lunedì 2 gennaio 2012

Il 2011? Un anno di m…


Secondo Federauto dicembre si chiuderà a circa 110.000 immatricolazioni, registrando un calo del 16% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dato che potrebbe discostarsi solo per effetto delle kilometri zero dell'ultimo minuto. Se verrà confermata questa previsione l'intero 2011 si chiuderà a circa 1.745.000 immatricolazioni, rappresentando un calo di circa l'11% sul già scarso 2010.

Ecco la dichiarazione di Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto: «Si chiude un anno tragico dove siamo passati dagli incentivi del 2009 ai disincentivi del 2011. Le accise sui carburanti, l'aumento dell'Imposta Provinciale di Trascrizione, il superbollo per le auto prestazionali, gli aumenti dell'IVA, dell'RC, dei pedaggi autostradali. Mi verrebbe da dire dell'aria che respiriamo, ma mi trattengo. Un attacco concentrico e insensato al mondo dell'auto e ai nostri clienti. Se lo Stato non interverrà il 2012 esprimerà meno di 1.700.000 pezzi, il che si tradurrà in una ecatombe di posti di lavoro, di concessionarie distrutte con un forte danno per lo Stato stesso, che introiterà miliardi di Iva e tasse varie in meno. È evidente che se si aumentano solo le tasse crollano i consumi. E la nostra società, senza consumi, può già dichiarare bancarotta.»
La Federauto sottolinea che il comparto da lavoro in Italia, considerando l'indotto, a 1.200.000 persone, pesa l'11,4% del Pil e contribuisce al gettito fiscale nazionale nella misura del 16,6%. Numeri indispensabili per il nostro Paese che meritano rispetto e soprattutto una grande attenzione.

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