Berner Italia, filiale italiana di un’azienda tedesca con un
fatturato di oltre 1 miliardo di euro, ha festeggiato i suoi primi 10 anni di
partnership con il Team Honda Gresini. E l’ha fatto nell’aula magna della sua
sede di Verona chiamata semplicemente… “58”. Un numero che parla da solo, che
non necessita di alcun commento e che, durante la conferenza stampa, ha invitato
tutti i presenti ad alzarsi in piedi per omaggiare il grande SIC con una
calorosa standing ovation. In prima fila Alvaro Bautista, il Team manager
Fausto Gresini e l’Amministratore Delegato di Berner Italia Massimo Rossi. Ed è
proprio l’AD a fare gli onori di casa…
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“Oggi festeggiamo i nostri primi 10 anni di collaborazione
con il Team di Fausto Gresini. Si tratta di un traguardo molto importante
perché significa che condividiamo gli stessi valori, basati soprattutto sulla
passione”.
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La Berner Italia è un’azienda con più di 1000 collaboratori,
60,000 clienti, 750 venditori, una gamma di oltre 65,000 prodotti, capace di
fare una media di 1.500 ordini giornalieri. Numeri importanti, soprattutto in
un periodo di crisi come quello attuale.
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E i numeri sono importanti anche per Fausto Gresini che con
i suoi 14 Gran Premi vinti e 89 podi conquistati, ha scritto pagine molto
importanti nella storia del motociclismo italiano.
“In comune abbiamo i valori
per lo sport - ha dichiarato il Team
Manager – Anche il mondo della moto sta soffrendo per questa crisi ma noi
abbiamo il dovere di crederci. Ecco perché sono contento di questa
collaborazione con Barner Italia: perché entrambi crediamo in quello che
facciamo”.
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E che Gresini sia un
“malato” della motocicletta lo si capisce quando inizia a parlare della sua nuova…
Honda.
“Rispetto a quella
dell’anno scorso è migliorata tantissimo, in particolare dal punto di vista
dell’elettronica. E di questo devo ringraziare la Casa madre che è sempre
presente. Oggi, per questione di budget, si fanno pochi test e diventa sempre
più difficile migliorarsi in poco tempo. Devo dire che anche Alvaro, da questo
punto di vista, ci aiuta moltissimo perché dopo il primo anno di ‘rodaggio’,
ora conosce molto di più la nostra moto. Senza contare che lo sviluppo è anche
rallentato dal fatto che la MotoGP è una competizione mono-gomma. Per
ripartire, oltre alla diminuzione dei costi, abbiamo bisogno di regole ben
precise”.
A questo punto anche l’AD
Massimo Rossi tira fuori i motociclista che c’è in sè dando un consiglio che
dovrebbe essere preso in considerazione soprattutto dai giovani: “Dobbiamo
imparare a vivere la moto con carattere, passione e disciplina”.
E Alvaro Bautista? Alvaro
crede nel carattere, nella passione e nella disciplina del Team Go&Fun,
tanto da considerarlo “una famiglia nella quale ognuno ha un ruolo ben preciso.
Dobbiamo stare a ridosso dei primi e approfittare dei loro piccoli errori”.
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Domenica 2 giungo si correrà a Imola
e chissà che Alvaro non riesca a salire sul podio! Magari indossando una
maglietta con il numero 58! In bocca al lupo…
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