Nel mese di agosto immatricolate 89.000 autovetture nuove, le stesse di un anno fa. Il bilancio dei primi otto mesi è una perdita di 516.000 auto su base annua, con effetti pesanti per tutto il settore automotive. Al Decreto Rilancio, si aggiunge il decreto Agosto con nuove agevolazioni all’acquisto di autovetture nuove.
Ad agosto sono state immatricolate quasi 89.000 auto nuove, -0,4% su agosto 2019. Nel cumulato dei primi otto mesi, le vendite di auto nuove hanno totalizzato 810.000 unità, -39% su gennaio-agosto 2019, pari a 516.000 vendite in meno. La riduzione dei volumi ha avuto effetti pesanti per tutto il settore automotive (industria, commercio e servizi) e appaiono evidenti le difficoltà di ripresa del mercato e dei volumi produttivi a breve-medio e termine ai livelli pre-crisi Covid-19.
I maggiori Paesi produttori di autoveicoli hanno subito adottato misure di sostegno al mercato e alla propria industria automobilistica. L’Italia ha rifinanziato l’ecobonus (0-60 g CO2km) previsto per il 2020 di 70 milioni di EUR, di cui 8 per i veicoli della categoria “L” (Legge di Bilancio 2019), con 200 milioni aggiuntivi, per un plafond complessivo di 262 milioni di EUR per le auto nuove.
Il Decreto Rilancio, in vigore dal 1° agosto, ha esteso l’ecobonus agli acquisti e alle immatricolazioni di auto nuove con emissioni non superiori a 110 g/km fino al 31 dicembre 2020 (per 50 milioni di EUR di spesa, subito esauriti). Al Decreto Rilancio, è seguito il Decreto Agosto (14 agosto 2020, n.104), che ha suddiviso la nuova fascia di emissioni introdotta con il Decreto Rilancio, in due fasce di emissioni comprese tra 61-90 g/km (150 milioni di EUR di fondo extra-bonus) e 91-110 g/km (100 milioni di EUR di fondo extra-bonus).
Complessivamente dunque il fondo automotive è stato rifinanziato ad agosto con ulteriori 400 milioni di EUR per l’acquisto di autovetture e con un contributo di 90 milioni di euro per l'anno 2020, finalizzato all'erogazione di contributi per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Sul totale del mercato di agosto, le autovetture della fascia di emissioni 0-110 gCO2/km hanno conquistato il 56% del mercato in aumento di 10 punti rispetto ai mesi precedenti senza incentivi per le auto comprese tra 61 e 100 gCO2/km.
Il fondo previsto per gli acquisti e le immatricolazioni di auto nuove comprese nella fascia tra 91-100 gCO2 (in vigore dal 15 agosto) è andato subito esaurendosi e a oggi (9 settembre) sono rimasti appena 15 milioni di EUR dei 100 stanziati.
Il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (incluso Maserati) vale il 23,6% del mercato auto dei primi otto mesi, con un calo delle nuove registrazioni del 41%. Fiat Panda, l’auto più amata dagli italiani, in testa alla top ten delle auto più vendute in Italia da settembre 2013, dal mese di giugno è il simbolo del “Made in Italy” sostenibile con la nuova versione hybrid e ad agosto risulta il modello più venduto tra le vetture ibride (mild-full e plug- in) per il secondo mese consecutivo. Bene anche le versioni ibride di Lancia Ypsilon (quarto posto) e di Fiat 500 (sesto posto). Tra le ibride plug-in, invece, Jeep Renegade e Jeep Compass occupano seconda e quinta posizione.
La quota di auto nuove diesel è del 35% nel mese e nel cumulato; i volumi calano dell’ 8% nel mese, ma aumentano per i privati del 23%. Da inizio anno le auto diesel perdono il 48,3% del mercato. La quota di mercato delle auto a benzina si attesta al 36% nel mese e al 42% nel cumulato, i volumi flettono del 17,5% ad agosto e del 42% a gennaio-agosto.
Le auto ad alimentazione alternativa conquistano il 29% del mercato nel mese ed il 23% nel cumulato (8,5 punti in più di un anno fa), con una crescita del 57% ad agosto e una flessione del 4% nel cumulato. Ad agosto, l’incremento delle immatricolazioni di autovetture elettrificate (+11.946 unità su agosto 2019) quasi compensa il calo del mercato delle vetture diesel, benzina e a gas (-12.287 unità su agosto 2019). Le auto a gas risultano in flessione del 31% nel mese e del 41% nel cumulato.
