giovedì 9 agosto 2018

Seggiolini salva bebè? La Camera usa la testa e approva. Adesso tocca al Senato

 
La Commissione Trasporti della Camera ha approvato il disegno di legge che prevede l'obbligo di montare i seggiolini salva bebè, con dispositivi acustici che ricordino la presenza del bambino a bordo dell'auto. Certo, arrivare a questo sembra proprio una follia (come si può andare a fare la spesa o andare in ufficio dimenticandosi in macchina il figlio?!?) e, purtroppo, è successo, succede e succederà. Da oggi in poi, però, grazie all’obbligatorietà dei seggiolini salva bebè, difficilmente qualche bambino morirà abbandonato in una vettura.


Approvata la legge, si studia anche la possibilità di incentivare i genitori all’acquisto con degli sconti particolari: è questa una delle novità che potrebbe essere inserita nella prossima legge di Bilancio sulla quale la maggioranza punta parecchio. Lo sconto dovrebbe arrivare fino a 200 euro circa. Nelle prossime settimane il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lavorerà in stretta collaborazione con il Ministero dell'Economia per trovare le adeguate coperture finanziarie, probabilmente già in legge di Bilancio.
La legge, passata in Camera e in attesa di essere approvata anche in Senato, dovrebbe entrare il vigore con l’inizio del prossimo anno.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha espresso grande soddisfazione per l'approvazione della proposta di legge "salva bebè" da parte della Camera dei Deputati.
Come funzionano questi seggiolini salva bebè? Un segnale luminoso e uno acustico avviseranno i genitori della presenza del bambino in auto anche quando si spegne la macchina, così da evitare che i bimbi vengano dimenticati dentro l'abitacolo. Un piccolo dispositivo che può salvare tantissime vite. Il Ministero auspica che la proposta di legge venga approvata in tempi brevissimi anche dal Senato, così da diventare legge a tutti gli effetti. Nelle prossime settimane il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lavorerà in stretta collaborazione con il Ministero dell'Economia per trovare le adeguate coperture finanziarie, probabilmente già in legge di Bilancio.




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