Il costruttore cinese
BYD, leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici, ha presenta in
anteprima alla mostra-congresso internazionale UITP (Unione Internazionale del Trasporto Pubblico), svoltasi a Fieramilanocity da lunedì 8 a mercoledì 10
giugno le soluzioni rivoluzionarie per il TPL su gomma. L’evento UITP è
stato visitato da una platea internazionale, ma gli operatori potenzialmente,
più interessati ai bus innovativi a “emissioni zero”, potrebbero essere proprio
quelli italiani.
Le avanzatissime tecnologie sviluppate da BYD nel campo
degli accumulatori al Litio Ferro Fosfato soddisfano infatti, con un singolo
ciclo di ricarica, le abituali necessità di percorrenza nell’arco di un’intera
giornata. I consueti vantaggi del “tutto elettrico” (piacevolezza di guida per
il personale, gradimento dell’utenza per la mancanza di vibrazioni,
abbattimento totale delle emissioni inquinanti e acustiche), sono così associati
all’elevata autonomia operativa, e ai benefici economici derivati dal basso
costo dell’energia elettrica rispetto a quella dei combustibili fossili, e
dalla possibilità di poter ricaricare gli accumulatori nelle fasce orarie
notturne, maggiormente convenienti.
Gli e–bus prodotti da BYD sono stati introdotti sul mercato
nel 2010: oggi ne circolano 3500 esemplari in ben 156 aree metropolitane del
mondo, di cui 47 in Europa. In Italia l’ATM di Milano possiede due mezzi, in
regolare servizio da oltre un anno mentre anche a Roma, dallo scorso febbraio,
è in corso un’intensa attività di sperimentazione con un altro veicolo.
Le prove hanno accertato una consistente riduzione dei costi
di esercizio – che può arrivare anche fino al 75% del totale – anche comparando
un e-bus BYD con i veicoli a gasolio più recenti, già in grado di rispettare
gli standard di emissione della norma Euro 6.
I test finora effettuati hanno dimostrato, oltre ogni
dubbio, che il bus “pure electric” può certamente rappresentare un’alternativa
valida ai mezzi convenzionali – con motorizzazione diesel o a metano – e ai bus
ad alimentazione ibrida. L’e-bus è vincente anche nei confronti di altri
sistemi di trasporto pubblico quali tram, filobus e tranvie urbane. Grazie
all’elevata autonomia è possibile, infatti, abbattere all’origine qualsiasi
costo di infrastruttura – compresi gli impianti per ricaricare i veicoli
durante le fermate – avvalendosi così della straordinaria flessibilità
operativa del mezzo su gomma.
Il costo di un e-bus BYD, logicamente più elevato rispetto
ai bus convenzionali, può così essere ammortizzato, tenendo conto delle
fluttuazioni del costo dell’energia elettrica, entro un periodo variabile da
cinque a sette anni. I bus elettrici BYD rappresentano pertanto un approccio
innovativo nel TPL, ove sinora i mezzi elettrici di vecchia generazione –
pesanti, di piccole dimensioni, e con autonomia e prestazioni limitate – erano
impiegati esclusivamente per le strette strade dei centri storici. BYD
introduce così una vera e propria rivoluzione nel trasporto pubblico, basata
sulla possibilità per le Amministrazioni Locali di limitare non soltanto le
emissioni atmosferiche e acustiche, ma contenendo anche i costi di gestione. E
ridurre, di conseguenza, i livelli di tassazione alla cittadinanza.
All’UITP di Milano, BYD espone la versione più recente
dell’e-bus “dodici metri”. Il costante perfezionamento degli accumulatori ha
permesso, in questa nuova versione, di limitarne il numero a due, diversamente
da tutti gli e-bus già introdotti sulle strade europee, finora dotati di tre
pacchi batterie. È così stato possibile contenere le masse totali e gli
ingombri interni, ricavando maggiore spazio per i passeggeri e venendo così
incontro alle specifiche dei gestori di TPL europei. Migliorata anche la
visibilità per il conducente.
Benché le batterie siano ora più compatte, l’e-bus è in
grado di garantire, con una singola carica, un’autonomia di 260 chilometri,
misurata secondo gli standard SORT utilizzati da UITP. Le novità di BYD non
finiscono qui: in Cina è già disponibile una variante midi da 8,8 metri
dell’e-bus, e alla manifestazione Busworld, prevista in Belgio in ottobre, sarà
lanciata quella a due piani, lunga 10,2 metri. Entro il 2015, infine, l’azienda
di Shenzhen presenterà l’attesissima versione snodata da 18 metri.
"Siamo in grado di proporre ai gestori dei servizi TPL,
e alle municipalità italiane, mezzi espressamente confezionati per le esigenze
specifiche della mobilità urbana”, ha affermato il Direttore Generale di BYD Europe Isbrand Ho. “I nostri e-bus non si
limitano ad abbattere le emissioni inquinanti del 100%, ma permettono di
ridurre sensibilmente il costo totale della gestione dei veicoli. E questo
perché la nostra azienda non è soltanto il più grande produttore di batterie
ricaricabili nel mondo, ma è anche il principale fornitore di autobus elettrici
full size: autobus che soddisfano, senza alcun compromesso, gli stessi
parametri operativi dei concorrenti diesel".
Nessun commento:
Posta un commento