Ad agosto, le immatricolazioni di autovetture elettriche (BEV) crescono del 255%, quelle di autovetture ibride plug-in del 434%, le ibride non ricaricabili a benzina del 264% e le non ricaricabili diesel del 90%. Le autovetture elettrificate rappresentano insieme, il 19% del mercato di agosto ed il 14% del mercato a gennaio-agosto 2020. I privati hanno acquistato 61.500 auto nel mese (+28%) e 483mila da inizio anno (-34%), mentre le società, con 27mila registrazioni, hanno subito una flessione del 33% ad agosto e del 45% nel cumulato. La quota di auto intestate a persone fisiche sale al 69% nel mese di agosto (15,3 punti in più della quota ad agosto 2019).
La crescita delle vendite di autovetture elettrificate, in controtendenza rispetto alla pesante contrazione del mercato, ha contribuito ad abbassare le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture acquistate: a 108,5 g/km ad agosto e a 112 g/km a gennaio-agosto 2020.
I contributi statali – sia quelli relativi all’ecobonus sia quelli introdotti dal DL Rilancio e dal DL Agosto – sono corrisposti mediante sconto sul prezzo di acquisto dal venditore all’acquirente. Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo e recuperano detto importo come credito d’imposta.
I contributi previsti includono anche un’agevolazione fiscale che consiste nel pagamento del solo 40% degli oneri fiscali sul trasferimento di proprietà, in caso di acquisto di un veicolo usato di classe non inferiore a Euro 6 o con emissioni di CO2 inferiori o uguali a 60 g/km, con contestuale rottamazione tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2020 di un veicolo usato omologato nelle classi da Euro 0 a Euro 3.
È previsto un ulteriore incentivo di 750 euro per le persone fisiche che rottamano una seconda auto (intestata da almeno dodici mesi allo stesso soggetto intestatario del nuovo veicolo o ad uno dei familiari conviventi) da sommare ai 1.500 euro già attribuiti al primo veicolo, contestualmente all'acquisto di un veicolo con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km (nota: la norma riporta una incoerenza ed è da intendersi in maniera restrittiva, applicabile ai soli acquisti della fascia emissiva 61-110).
In alternativa si consente di utilizzare l’incentivo in forma di credito di imposta entro tre annualità per l'acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile.
La congiuntura dell’economia italiana e la crescita del Pil (Istat). Secondo i dati Istat, nel secondo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito del 12,8% rispetto al trimestre precedente e del 17,7% nei confronti del secondo trimestre del 2019, aggravando la stima preliminare della variazione congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2020 era stata del -12,4% mentre quella tendenziale del -17,3%. Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in diminuzione, con cali dell’8,7% per i consumi finali nazionali e del 14,9% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 20,5% e del 26,4%.
Si registrano andamenti congiunturali negativi per il valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, con agricoltura, industria e servizi diminuiti, rispettivamente, del 3,7%, del 20,2% e dell’11%.?Sul mercato del lavoro, a luglio, dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione torna a crescere mentre, a fronte del calo dell’inattività, prosegue l’aumento del numero di persone in cerca di lavoro. L’aumento dell’occupazione su base mensile (+0,4% pari a +85mila unità) coinvolge le donne (+0,8% pari a +80mila), i dipendenti (+0,8% pari a +145mila) e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 25-34enni; gli uomini occupati risultano sostanzialmente stabili, mentre diminuiscono gli indipendenti. Nel complesso, il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali).
A luglio 2020 il numero di ore pro capite effettivamente lavorate, calcolato sul complesso degli occupati, prosegue nella tendenza all’aumento. Il livello di luglio, pari a 33,1 ore, è solo di 1,2 ore inferiore a quello registrato a luglio 2019. Per i dipendenti il gap rispetto a luglio 2019 è ancora più ridotto (-0,8 ore).?Nell’arco dei dodici mesi, le persone in cerca di lavoro diminuiscono (-1,8%, pari a -44mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +475mila).
Clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (Istat). Ad agosto 2020 Istat stima un aumento sia del clima di fiducia dei consumatori (da 100,1 a 100,8) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che sale da 77,0 a 80,8.?Tra le componenti del clima di fiducia dei consumatori, il clima economico registra l’aumento più marcato passando da 85,9 a 90,1. Anche il clima corrente e futuro migliorano passando, rispettivamente, da 97,3 a 98,1 e da 104,3 a 105,3; solo la componente personale diminuisce lievemente (da 105,2 a 104,9).
Con riferimento alle imprese, le stime evidenziano un aumento della fiducia diffuso a tutti i settori seppur con intensità diverse.
In particolare, nell’industria l’indice di fiducia del settore manifatturiero sale da 85,3 a 86,1 e nelle costruzioni aumenta da 129,7 a 132,6. Per il comparto dei servizi, si evidenzia una dinamica positiva decisamente più marcata: nei servizi di mercato l’indice sale da 66,0 a 74,7 e nel commercio al dettaglio aumenta da 86,7 a 94,0.
Per quanto attiene alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini mentre le attese di produzione sono in calo. Le scorte di prodotti finiti sono giudicate in lieve accumulo rispetto al mese scorso. Per le costruzioni, l’aumento dell’indice è trainato da un deciso miglioramento delle attese sull’occupazione presso l’impresa, mentre i giudizi sugli ordini si deteriorano.
L’indagine Istat sulle intenzioni di acquisto delle autovetture. L’indagine Istat sulle intenzioni di acquisto di un’autovettura nuova nei prossimi 12 mesi, evidenzia un calo costante di risposte “sì” e “certamente sì” dalla cifra record del 14,5% di aprile 2019 al 9% di gennaio 2020. Ad aprile 2020, a causa dell’emergenza pandemica, la rilevazione non è stata effettuata, ma a luglio si sono visti lievi segnali di crescita rispetto a gennaio, con una quota percentuale di risposte positive al 9,4%.
La percentuale di risposte “certamente no” sale leggermente dall’82,7% di gennaio 2020 all’83% di luglio.
Prezzo petrolio greggio. Nel 2018, il prezzo medio del petrolio (media dei prezzi WTI, Brent, DubaI) è salito a 68,3 USD al barile da 52,8 USD. Dopo un quarto trimestre 2018 in calo (64 USD al barile), l’andamento dei prezzi è proseguito in diminuzione nel 2019, che ha chiuso a 61,4 USD. Ad aprile 2020, il prezzo medio del petrolio è notevolmente calato, fino a raggiungere 21,2 USD al barile, per poi risalire, a maggio, a 30,4 USD al barile, a giugno, a 39,5 USD al barile e, a luglio, a 42,1 USD al barile.
Prezzi carburanti in Italia e consumi di carburante. Ad agosto 2020, si registra il lieve calo del prezzo di diesel e benzina, nonostante la crescita del prezzo del petrolio. Rispetto al mese di luglio 2020: o il prezzo della benzina senza piombo si riduce da € 1,403 al litro a € 1,399 o il prezzo del gasolio per autotrazione si riduce da € 1,290 a € 1,285.?o il prezzo del GPL aumenta da € 0,594 a € 0,595 al litro.
Rispetto ad agosto 2019, il prezzo medio dei carburanti risulta in calo per tutti i tipi di carburante considerati, in particolare diesel, -12% e benzina, -11%, mentre il prezzo del Gpl si riduce del 2%.
IVA e accise hanno pesato sul prezzo medio alla pompa di agosto per il 70,1% benzina senza piombo, 66,1% gasolio autotrazione e 42,8% GPL.
A luglio 2020 (ultimo dato disponibile), si registrano rispettivamente le seguenti variazioni tendenziali nei consumi di carburante: benzina senza piombo -5,8% nel mese e -26,8% nel cumulato; diesel -7,2% nel mese e -22,3% nel cumulato; GPL -8,4% nel mese e -26% nel cumulato. L’effetto pandemia ha avuto dunque un impatto molto pesante anche per il Fisco, per i mancati introiti delle accise e dell’Iva su benzina e gasolio venduto alla pompa.
Analisi del mercato autovetture nel dettaglio.
Mercato per alimentazione. Le vendite di auto diesel di agosto si riducono dell’8% e valgono il 35% del mercato, 3 punti in meno di agosto 2019, stessa quota nel cumulato, contro il 42% dello stesso periodo dell’anno precedente, il 48,5% in meno in termini di volumi.
