martedì 5 novembre 2013

Nasce il nuovo laboratorio Ford per lo studio delle batterie delle vetture elettriche


Ford Motor Company, in collaborazione con l’Università del Michigan, ha aperto un nuovo laboratorio destinato  allo studio  delle tecnologie per le batterie che forniranno l’energia alle auto elettriche del domani - Il laboratorio,   frutto  di   un  investimento   congiunto   di   8 milioni   di   dollari, consentirà ai ricercatori di studiare le soluzioni per nuove batterie più efficienti, capienti e ricaricabili in minor tempo

 Ford Motor Company, in collaborazione con l’Università del Michigan, ha aperto un nuovo laboratorio destinato allo studio delle tecnologie per le batterie che forniranno l’energia alle auto elettriche del domani. Nell’innovativa struttura saranno portati avanti progetti R&S per realizzare e sperimentare batterie di nuova generazione più efficienti, capienti e ricaricabili in minor tempo.

Il laboratorio, frutto di un investimento congiunto di 8 milioni di dollari, è stato progettato per diventare  un ‘incubatore  tecnologico’:  ricercatori  e piccole  start-up  potranno infatti utilizzarlo per portare avanti progetti pilota e mettere a punto non solo nuove tecnologie di  ricarica  e stoccaggio  dell’energia,  ma anche procedure e processi  per rendere più semplice l’eventuale produzione in scala industriale.

“Esistono già laboratori che sperimentano l’utilizzo di batterie prodotte da fornitori esterni, ma si tratta di uno step successivo alla fase dello sviluppo”, ha dichiarato Ted Miller, che guida la ricerca Ford nel settore batterie. “Questo laboratorio sarà l’anello di congiunzione tra l’ambiente scientifico e quello produttivo, e ci permetterà di portare avanti progetti di sviluppo  già  a partire  dalla  prima  idea  o dalla  prima  intuizione.  Si  tratta  di  una novità assoluta per il mondo dell’auto”.

Il laboratorio, situato all’interno di un campus universitario, nasce dalla collaborazione tra Ford, l’Università del Michigan, i governi statali e federali americani, e alcuni produttori di batterie.  Ford ha investito  2,1  milioni  di  dollari  nel progetto.  Gli  altri  finanziatori  sono l’Università  del Michigan,  la  Michigan  Economic  Development Corporation  e il Dipartimento Americano per l’Energia, per un investimento congiunto di 8 milioni di dollari.

Ford ha  supportato  la ricerca  nel campo  delle batterie  elettriche  per oltre 20 anni. Nel corso dello scorso anno Ford ha investito 135 milioni di dollari nella progettazione e nella messa in  produzione di  componenti relativi  agli accumulatori,  e ha raddoppiato le proprie attività di test dei pacchi batteria. Ha inoltre incrementato il numero delle prove di affidabilità:  gli  attuali  test,  portati  avanti  per quasi  250.000  chilometri,  simulano  in  10 mesi l’usura di 10 anni di vita di un veicolo elettrico.

“Lo sviluppo in questo settore è ancora in una fase iniziale, e c’è bisogno di portare avanti nuove ricerche, soprattutto nel campo della chimica e dei formati delle celle”, ha aggiunto Miller.  “Grazie  a questo laboratorio  potremo sperimentare  il  design  di  possibili  future batterie anticipando quelle che saranno le caratteristiche dell’eventuale prodotto finale, realizzato su scala industriale”.

“E’ ancora troppo presto per identificare, per esempio, quali saranno i componenti chimici che risulteranno essere in futuro i più efficaci per l’utilizzo a bordo delle auto”, ha spiegato Miller.  “In  soli  15  anni  siamo  passati  dalle batterie  al  piombo  a quelle a nichel-metallo- idrato,  per arrivare  a quelle agli  ioni  di  litio  utilizzate  dalla Focus Electric  e dalla  C-MAX Energi.  Altri costruttori  hanno scommesso su altri  materiali,  noi  siamo  convinti  che la migliore soluzione debba ancora essere identificata, per questo dobbiamo portare avanti la ricerca con una serie di partner tecnologici e scientifici”.

Rispetto alle batterie  al  nichel,  quelle agli  ioni  di  litio  utilizzate  da Ford vantano una capacità  del 25% superiore,  risultando  contemporaneamente  più  compatte  del 30%, e con un rapporto cella-potenza circa tre volte superiore.

Il posizionamento strategico del laboratorio,  nel campus dell’Università del Michigan  ad Ann Arbor, permetterà a ricercatori e fornitori di condividere un ambiente comune per lo sviluppo e lavorare alla risoluzione di problematiche complesse.

“Questo laboratorio porta vantaggi a tutti: lo Stato del Michigan attirerà investimenti non solo più per la produzione, ma anche per la ricerca, l’Università del Michigan diventerà uno dei  più  importanti  poli  di  ricerca  nel settore,  attraendo  le migliori  menti  del settore. Per noi  la vicinanza  sarà  un fattore  strategico:  la nuova generazione  di  scienziati  che supporteremo opererà a soli 65 chilometri da Dearborn”.


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