Ford Italia ha rinnovato anche per l’edizione 2023 la partnership con Rome 21K, la mezza maratona che si è svolta ieri, domenica 19 novembre, nel cuore di Roma. L’evento sportivo, che ha visto i partecipanti correre attraversando storia, archeologia, cultura e bellezza, ha toccato alcuni dei luoghi più affascinanti della Capitale, partendo dal Villaggio Olimpico e attraversando scenari unici come via del Corso, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Piazza Venezia e il Teatro di Marcello.
La gara internazionale da 21 chilometri ha visto anche quest’anno l’Ovale Blu come title sponsor: la Rome 21k – Ford Mustang Mach-E ha raggruppato atleti agonisti e amatori provenienti da oltre 35 Nazioni ed è stata affiancata da una corsa competitiva da 10 chilometri. La 10k, nella declinazione “fun run” non competitiva, è stata aperta anche ai praticanti di fitwalking e nordic walking coinvolgendo cittadini, turisti, famiglie, giovani e meno giovani, per far vivere loro una giornata indimenticabile immersi in uno dei percorsi più suggestivi al mondo.
In qualità di title sponsor, Ford ha portato al Villaggio sportivo, nello stand presso l’Auditorium Parco della Musica, le vetture protagoniste dell’evento: la Mustang Mach-E e, in anteprima, il nuovo Explorer 100% elettrico. L’affascinante SUV è la prima vettura Ford a zero emissioni prodotta in Europa e raggiungerà i primi clienti nel 2024. Il carattere del nuovo Explorer si esprime attraverso un design iconico, un comfort superiore e un’atmosfera a bordo contemporanea e connessa.
Lo stand Ford ha ospitato, inoltre, un atleta d’eccezione: Giorgio Calcaterra. Lo sportivo, tre volte campione mondiale della 100km di ultramaratona e medaglia d’oro al valore atletico, ha condiviso con il pubblico presente segreti e consigli sul mondo del running competitivo.
Con la sua partecipazione alla Rome 21k, Ford Italia ha inoltre continuato a sostenere l’associazione “Peter Pan”, che si occupa di accogliere gratuitamente nelle sue Case le famiglie che arrivano nella capitale dal resto d’Italia e dai paesi esteri per curare i loro figli malati di cancro. Con il suo modello di accoglienza, l’associazione che lavora sul territorio da quasi trent’anni, ha l’obiettivo di contrastare l’isolamento in cui, purtroppo, spesso si trovano le famiglie dei piccoli, a favore di momenti di condivisione e socializzazione assistendoli per tutto il periodo delle cure.
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