giovedì 11 giugno 2015

BYD presenta il bus 12 metri “emissioni zero” per l’Italia

 
Il costruttore cinese BYD, leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici, ha presenta in anteprima alla mostra-congresso internazionale UITP (Unione Internazionale del Trasporto Pubblico), svoltasi a Fieramilanocity da lunedì 8 a mercoledì 10 giugno le soluzioni rivoluzionarie per il TPL su gomma. L’evento UITP è stato visitato da una platea internazionale, ma gli operatori potenzialmente, più interessati ai bus innovativi a “emissioni zero”, potrebbero essere proprio quelli italiani.

 
Le avanzatissime tecnologie sviluppate da BYD nel campo degli accumulatori al Litio Ferro Fosfato soddisfano infatti, con un singolo ciclo di ricarica, le abituali necessità di percorrenza nell’arco di un’intera giornata. I consueti vantaggi del “tutto elettrico” (piacevolezza di guida per il personale, gradimento dell’utenza per la mancanza di vibrazioni, abbattimento totale delle emissioni inquinanti e acustiche), sono così associati all’elevata autonomia operativa, e ai benefici economici derivati dal basso costo dell’energia elettrica rispetto a quella dei combustibili fossili, e dalla possibilità di poter ricaricare gli accumulatori nelle fasce orarie notturne, maggiormente convenienti.

 
Gli e–bus prodotti da BYD sono stati introdotti sul mercato nel 2010: oggi ne circolano 3500 esemplari in ben 156 aree metropolitane del mondo, di cui 47 in Europa. In Italia l’ATM di Milano possiede due mezzi, in regolare servizio da oltre un anno mentre anche a Roma, dallo scorso febbraio, è in corso un’intensa attività di sperimentazione con un altro veicolo.

Le prove hanno accertato una consistente riduzione dei costi di esercizio – che può arrivare anche fino al 75% del totale – anche comparando un e-bus BYD con i veicoli a gasolio più recenti, già in grado di rispettare gli standard di emissione della norma Euro 6.

I test finora effettuati hanno dimostrato, oltre ogni dubbio, che il bus “pure electric” può certamente rappresentare un’alternativa valida ai mezzi convenzionali – con motorizzazione diesel o a metano – e ai bus ad alimentazione ibrida. L’e-bus è vincente anche nei confronti di altri sistemi di trasporto pubblico quali tram, filobus e tranvie urbane. Grazie all’elevata autonomia è possibile, infatti, abbattere all’origine qualsiasi costo di infrastruttura – compresi gli impianti per ricaricare i veicoli durante le fermate – avvalendosi così della straordinaria flessibilità operativa del mezzo su gomma.

Il costo di un e-bus BYD, logicamente più elevato rispetto ai bus convenzionali, può così essere ammortizzato, tenendo conto delle fluttuazioni del costo dell’energia elettrica, entro un periodo variabile da cinque a sette anni. I bus elettrici BYD rappresentano pertanto un approccio innovativo nel TPL, ove sinora i mezzi elettrici di vecchia generazione – pesanti, di piccole dimensioni, e con autonomia e prestazioni limitate – erano impiegati esclusivamente per le strette strade dei centri storici. BYD introduce così una vera e propria rivoluzione nel trasporto pubblico, basata sulla possibilità per le Amministrazioni Locali di limitare non soltanto le emissioni atmosferiche e acustiche, ma contenendo anche i costi di gestione. E ridurre, di conseguenza, i livelli di tassazione alla cittadinanza.

All’UITP di Milano, BYD espone la versione più recente dell’e-bus “dodici metri”. Il costante perfezionamento degli accumulatori ha permesso, in questa nuova versione, di limitarne il numero a due, diversamente da tutti gli e-bus già introdotti sulle strade europee, finora dotati di tre pacchi batterie. È così stato possibile contenere le masse totali e gli ingombri interni, ricavando maggiore spazio per i passeggeri e venendo così incontro alle specifiche dei gestori di TPL europei. Migliorata anche la visibilità per il conducente.

Benché le batterie siano ora più compatte, l’e-bus è in grado di garantire, con una singola carica, un’autonomia di 260 chilometri, misurata secondo gli standard SORT utilizzati da UITP. Le novità di BYD non finiscono qui: in Cina è già disponibile una variante midi da 8,8 metri dell’e-bus, e alla manifestazione Busworld, prevista in Belgio in ottobre, sarà lanciata quella a due piani, lunga 10,2 metri. Entro il 2015, infine, l’azienda di Shenzhen presenterà l’attesissima versione snodata da 18 metri.

"Siamo in grado di proporre ai gestori dei servizi TPL, e alle municipalità italiane, mezzi espressamente confezionati per le esigenze specifiche della mobilità urbana”, ha affermato il Direttore Generale di BYD Europe Isbrand Ho. “I nostri e-bus non si limitano ad abbattere le emissioni inquinanti del 100%, ma permettono di ridurre sensibilmente il costo totale della gestione dei veicoli. E questo perché la nostra azienda non è soltanto il più grande produttore di batterie ricaricabili nel mondo, ma è anche il principale fornitore di autobus elettrici full size: autobus che soddisfano, senza alcun compromesso, gli stessi parametri operativi dei concorrenti diesel".


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