le
possibili accidentalità di un qualsiasi viaggio. Nel 2012 non poteva quindi mancare un evento dedicato alla mobilità
sostenibile più performante: un palcoscenico internazionale per le Case e
per i loro prodotti green, che
potranno dare prova della loro competitività a livello industriale.
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