mercoledì 15 giugno 2011

24 ORE DI LE MANS: I LEONI INDOMITI FINO ALL’ULTIMO GIRO


13 secondi e 854 millesimi in oltre 4800 km percorsi. Sono quelli che hanno separato il Leone dalla vittoria della 24 Ore di Le Mans 2011. Infatti, davanti ai 250.000 spettatori presenti, l’Audi R18 N°2 è transitata per prima sotto alla bandiera a scacchi, resistendo ai ripetuti attacchi della Peugeot 908 n°7 (Davidson/Gené/Wurz) e, soprattutto, a quelli della 908 n°9, (Bourdais/Pagenaud/Lamy).

 «Siamo venuti a Le Mans per vincere e siamo arrivati secondi. Il mio primo sentimento non può che essere di delusione - ha riconosciuto a caldo Olivier Quesnel, Direttore di Peugeot Sport – tuttavia, la squadra deve essere orgogliosa di avere schierato tre vetture completamente affidabili  e di non aver commesso errori tecnici. I nostri piloti non hanno niente da rimproverarsi, a cominciare da Simon Pagenaud che, a venti minuti dalla fine era a sei secondi dagli avversari. Le Mans 2011 è stata una gara sprint di 24 Ore, ci sono mancate, in alcune condizioni, un po’ di prestazioni cronometrate per poter dare un finale diverso a questa corsa.
Faccio i complimenti ai nostri avversari per questa vittoria. La sfida si è svolta, come sempre, all’insegna della più grande sportività e del massimo rispetto reciproco».

 L’affidabilità della Peugeot 908
 Sul podio alla 12 Ore di Sebring, vittoriosa nella 1000 km di Spa-Francorchamps, la Peugeot 908 è stata concepita e sviluppata per riconquistare la 24 Ore. Piazzando le sue tre vetture in seconda, terza e quarta posizione il Team Peugeot Total ha dimostrato l’affidabilità della nuova vettura.
Ottimizzando i consumi del V8 HDi FAP®, gli ingegneri di Peugeot Sport hanno consentito alla 908 di riuscire compiere ben 12 giri consecutivi senza arrestarsi ai box per rifornire. Inoltre, nella notte, i piloti sono riusciti a fare ben quattro soste con lo stesso treno di gomme senza sostituire gli pneumatici  Michelin.
« Dal punto di vista dell’affidabilità, abbiamo raggiunto il nostro obiettivo – ha dichiarato Bruno Famin, Direttore Tecnico di Peugeot Sport – la corsa si è giocata sulle prestazioni. Noi, da questo punto di vista, abbiamo lamentato qualche piccola pecca, soffrendo soprattutto quando abbiamo montato degli pneumatici duri. Questa è stata la chiave di volta della gara che ha consentito ai nostri avversari di primeggiare».

Nessun commento:

Posta un commento