Le autovetture a benzina, invece, vedono il proprio mercato ridursi del 17,5% ad agosto, con il 36% di quota (8 punti in meno di agosto 2019), mentre da inizio anno il calo è del 42% e la quota sul totale perde due punti percentuali ed è del 42%.
Sale invece la quota di auto ad alimentazione alternativa, che ad agosto 2019 era del 18% e ad agosto 2020 raggiunge quota 28,6%, mentre se guardiamo al cumulato da inizio anno, le alternative rappresentano il 23%, 8,5 punti in più rispetto a gennaio-agosto 2019. Nel mese di agosto le vendite di auto ecofriendly crescono del 57%, riducendo il segno negativo nel cumulato, -4%, a causa della forte contrazione delle auto a gas, in particolare di quelle a Gpl, -33% nel mese e -45% nel cumulato, mentre quelle a metano aumentano del 12% a agosto e si riducono del 14% nei primi otto mesi del 2020.
Continua, invece, il buon momento per le vendite di auto elettriche ed ibride, gli incrementi nel mese sono: BEV +255%, PHEV +434%, Ibride BE +264% e Ibride GE +90%. Ibride ed elettriche hanno tutte il segno positivo anche nei primi otto mesi dell’anno, in particolar modo le pure elettriche (+106%) e le ibride ricaricabili (+199,5%). Anche in Italia, come nel resto dei Paesi europei, il mercato delle auto elettrificate non subisce battute d’arresto a fronte di un mercato complessivo in forte calo.
Con 93.110 ibride mild/full e 22.948 BEV/PHEV immatricolate da inizio anno, le auto elettrificate superano il 14% del mercato. L’attenzione dei consumatori verso le automobili elettrificate, che nei prossimi mesi possono avere meno limitazioni alla circolazione è dunque marcata: i privati/persone fisiche hanno acquistato i 2/3 delle auto elettrificate vendute ad agosto ed il 60% nel cumulato da inizio anno.
Le auto a zero o a bassissime emissioni richiedono oltre ad un sostegno all’acquisto, agevolazioni fiscali e infrastrutture di ricarica perché si possa allargare maggiormente e più velocemente la platea degli acquirenti e rendere il mercato inclusivo. Oggi le auto ricaricabili valgono il 2,8% del mercato nel suo complesso, era lo 0,7% a gennaio-agosto 2019, quota che arriva allo 0,9% nell’intero 2019.
Per i privati, da marzo a dicembre 2019, sono state vendute mediamente 424 autovetture BEV+PHEV al mese, salite ad una media mensile di 937 da gennaio ad agosto 2020, nonostante le misure adottate per contrastare il Covid.?Pe le società, da marzo a dicembre 2019, sono state vendute mediamente 1.173 autovetture BEV+PHEV al mese, salite ad una media mensile di 1.931 da gennaio ad agosto 2020.
Nell’intento del Governo, l’introduzione dell’ecobonus per le autovetture con bassissime emissioni (nel 2020 fino a 60 gCO2/km) non è un provvedimento di sostegno al mercato dei veicoli, ma ha una finalità tutta ambientale, andandosi a integrare alla vigente normativa europea sulla qualità dell’aria e dell’ambiente. La misura ha “premiato” il comparto delle auto ricaricabili, che è passato da una quota dello 0,5% del mercato nel 2018 (era dello 0,2% nel 2017) allo 0,9% nel 2019 fino al 2,8% a gennaio-agosto 2020.
Con l’introduzione dell’ecobonus, la quota di auto ricaricabili (BEV+PHEV) vendute ai privati è salita al 26% nel 2019 (era il 17,5% nel 2018) e poi al 33% a gennaio-agosto 2020, il 38% nel mese di agosto.?Si amplia la gamma di modelli elettrificati offerti, stimolando il potenziale interesse dei consumatori (privati e società). Ad agosto, si assiste ad una buona performance dei nuovi modelli ibridi di FCA, con la Fiat Panda che ottiene il primo posto tra tutti i modelli ibridi (tradizionali e plug-in), mentre Lancia Ypsilon e Fiat 500 si posizionano, rispettivamente, al quarto e al sesto posto. Le versioni ibride plug-in di Jeep Renegade e Jeep Compass, che si sono da poco affacciate sul mercato, rappresentano, rispettivamente, seconda e quinta posizione nella classifica di agosto delle vetture ibride ricaricabili.
