* I sistemi di assistenza cognitiva aumentano la sicurezza *
Creare una rete tra veicoli e
infrastrutture nel traffico urbano * Interazione uomo-macchina specifica
per la città
Guidare l’auto in ambito urbano o cittadino implica la
coesistenza di numerosi utenti della strada e mezzi di trasporto. Significa
anche affrontare una situazione del traffico complessa e un elevato numero di
attività.
Gruppi di esperti di Opel impegnati nello sviluppo di sistemi di assistenza innovativi per
aumentare l’efficienza e la sicurezza del trasporto urbano partecipano al
progetto di ricerca UR:BAN (sistemi di assistenza orientati agli utenti e
gestione di reti). L’obiettivo del progetto, in parte finanziato dal governo
tedesco, è quello di fornire ai proprietari di automobili e veicoli commerciali
un sostegno per il futuro, personalizzato e adatto alla guida nel traffico
urbano. Trentuno partner provenienti dal settore automobilistico,
dall’elettronica e dall’industria del software, insieme a istituti di ricerca e
autorità locali, stanno sviluppando sistemi intelligenti di assistenza e
collaborazione per la gestione del traffico.
I risultati e gli esiti raggiunti fino a oggi sono stati
presentati nella conferenza di medio termine UR:BAN che si è svolta presso il Deutsche Zentrum für Luft - und Raumfahrt e.V.
(DLR – Centro Aerospaziale Tedesco) a Braunschweig in Germania.
Il progetto di
ricerca UR:BAN è in fase di svolgimento e durerà fino al 2016, e si divide
in tre pilastri: "Assistenza cognitiva", "Sistemi di traffico in
rete" e "Fattori umani nel traffico". "Opel collabora come
partner a tutti i tre pilastri del progetto", spiega Michael F. Ableson,
membro del consiglio di amministrazione e Vice Presidente Engineering di GM
Europe. "L’attenzione è sempre rivolta all’essere umano. Team di
ingegneri, fisici e psicologi del traffico stanno studiando l’assistenza in
situazioni difficili, la messa in rete intelligente di veicoli e
infrastrutture, il comportamento dei guidatori e un’interazione uomo-macchina
adatta alla guida urbana."
Assistenza cognitiva
– evitare gli incidenti sterzando e frenando
Soprattutto nel traffico urbano, possono verificarsi
situazioni difficili nelle quali chi guida può non riuscire a reagire per
tempo. Qui entra in campo il sottoprogetto "evitare gli incidenti
sterzando e frenando". Il team Opel sta sviluppando un sistema avanzato di
assistenza alla guida che sfrutta lo spazio ulteriore che si crea sulla strada
con l’intervento dello sterzo per creare una sterzata rivolta alla situazione
specifica. Questo sistema dovrebbe contribuire ad evitare le collisioni con
veicoli e pedoni nel traffico cittadino.
Nel corso della presentazione, Opel mostrerà un veicolo
dimostrativo dotato di telecamera avanzata e radar, con un sistema sterzante e
un impianto frenante modificati, che consentono di intervenire sul controllo
del veicolo. Tener conto della reazione del guidatore è un criterio importante
per ottimizzare la strategia di intervento. Inoltre Opel monterà sul veicolo
dimostrativo gli ultimi ritrovati nel campo dell’interazione tra uomo e
macchina e del rilevamento delle intenzioni del guidatore.
Mettere in rete il
sistema del traffico – l’incrocio intelligente
Le informazioni inviate al veicolo mediante Wi-Fi
dall’infrastruttura di gestione del traffico e dagli altri veicoli possono contribuire
a fornire consigli per la guida agli incroci, che un’interazione intuitiva
uomo-macchina può comunicare al guidatore. Ciò potrebbe consentire a chi guida
di avvicinarsi all’incrocio con tutta comodità, sicurezza e in modo efficiente
dal punto di vista energetico, preferibilmente attraversandolo senza fermarsi.
Questa ottimizzazione e l’ulteriore sviluppo della tecnologia car-to-X
specificamente per la guida in ambito urbano sono gli argomenti presentati
nell’ambito di UR:BAN.
In questa parte del progetto, Opel sfrutta molti anni di
esperienza nel campo della comunicazione car-to-X, dimostrata in progetti come
il test SIM-TD, superato con successo. Un sistema del traffico in rete e la
guida collaborativa permetteranno di passare in futuro dal mero scambio di
informazioni all’azione congiunta di tutti gli attori in gioco.
I fattori umani nel
traffico – una HMI adatta alla guida urbana
Nell’ambito di UR:BAN, un team Opel sta lavorando al
miglioramento dei sistemi tecnici. Tuttavia, le informazioni raccolte dai nuovi
sistemi tecnici possono migliorare la guida e la sicurezza solo quando anche i
guidatori sanno come affrontare queste nuove informazioni e sanno come reagire
in modo corretto. Al centro del sottoprogetto “interazione uomo macchina” (HMI)
vi è quindi il modo in cui gli esseri umani vivono il comportamento dei sistemi
di assistenza alla guida. In primo piano vi è un lavoro di gruppo
interdisciplinare, con psicologi, ingegneri e fisici che collaborano allo
sviluppo e alla realizzazione di nuovi elementi di tecnologia per comunicare
con il guidatore.
Nell’ambito di questo pilastro vengono affrontate questioni
importanti come i contenuti che servono ai guidatori per seguire una strategia
di guida; o che forme di rappresentazione spingono chi guida a utilizzare un
sistema; e come evitare al guidatore di distrarsi. Gli esperti verificano
l’influenza dei sistemi di assistenza nei diversi simulatori e nel traffico
reale, in condizioni controllate.
La valutazione dei dati oggettivi e soggettivi fornisce la
base per la valutazione del disegno e della struttura del sistema. I sistemi di
assistenza che aiutano in modo ottimale l’utente nel suo comportamento di guida
vengono integrati in stretta collaborazione con gli altri sottoprogetti.
I fattori umani nel
traffico – prevedere i comportamenti e riconoscere le intenzioni
Capire il comportamento di chi guida può aiutare a
ottimizzare le strategie di segnalazione dell’interfaccia uomo-macchina dei
sistemi di assistenza. L’obiettivo di Opel nel sottoprogetto "prevedere i
comportamenti e riconoscere le intenzioni" è pertanto quello di sviluppare
un algoritmo per rilevare le intenzioni di chi guida utilizzando i normali
sensori presenti sui veicoli, in modo da prevedere il comportamento del
guidatore in situazioni di guida difficili.
L’algoritmo dovrebbe identificare, in una prima fase, le
manovre future per evitare incidenti o le situazioni di frenata di emergenza.
Numerosi test e i registri dati mostrano che prima di iniziare le manovre vi
sono schemi di comportamento e caratteristiche specifici nella conduzione
trasversale e longitudinale del veicolo che emergono in tutti i guidatori. Più
di 50 volontari hanno completato un percorso specifico in condizioni
controllate, dove hanno incontrato situazioni inattese e hanno reagito con
manovre specifiche.
Sulla base di questi test, il team Opel ritiene di poter
prevedere se il guidatore è in grado di risolvere una situazione di emergenza
sterzando o frenando. Questa informazione può contribuire ad adattare strategie
di allerta e di intervento positive per il sottoprogetto "evitare gli
incidenti sterzando e frenando". Se il sistema rileva che il guidatore è
in grado di risolvere una situazione difficile da solo, l’allerta può essere
ritardato o addirittura eliminato.
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