La seconda esperienza
era invece rivolta ai giovani ospiti del
Gaslini che hanno potuto vivere il “brivido” di salire a bordo di una Jeep
guidata da un pilota professionista. Complessivamente, sono stati circa 40
i piccoli ricoverati nell’ospedale genovese che sono potuti uscire
dall’ordinaria degenza e vivere una giornata di svago.
L’idea della
mototerapia creata dal freestyler Oddera vuole mettere in evidenza come sia
possibile per i disabili vivere esperienze estreme, come cavalcare una moto da
cross o salire a bordo di una Jeep su un percorso fuoristrada, regalando
emozioni in una giornata in cui tutti possono essere ‘uguali’ e divertirsi.
La stessa filosofia che è alla base del progetto Autonomy (www.fcaautonomy.com) di Fiat
Chrysler Automobiles – da oltre vent’anni vicina alle tematiche legate alla
mobilità dei disabili – che ha aderito con entusiasmo a questa attività.
Autonomy è il programma che risponde alle esigenze dei clienti con ridotte
capacità motorie, sensoriali o intellettive (o alle necessità degli
accompagnatori) per permettere loro l’utilizzo di vetture e vedersi così
assicurata la libertà di movimento.
Anche Jeep ha voluto appoggiare “Maremoto”, volendo richiamare
l’attenzione dell’opinione pubblica sui vantaggi di una società accessibile,
incoraggiando l’organizzazione di eventi e attività come questa.
Vicino a ogni differente disabilità e bisogno di mobilità
c’è Autonomy che offre una gamma completa di vetture o veicoli commerciali dei
vari marchi del gruppo FCA, con offerte promozionali specifiche e dedicate: Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Jeep e
Fiat Professional. Inoltre, permette di usufruire di una serie di servizi
che sono un aiuto concreto per risolvere i problemi riguardanti la guida di una
vettura adattata alle possibilità dei disabili. Presso i 19 centri di mobilità
presenti su tutto il territorio nazionale (Ancona, Bolzano, Budrio, Catania,
Cerignola, Cuneo, Firenze, Latina, Milano, Padova, Pietra Ligure, Reggio
Emilia, Rimini, Roma, Salerno, Terni, Torino, Treviso e Udine) i clienti di
Autonomy possono provare le proprie capacità motorie residue grazie a speciali
simulatori, prendere confidenza con i veicoli
modificati e richiedere il parere di medici e fisioterapisti e degli
operatori dei centri stessi.
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