L’aumento delle vendite autovetture elettrificate, a fronte di un mercato in forte contrazione, ha contribuito ad abbassare le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture acquistate, con un valore di 108,5 g/km ad agosto e di 112 g/km nei primi 8 mesi dell’anno in corso. L’anno 2019 si è chiuso con un valore medio delle emissioni delle nuove auto immatricolate di 119,4 gCO2/km, in crescita per il secondo anno consecutivo, un dato in linea con il trend del mercato europeo, dovuto principalmente al peso cresciuto dei SUV, che hanno una massa maggiore e al forte ridimensionamento delle auto diesel.
Il risultato del 2019 allontana il mercato dal target europeo del 2021 a 95 gCO2/km.
Mercato per modalità d’acquisto. Nel primo bimestre dell’anno, le auto intestate ai privati si riducono del 16,5%, mentre quelle intestate a società crescono del 6%. Nel periodo marzo-agosto le vendite ai privati scendono a 313mila da 523mila rispetto allo stesso periodo di un anno fa, mentre quelle alle società scendono a 178mila da 459mila di marzo-agosto 2019. La quota delle vendite ai privati vale il 69% nel mese di agosto ed il 60% nel cumulato, mentre la quota delle vendite alle società è il 31% nel mese ed il 40% nel cumulato.
Rispetto al proprio mercato, i privati, ad agosto 2020, acquistano per il 42% auto a benzina (con volumi in aumento dell’8%), 14 punti in più delle auto diesel (28% di quota), che crescono del 23%. Il 9% del totale è poi rappresentato dalle auto a benzina-Gpl, il 3% da auto a benzina-metano ed il 18,5% da auto ibride/elettriche.
I privati hanno acquistato 5.309 auto BEV nei primi otto mesi del 2020 (+136% rispetto ad un anno fa) e 2.190 auto ibride plug-in (+205% su base annua), sfruttando l’incentivo all’acquisto entrato in vigore il 1° marzo 2019, complessivamente il 33% del mercato delle auto ricaricabili. Da inizio anno risultano in aumento le auto ibride mild-full a benzina (+37%) e quelle a gasolio (+143%).
La quota delle auto ad alimentazione alternativa tra i privati ammonta al 26% (media nazionale 23%) a gennaio-agosto, con volumi ridotti del 9% rispetto a gennaio-agosto 2019. Tra i privati 1 auto su 4 immatricolate è ad alimentazione alternativa, come abbiamo già evidenziato si conferma l’attenzione dei consumatori verso le motorizzazioni più sostenibili.
Ad agosto 2020 le vetture acquistate da società, rispetto al proprio mercato, sono per il 52% auto diesel, con volumi in diminuzione del 29%, per il 24% auto a benzina (-57% i volumi).?Tra le autovetture intestate a società sono in calo le vendite di auto gpl del 78% e a metano del 47%, le BEV aumentano del 186%, le PHEV del 359%, le ibride BE del 119% e le ibride GE del 103%.
La quota di auto ad alimentazione alternativa tra le auto commerciali è del 24% (+16% la variazione dei volumi) ad agosto e del 19% (+8% i volumi) nel cumulato. La quota delle autovetture destinate al noleggio nel 2020 è salita a gennaio al 26% del mercato (6 punti in più di gennaio 2019), a febbraio al 33% (era il 25% a febbraio del 2019). Nel periodo marzo-agosto 2020 il noleggio scende alla quota media del 20% del mercato (era il 27% nello stesso periodo del 2019). In volumi, a gennaio- febbraio, sono state immatricolate 15mila auto a noleggio in più rispetto allo stesso bimestre del 2019, mentre a marzo-agosto circa 164mila in meno rispetto ad un anno fa: un duro contraccolpo al mercato e all’industria automotive.
