Si è conclusa l’edizione 2016 di “University StartUp Competition”, contest di Junior Achievement realizzato in partnership con Hyundai Motor Company Italy. Un’iniziativa a sostegno delle idee imprenditoriali dei giovani universitari di tutt’Italia, a conferma dell’impegno del brand nei confronti delle future generazioni. “BTeam”, progetto sviluppato dagli universitari di Tor Vergata, ha conquistato il primo posto assoluto e rappresenterà l’Italia alla finale europea di Bucarest. L’auditorium di Assolombarda (Milano) ha ospitato la finale nazionale di “JA StartUp Program”, progetto di responsabilità sociale che ha coinvolto universitari tra i 19 e i 30 anni per aiutarli ad individuare un’opportunità di business, a pianificare le risorse e a passare dall’idea all’azione: in pratica, ad educare la propensione all’imprenditorialità. Progettare una startup è infatti una metodologia didattica che, applicata in contesti formativi, aiuta coloro che intendono diventare imprenditori a validare ed accelerare lo sviluppo della propria idea, contribuendo inoltre ad abbassare l’età media di chi fonda un’impresa.
L’edizione 2016 ha visto la partecipazione di 15 team finalisti – selezionati fra 350 studenti provenienti da 14 università italiane - tra cui la squadra “BTeam” dell’Università di Tor Vergata (Roma), premiata come “Miglior StartUp JA” italiana. I ragazzi si sono così guadagnati l’onore di rappresentare l’Italia alla competizione europea in programma dal 6 all’8 luglio a Bucarest, dove si confronteranno con gli altri finalisti dei 20 Paesi coinvolti nell’iniziativa.
Gli studenti del BTeam hanno infatti sviluppato un processo – efficiente, economico e ambientalmente sostenibile – per la sintetizzazione del bromotimolo (BT), materiale già presente in natura e che rappresenta un antibatterico molto efficace, più del comune timolo, utilizzato come antisettico in molti prodotti per l’igiene (come i collutori). L’uso industriale del bromotimolo è stato finora proibitivo a causa dei costi elevati, dovuti alla complessità del processo di lavorazione e/o di estrazione, ma quest’innovativo progetto promette di ridurlo drasticamente.Al secondo posto si è classificata “EasyLife” (Università Mediterranea di Reggio Calabria), che ha proposto un braccialetto in grado di segnalare con anticipo le crisi epilettiche attraverso un evoluto algoritmo, basato sui dati biometrici della persona. Terza classificata “Bee Italians”, un progetto basato sullo snellimento della produzione del miele di qualità per il ripopolamento delle api (la cui presenza è calata del 60% negli ultimi 20 anni), dell’Università di Roma Tor Vergata.
I giudici hanno valutato gli elaborati su cinque fattori principali: potenziale d’impresa, opportunità di crescita, impatto sulle comunità, performance finanziarie e livello d’innovazione. Infatti l’imprenditorialità, in quanto competenza, non è una dote innata, ma può essere appresa ed “allenata”. Hyundai, membro della giuria italiana (composta da istituzioni, professionisti d’impresa ed esperti aziendali), in partnership con JA StartUp Program, ha deciso di sostenere i vincitori con un significativo contributo economico, a cui si affiancherà un percorso di consulenza personalizzato, volto ad accelerare lo sviluppo della startup.
“I leader di domani hanno bisogno del nostro supporto oggi. In quest’ottica, Hyundai vuole offrire il miglior sostegno ai giovani che dimostrano talento e passione”, ha commentato Andrea Crespi, Managing Director di Hyundai Motor Company Italy. “I vincitori si sono distinti per l’originalità della proposta. Anche se portatori di un progetto non direttamente connesso al mondo automotive, hanno dimostrato che l’approccio Hyundai “New Thinking. New Possibilities” legato all’innovazione può essere facilmente applicato ad ogni iniziativa di spirito imprenditoriale”.
In collaborazione con Junior Achievement, Hyundai ha sostenuto fin dal 2012 anche “Skills for the Future”, progetto CSR nato per sostenere la formazione professionale degli studenti delle scuole secondarie di II grado, con l’obiettivo di allineare la preparazione scolastica alle esigenze del mercato del lavoro. L’iniziativa sostiene l’istruzione tecnica giovanile con l’ottica di favorirne le prospettive professionali nell’industria automotive - tanto che in questi anni sono state numerose le autovetture Hyundai donate come “strumento di studio” ai più meritevoli istituti di tutt’Italia.
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