martedì 1 gennaio 2013

Toyota Prius: 15 anni all’avanguardia dell’innovazione e della tecnologia nel settore automobilistico

 
Esattamente 15 anni fa la Toyota Prius veniva lanciata sul mercato con lo slogan “giusto in tempo per il 21mo secolo”. Un decennio e mezzo più tardi, il veicolo ibrido più famoso al mondo continua non soltanto a essere “in anticipo sui tempi”, come suggerito dal suo nome latino, ma con vendite globali di quasi 3 milioni di unità si attesta anche come un vero successo di mercato. La Prius, e più in generale la tecnologia ibrida di Toyota, festeggiano il loro 15° compleanno


 
Nata per affrontare delle sfide ambientali assolute in termini di qualità dell’aria e cambiamento climatico, e per risolvere il problema della questione energetica, l’idea di Toyota di realizzare trasmissioni alternative per i propri veicoli inizia a formarsi nel corso degli anni ’60, diventando negli anni ’90 un’azione concreta, con la ricerca di un percorso di sviluppo tecnologico che continua ancora oggi, con l’obiettivo di raggiungere il traguardo della mobilità sostenibile.

 
Il 1994 è stato l’anno in cui Toyota ha avviato il progetto G21. Il suo scopo era di creare per il 21mo secolo un’auto ecologica e rispettosa dell’ambiente che, a dispetto delle impeccabili credenziali ambientali, riuscisse a garantire la comodità e il piacere di guida di un veicolo convenzionale.

 
Il lancio della Prius di prima generazione va quindi fatto coincidere con l’avvento della moderna rivoluzione del settore automobilistico. Nel 1997, l’esordio di Prius sollevò diverso scetticismo, ma la grande convinzione di Toyota, sicura delle proprie ragioni, non ha mai vacillato. Oggi, la 3a generazione di Prius è diventata una delle automobili più vendute nel mondo.
A livello globale, Toyota ha venduto quasi 3 milioni di unità di questo modello, per un totale di quasi 5 milioni di veicoli full hybrid venduti nel mondo dal 1997 a oggi. Solo nel 2012, le vendite ibride dei veicoli Toyota e Lexus raggiungeranno 1,2 milioni di unità. Questi modelli hanno tutti qualcosa in comune con Prius: la trasmissione full hybrid.
 
Nel 2013, la Toyota Prius si è attestata nuovamente in Europa come il primo modello in termini di affidabilità e qualità secondo il TÜV Report, registrando il minor numero di difetti nella categoria dei veicoli dai quattro ai cinque anni di età. La continuità dei successi ottenuti nel rapporto TÜV conferma l’affidabilità e la qualità dei veicoli non soltanto all’interno della gamma Toyota, ma in particolar modo della sua tecnologia full hybrid, che continuerà a essere impiegata su un numero sempre crescente di modelli.


Toyota offre oggi varianti ibride in nuovi segmenti del mercato, con dimensioni che variano, da quelle di Yaris Hybrid (nel segmento B) a quelle della nuova Auris Hybrid (segmento C), passando per la gamma Prius e per i modelli firmati Lexus. In questo modo Toyota è riuscita a ottenere la seconda media di emissioni più bassa tra tutti i costruttori automobilistici, riuscendo a raggiungere con quattro anni di anticipo il target 2015 sulle emissioni1.

Oltre agli eccellenti livelli di consumi ed emissioni di CO2, i veicoli ibridi benzina si dimostrano anche essere una soluzione migliore rispetto ai diesel o agli ibridi diesel, in quanto contribuiscono in maniera ottimale al miglioramento della qualità dell’aria grazie all’eliminazione di NOx e Particolato, i principali fattori correlati alla salute nelle aree urbane.

Toyota e Prius hanno messo sul piatto la tecnologia ibrida, e non si tratta di un’opzione fine a sé stessa, ma di una piattaforma tecnologica chiave che porterà in futuro a una serie di soluzioni che riusciranno a garantire la riduzione, se non l’eliminazione, dei problemi legati alle emissioni carboniche.

Le vendite ibride aumentano con grande velocità, e con 21 nuovi modelli ibridi previsti a livello globale entro il 2015, di cui uno equipaggiato con celle a combustibile, il loro ritmo sembra destinato a crescere esponenzialmente.

1 Fonte: European Federation for Transport and Environment (T&E)

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