lunedì 4 gennaio 2021

Oggi parte Stellantis, con la benedizione di Marchionne

Oggi 4 gennaio 2021 le assemblee di PSA e FCA si riuniscono per creare quello che sarà il 4° polo automobilistico più importante al mondo.
Cercare un partner forte e affidabile per creare un gruppo automobilistico: questo era il pallino di Sergio Marchionne. Peccato solo non abbia avuto il tempo di vederlo realizzato. Lui, il grande statista venuto dal Canada, l’uomo dal maglione blue, ci credeva davvero e oggi, con l’ufficializzazione di Stellantis, il suo sogno professionale diventerà realtà. Stellantis diventerà un colosso da 186 miliardi di fatturato, più di 400 mila dipendenti e 9 milioni di vetture prodotte all’anno. 
Più che una fusione, però, si tratta di un’acquisizione visto che il consiglio di amministrazione sarà composto da 5 membri nominati da PSA e 5 nominati da FCA, con Carlos Tavares, numero 1 del gruppo francese, nel ruolo di CEO. Ovvio, quindi, che l’ultima parola spetterà sempre ai francesi. Francesi che ci hanno portato via uno dei made in Italy più apprezzati nel mondo.
In fonfo in fondo, gli Agnelli/Elkann, soprattutto dopo la morte di Marchionne, non hanno mai dimostrato un grande amore per le quattro ruote, anzi: i loro interessi si sono sempre più concentrati sull’alta finanza. L’unico, forse, che ancora ama davvero le vetture italiane è Lapo ma, per vari motivi non ha mai ricevuto la totale fiducia della famiglia. 
Stellantis, quindi, sarà nelle mani di Tavares, il manager di origine portoghese che, dopo aver risollevato il gruppo francese, cercherà di far partire Stellantis puntando su diversi obiettivi: portare a termini il piano Push to Pass di PSA, sviluppare ulteriormente ben 14 marchi automobilistici (più vari brand di servizi come, per esempio, Mopar e Free2Move) e “ristrutturare” i vari stabilimenti sparsi in tutto il mondo. Il tutto puntando sull’ormai inarrestabile processo di elettrificazione dell’intere gamme disponibili. A livello di strategie commerciali, infine, ci sono due obiettivi: penetrare maggiormente nel mercato cinese e conquistare quello americano. Quest’ultimo obiettivo viene “affidato” al successore di Marchionne, l’americano Mike Manley. 

 

Nessun commento:

Posta un commento