Fulvio Maria Ballabio - classe 1954 - nasce a Milano, ma da
quasi 40 vive e lavora nel Principato di Monaco dove svolge anche attività
diplomatiche, tanto da essere considerato italo/monegasco e soprannominato ”il
Console volante”.
La sua carriera inizia nel 1970 nel motocross, con numerose
vittorie nelle categorie formative in sella a varie marche tra cui Ancillotti,
CZ, Gerosa, KTM e altre ancora, ma quella alla quale resta più legato è senza
dubbio la milanese Moto Mazzilli, con cui partecipa anche a
prestigiose gare di regolarità come la mitica “Valli Bergamasche”.
Dopo le fondamentali esperienze con i kart, raggiunta l’età
per la patente, il fascino delle quattro ruote si fa sempre più forte e
Ballabio debutta nei rally, inizialmente come navigatore, poi mettendosi
direttamente al volante con discreti risultati. Arriva a guidare una Skoda
ufficiale e una Ferrari 308 Gr. 4 al Rally Di Monza del 1983!
Dai rally, il passaggio alle monoposto è presto fatto,
seguendo tutta la classica trafila di quei tempi: dalla piccola Formula
Monza, alla F.Ford, poi via via in F.2000 e F.3, dove arrivano i primi successi
in ambito nazionale, come la vittoria a Monza. E’ la pista la vera passione di
Ballabio, e la sua crescita professionale continua con il passaggio nel
Campionato Europeo di F.2 nel 1983 con Merzario e AGS, con la quale entra più
volte in zona punti. Risultati che creano la possibilità di firmare un
contratto per correre in F.1 nel 1984 con la Spirit/Hart Turbo in coppia con
Emerson Fittipaldi.
Gareggia nel Turismo in Argentina e debutta nelle corse
Endurance con Sauber in Giappone. Corre anche con vetture Alba e continua
la sua carriera negli USA, in IMSA, nel team MOMO di Giampiero Moretti. Nelle
gare di durata passa presto alla guida della leggendaria Porsche 956, con la
quale nel 1986 è 5° nella 24 Ore di Le Mans, per non citare gli altri
piazzamenti prestigiosi come il 4° posto nella 1000 Km del Nürburgring. Il suo
amore per l’Endurance e le vetture Sport Prototipo sono molto forti, tanto da
continuare a correrci in diverse situazioni negli anni successivi. Fino ad
arrivare al ritorno a tempo pieno sempre con Porsche e livrea Martini, nel 1995
e ’96, cui fanno seguito successivi impegni con Centenari, Courage e
Osella. A Le Mans partecipa non solo come pilota, ma anche come
costruttore, quando nel 1993 schiera la MIG derivata dalla Montecarlo
Centenaire, con motore realizzato da Carlo Chiti: il suo pilota Peo Consonni
raggiunge la velocità record per quagli anni di 354 km/h sul rettifilo
dell’Hunaudières.
1985 e 1986 sono anche gli anni della F.3000, dove Ballabio
porta per la prima volta in pista a Imola la Montecarlo GP01, mentre il
triennio successivo dall’87 al ’90 lo vede impegnato nel Campionato CART di
F.Indy. Inoltre, con la sua Lola si afferma in una sfida contro le F.1 al
Motorshow di Bologna!
Oltre all’asfalto c’è però lo sterrato e nel 1986 Ballabio
partecipa alla Parigi-Dakar. Cosa manca? Il mare. Infatti il mondo della
valocità per Fulvio Maria Ballabio non conosce confini e superfici. Una parte
importante della sua carriera lo vede cimentarsi nell’Off-Shore, dove si
consacra Campione del Mondiale IPA a Key West nel 1987 dopo aver vinto ben 9
gare su 12 arrivi. Due Viareggio-Bastia-Viareggio e altri successi a
Montecarlo, St. Tropez, Guernsey, Portofino, anche con barche della marca da
lui fondata. Il legame con il mondo della nautica ha portato infatti alla
nascita di Montecarlo Marine, brand attivo nel settore degli yacht.
