venerdì 15 maggio 2020

SEAT Prototype Development Centre: sinergie per l’innovazione

 La missione del Prototype Development Centre, nel cuore dello stabilimento SEAT di Martorell, è incentrata sull'innovazione dei processi di sviluppo. Il Prototype Development Centre è nato nel 2007 dall'unione del dipartimento Prototipi e del laboratorio di Ingegneria dei Processi Pilota ed è, di fatto, il punto di collegamento tra le Divisioni Ricerca e Sviluppo e Produzione di SEAT.

 All'interno di questo centro, che si estende per una superficie di 19.000 metri quadrati all’interno del sito di Martorell, sono state riunite le attività legate alle fasi iniziali della progettazione e dello sviluppo dei nuovi modelli, sia virtuali, sia fisici, ma anche quelle relative all’ottimizzazione dei processi industriali con un approccio proattivo alla risoluzione dei problemi riscontrati sulla linea produttiva di serie.
Sinergie e risorse condivise. Il Prototype Development Centre, uno dei progetti di punta di SEAT, utilizza risorse condivise e sfrutta le sinergie nate dall'unione tra i due dipartimenti per ridurre sensibilmente i tempi di sviluppo e per migliorare la comunicazione relativa ai nuovi modelli tra Ricerca e Sviluppo e Produzione.
Le diverse aree di competenza del Centro - gestione del progetto, realtà virtuale, modelli DKM, presse, carrozzeria, verniciatura, logistica e assemblaggio di veicoli speciali - sono gestite da quasi 300 specialisti altamente qualificati.
 L'obiettivo è rendere più efficienti i processi di costruzione dei nuovi prototipi, virtuali e non, riducendo il tempo necessario a lanciare un nuovo modello e aumentandone la qualità. Condividere l'organizzazione e lo spazio vuol dire infatti poter cooperare con costanza, mantenendo un flusso continuo di informazioni durante le fasi di sviluppo e industrializzazione.
Le fasi di sviluppo. All'interno del PDC la riservatezza è ovviamente garantita, tanto che è assolutamente normale inserire un nuovo prototipo nella catena di montaggio per analizzarne la fattibilità già dalle primissime fasi di sviluppo.
Ogni area del PDC lavora su attività specifiche: creazione di modelli di controllo dei dati, sviluppo di prototipi e veicoli di pre-produzione, valutazione e ottimizzazione dei processi di produzione, digitalizzazione della linea produttiva e analisi virtuale dell’ergonomia.
Gli specialisti che lavorano al PDC provengono da aree molto diverse: un aspetto che rappresenta un valore aggiunto. Lo scambio di opinioni e suggerimenti partendo da know-how ed esperienze differenti è infatti uno strumento prezioso nell’ottica di un continuo sviluppo di competenze e soluzioni innovative.
 Ergonomia virtuale. Uno degli strumenti utilizzati all’interno del Centro è la Applied Virtual Ergonomy, un software sviluppato nell’ambito del progetto MAVE, (iniziali spagnole per "Mock-up di Analisi Virtuale dell’Ergonomia"), che permette di simulare le operazioni di assemblaggio senza la necessità di utilizzare realmente veicoli o linee produttive. In questo modo si possono analizzare le operazioni di routine che i tecnici si troveranno ad affrontare e determinarne la fatica, adottando le eventuali soluzioni correttive necessarie.
Produzione additiva e realtà virtuale. Un esempio dell’impegno per l’innovazione del PDC è la produzione additiva, adottata già da qualche anno. Si tratta di un processo produttivo in cui gli strati di materiale vengono depositati l’uno sull’altro con estrema precisione: così si riduce sensibilmente il numero di passaggi intermedi e si risparmia fino al 75% del tempo nella produzione dei singoli componenti.
La realtà virtuale, infine, ha un ruolo centrale nelle attività del Centro: anche in questo caso, l’adozione di questa tecnologia porta benefici evidenti in termini di tempi e costi.
Fonte: SEAT S.A.

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