La crisi Covid-19 ha colpito duramente il comparto, in particolare il noleggio a breve termine e lo sharing. Si ricorda che il lockdown in Italia è stato uno dei più lunghi tra i Paesi europei. Negli ultimi anni il noleggio ha conquistato una bella fetta del mercato. Nel 2019 sono stati immatricolati 517mila veicoli (di cui 461mila autovetture) a società di noleggio per un valore di 11 miliardi di euro. La flotta delle società è di 1,2 milioni di veicoli, tutti Euro 6, e genera un fatturato di oltre 7 miliardi di euro, secondo i dati appena pubblicati da Aniasa. Il Covid-19 ha determinato il crollo del giro di affari soprattutto per il noleggio a breve termine e il car sharing. Tiene, invece, il noleggio a lungo termine, perché i contratti firmati dalle aziende hanno di solito una durata triennale e perché è stato possibile il prolungamento dei contratti in essere invece della stipula di nuovi.
Il trend negativo del noleggio a luglio è stato interrotto da una crescita dei volumi del 10%, con il mercato che è tornato a calare ad agosto dell’1,5%.?Gli atteggiamenti comportamentali improntati sulla prudenza terranno i cittadini, nei prossimi mesi, lontani dalla mobilità condivisa di mezzi o di spazi (trasporto pubblico locale). Operatori di sharing, di noleggio a breve termine e aziende di autolinee sono impegnate ad applicare accurati protocolli di igienizzazione dei veicoli per rassicurare il più possibile i clienti/utenti dei servizi e garantire queste forme di mobilità da shock futuri.
Anche se l’auto privata resta ora il mezzo preferito dagli italiani negli spostamenti, la crisi economica e i timori per il futuro, rendono l’acquisto di un’auto nuova comunque più cauto.
Mercato per segmento.
Nel mese, crescono le immatricolazioni di autovetture del segmento delle utilitarie e delle medie inferiori, rispettivamente del 6% e del 5%, mantenendo, però, un pesante calo nel cumulato degli otto mesi, rispettivamente del 39% e del 40%. Ancora in calo, invece, citycar (-26% nel mese e -47% nel cumulato) e medie (-1% nel mese e -32% nel cumulato). In lieve aumento Crossover e SUV di tutte le dimensioni (+12%): sono aumentate le immatricolazioni di SUV piccoli (+18%), compatti (7,5%) e grandi (+36%), mentre sono diminuite le vendite di SUV medi (-5%). Nel cumulato, anche i SUV sono in forte calo, anche se meno della media del mercato, registrando -33%. In calo, infine, sia nel mese che nel cumulato, le vendite di monovolumi (in crescita però ad agosto i monovolumi piccoli), e del segmento delle superiori, lusso e sportive.
Mercato per area geografica.
Per il terzo mese consecutivo le vendite di autovetture in Lombardia superano quelle del Trentino Alto Adige, regione tradizionalmente al primo posto grazie alle immatricolazioni di auto a noleggio. In Lombardia, la quota di mercato è del 16,6% ed in Trentino Alto Adige del 10%, un decimale in più della Toscana, al terzo posto. Rispetto ad agosto 2019, il mercato è in crescita in tutte le regioni, tranne in Piemonte, Lombardia, Lazio e Sardegna. Da inizio anno, in Trentino Alto Adige, il mercato è in calo del 43%, una flessione più pesante è stata registrata solo in Sardegna (-46%).
Dall’analisi dei dati di mercato delle auto ricaricabili a livello territoriale (riportati nelle tabelle successive), si evidenzia che, per volumi di nuove registrazioni, la Top10 delle province italiane ha immatricolato quasi i 2/3 delle auto BEV e PHEV da gennaio a agosto 2020. La classifica vede ai primi 5 posti le province di Trento con il 21% di quota, Roma (10%), Firenze (9,5%), Milano (9%) e Bolzano (5%). Ad eccezione di Roma e Firenze, la Top10 mostra solo province del Nord, 4 province sono lombarde e 2 del Trentino Alto Adige.
Secondo la modalità d’acquisto, i privati/persone fisiche che hanno acquistato più auto ricaricabili nel 2020 sono residenti nelle province di Milano (11%), Roma (7%), Brescia (5%) e Trento, Varese e Bergamo con il 4%. Nella top10 delle vendite per provincia di auto ricaricabili intestate a privati, 5 sono province lombarde. Il mercato auto ricaricabili intestato alle società vede in testa alla classifica la provincia di Trento con il 30%, seguita da Firenze con il 13,3%, Roma con l’11%, e Milano con l’8%.
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