Successivamente Ballabio si è anche cimentato
nell’organizzazione di eventi motoristici. Tra di essi, nei primi anni
novanta ha organizzato e anche vinto la World Cup di kart (250 cc)
riservata a campioni della F.1 e F.Indy, davanti ai colleghi Fangio,
Merzario, Rebaque, Forini, Keegan, Amati e altri ancora.
Le automobili GT restano però la vera passione e Ballabio ha
avuto la possibilità di coronare un sogno, quello di costruire una gran turismo
stradale monegasca. Tra i tanti impegni agonistici, nel 1989 si trova il tempo
per presentare la Centenaire, realizzata dalla Montecarlo Automobile, la
prima Casa automobilistica monegasca da lui stesso fondata. La vettura viene
progettata con la collaborazione di Carlo Chiti e Guglielmo Bellasi, che
realizza la scocca in carbonio. Si tratta della prima supercar stradale
al mondo ad essere prodotta integralmente in fibra di carbonio. Proprio l’uso
del carbonio e dei materiali compositi, da trentacinque anni a questa parte
sempre lavorati dai partner Guglielmo e Roberto Bellasi, contraddistinguono i
modelli MCA.
Questa attività di costruttore di nicchia, producendo
esemplari in serie limitata, continua ancora oggi. Lo scorso anno ha visto la
luce la TECNO Nanni Galli V8 Ecoracing a GPL, dedicata al pilota più legato
alla Casa bolognese, recentemente scomparso. Una GT moderna, da corsa e
stradale, sempre realizzata in carbonio, spinta da un motore Alfa Romeo
V8 4.7 da 503 CV di derivazione Maserati con alimentazione monofuel a GPL. Il
glorioso marchio TECNO ha infatti stretto un rapporto di collaborazione con
Montecarlo Automobile per la produzione di supercar TECNOlogiche a energie
alternative, con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni.
Montecarlo Automobile sta invece lavorando direttamente alla
produzione della una nuova Centenaire del terzo millennio, una hypercar
con motore Alfa Romeo V8 che vedrà la luce nei prossimi mesi, grazie anche a
nuove partnership internazionali.
Ballabio da anni corre e collauda i vari sistemi per ridurre
l’inquinamento da Co2, lavorando sui diversi tipi di alimentazione anche nel
motorsport, tanto da arrivare a realizzare la MCA Quadrifuel e portare alla
vittoria l’Alfa Romeo Giulietta negli Ecorally.
In verità non sono molti i piloti così poliedrici, capaci di
passare da una categoria all’altra e da una disciplina all’altra, con
esperienze tanto diverse ed importanti in competizioni in tutto il mondo, tra
Europa, Americhe, Caraibi, Asia. Pochi hanno saputo cimentarsi nel doppio ruolo
di piloti e costruttori e di presentarsi anche a Le Mans in queste vesti.
Nella sua lunga avventura con i motori, Ballabio ha vinto
dove ha desiderato di più: nella sua Monza in F.3, in Motonautica nella sua
Montecarlo, a Bogotà dove era Console in kart ed Endurance, e ha iscritto il
proprio nome nelle entry list dei circuiti più noti al mondo. Ora, anche
se ha ridotto sensibilmente i propri impegni, è comunque un pilota sempre in
attività. Non ha appeso il casco al chiodo!
Il 65enne Fulvio Maria Ballabio oggi vive a Monaco e, dopo
il primo genito David di 10 anni, ha avuto il secondo figlio Josef-Milan
dalla moglie Desa. Si dichiara felice delle sua carriera, ma ancor di più della
sua famiglia!
In futuro continuerà ad occuparsi di Energie Alternative e
costruire auto da 350 km/h! Una Monte Carlo Automobile Ecologica da 1100 HP,
abbinata magari una Montecarlo City…
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