Nasce al Museo
Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino il primo polo formativo specializzato nel restauro
di vetture d’epoca: grazie all’accordo con la Fondazione Centro per la
Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali “La Venaria Reale”
(www.centrorestaurovenaria.it), il 10 novembre aprirà il Centro di Restauro che
sarà presentato in anteprima alla Fiera Auto e Moto d’Epoca di Padova il 23
ottobre 2016. Per la prima volta, le tecniche utilizzate per riportare le opere
d’arte al loro antico splendore saranno utilizzate per dare nuova vita al vasto
patrimonio di veicoli custoditi nell’Open Garage all’interno MAUTO - uno spazio
di oltre 2.000 mq, visitabile su prenotazione, che oggi ospita circa 70 pezzi
da collezione disposti in ordine cronologico.
Contestualmente, prenderà infatti il via anche la fase di
formazione del personale del museo, che seguirà insieme agli specialisti del
CCR Venaria un workshop sulla Carrozza di Bordino, e l’attrezzamento dell’Open
Garage, con l’obiettivo di ospitare in futuro un centro di Alta Formazione per
restauratori di veicoli d’epoca. Il progetto prevede che, inizialmente, uno
specialista del Corso Conservazione e Restauro dei beni Culturali imposti il
metodo di ricerca sui materiali e gestisca la parte teorica di approfondimento
sulle procedure costruttive applicate nelle diverse epoche. Seguirà poi un
intervento pratico sulle vetture scelte dal parco macchine dell’Open Garage e
risalenti alla fase artigianale/preindustriale della produzione, dal 1856 agli
Anni Trenta.
“Con l'apertura del Centro del restauro dell'automobile –
spiega il Presidente del MAUTO Benedetto
Camerana -, il Mauto avvia un percorso istituzionale e formativo che
risponde concretamente al quadro attuale, generato dalla crescita del valore
dell'automobile d'epoca come testimonianza storica fondamentale per la
conoscenza della cultura del Novecento”. Il progetto, continua il Direttore del
museo Rodolfo Gaffino Rossi, “è unico nel suo genere e volto a coniugare la
necessità di conservare le vetture d’epoca nel modo corretto e certificato dai
Beni Culturali con l’esigenza di tramandare, nello spirito didattico del museo,
le competenze artigianali e scientifiche degli specialisti. Siamo contenti di
aver coinvolto importanti partner – Aci tra questi, e ringrazio il Presidente
Sticchi Damiani per la sensibilità con il quale si è interessato al progetto -
e abbiamo intenzione di coinvolgerne molti altri per fare di questo centro un
polo di eccellenza a livello europeo”.
Con la creazione del
nuovo Centro di Restauro si rafforza il legame con il CCR di Venaria, che
ha da poco maturato i primi dieci anni di esperienza e che, in passato, si è
occupato di effettuare rilievi sulla Carrozza di Bordino, dall’analisi dei
materiali e delle strutture organiche, alle condizioni microclimatiche di
conservazione nel percorso espositivo. L’applicazione della metodologia
riconosciuta dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, che integra
le competenze di restauratori, storici dell’arte e delle professionalità
scientifiche, garantisce il valore e la serietà dell’intervento conservativo
sulla collezione museale e il conseguente intento di trasferire tale
competenza. Oltre a questo, il CCR di Venaria mette a disposizione delle
ricerche le sue attrezzature in grado di effettuare diagnosi sofisticatissime.
La sinergia darà l’opportunità non solo di rafforzare la
fitta rete di collaborazioni che il museo sta intessendo sia a livello
nazionale che internazionale, ma soprattutto di far conoscere e di valorizzare
l’immenso bacino di talenti, l’estro creativo, l’artigianalità e le capacità
imprenditoriali esistenti a Torino e in Piemonte. Tra i primi partner privati
ad aderire al progetto, infatti, il Mario Levi Group, da 70 anni azienda leader
in Italia e all’estero nella gestione di tutti i processi produttivi della
lavorazione delle pelli, la design house di fama internazionale PININFARINA, emblema dello stile
italiano nel mondo, e l’Atelier Toppino di Piobesi d’Alba, officina e
laboratorio mobile dove vengono realizzati restauri storici, conservativi e
filologici di diverse tipologie di carrozzerie quali locomobili a vapore,
tonneau, landaulet, limousine, double phaeton, chassis e automobili di
interesse storico e collezionistico. Oltre a questi primi accordi, il MAUTO sta
lavorando per coinvolgere laboratori artigiani e aziende del territorio,
ciascuna specializzata in un settore specifico (verniciatura, lavorazione del
legno, lavorazione del ferro): le diverse professionalità parteciperanno,
intervenendo in loco o nelle rispettive sedi, mettendo a disposizione la
propria attrezzatura (quando questa non può essere spostata) e trasmettendo le
proprie competenze al team di restauratori.
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