Il risultato ante imposte dell’anno è pari a 359 milioni di
euro mentre l’utile netto ha raggiunto i
249 milioni di euro, rispettivamente in aumento del 40% e del 36% sull’anno
precedente. L’incremento è imputabile alla crescita degli impieghi, che sono saliti
a 17,2 miliardi di euro rispetto ai 15,3 miliardi di euro dell’anno 2014.
L’aumento delle immatricolazioni di auto nuove e il crescente sostegno di FCA
Bank nei confronti di FCA (grazie ad una penetrazione commerciale del 47%, in
aumento di 4 p.p. rispetto al 2014) ha portato ad un volume complessivo
finanziato pari a 9,6 miliardi di euro, in aumento del 25% rispetto all’anno
2014. Le iniziative di FCA Bank sono state uno dei fattori determinanti per il
miglioramento dei risultati commerciali del costruttore automobilistico.
“Il risultato dell’anno – ha affermato Giacomo Carelli, Amministratore Delegato di FCA Bank – ha
beneficiato delle ottime performance commerciali, in Italia e nel resto
d’Europa, e della diversificazione delle fonti di rifinanziamento, conseguita
anche facendo leva sulla licenza bancaria ottenuta nel 2015”.
Volumi di attività
Il totale dei nuovi volumi finanziati da FCA Bank nel corso
del 2015 è stato pari a 9,6 miliardi di euro, incluse le attività di noleggio a
lungo termine. FCA Bank ha supportato la vendita di nuove vetture FCA, con una
quota di penetrazione sul totale delle immatricolazioni pari al 47% in aumento
rispetto al 43% dell’anno precedente. Le iniziative di FCA Bank sono state uno
dei fattori determinanti per il miglioramento dei risultati commerciali di FCA.
Gli impieghi medi per il periodo sono, inoltre, saliti a
16,1 miliardi di euro, con un aumento pari al 9% rispetto al 2014.
Margine di
intermediazione bancaria e margine di noleggio
Il margine di intermediazione bancaria e margine di noleggio
dell’anno è cresciuto del 18% rispetto al 2014, raggiungendo il valore di 667,4
milioni di euro, trainato dalla crescita degli impieghi (passando gli impieghi
medi da 14,7 miliardi di euro nel 2014 a 16,1 miliardi di euro nel 2015,
attestandosi a 17,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2015) e dalla redditività
del portafoglio, che è passata dal 3,8% dello scorso anno al 4,1% del 2015.
Costi operativi
La continua attenzione del management all’efficienza
operativa si riflette nella diminuzione dei costi operativi netti rispetto ai
ricavi, che registra nel 2015 un rapporto contenuto, che si attesta al 35,3%,
in miglioramento di 5 punti percentuali rispetto all’esercizio precedente,
nonostante un lieve aumento dei costi in valore assoluto, principalmente dovuto
alla forte crescita degli impieghi.
Costo del rischio
Il costo del rischio di FCA Bank ha registrato un’ulteriore
riduzione, confermando la tendenza già evidenziata nel 2014. In termini
assoluti, il costo del rischio si è attestato a 70 milioni di euro, pari allo
0,44% del portafoglio medio produttivo.
II. Rifinanziamento
Al 31 dicembre 2015 le passività finanziarie del Gruppo
ammontano a 16 miliardi di euro.
Nel corso del 2015 il Gruppo ha rafforzato la politica di
diversificazione delle fonti di rifinanziamento, accedendo al mercato dei
capitali con una combinazione di transazioni in forma sia pubblica sia privata,
sul mercato obbligazionario e delle cartolarizzazioni.
Nel dettaglio, il Gruppo ha effettuato attraverso il
programma MTN una emissione pubblica per un valore totale di 1,9 miliardi di
euro, e ha avuto accesso alle operazioni di rifinanziamento della BCE (TLTRO)
pari a 1 miliardo di euro.
III. Capitalizzazione
FCA Bank mantiene un buon livello di capitalizzazione pur
avendo distribuito utili ai soci per 91,6 milioni di euro. Al 31 dicembre 2015,
il Patrimonio Netto si attestava a circa 2,1 miliardi di euro, con un Core Tier
1 Ratio1 dell’11,2%.
IV. Rating
Nel corso del 2015, diverse azioni migliorative
sull’affidabilità creditizia sono state intraprese da parte delle Agenzie di
Rating, sulla base del trend positivo del Gruppo FCA Bank e grazie alle nuove
metodologie di valutazione utilizzate per il Gruppo in quanto banca:
* il 26 giugno 2015 Moody’s ha migliorato il rating di lungo
termine a “Baa2” con outlook stabile (inoltre è stato migliorato il rating sui
Depositi a “Baa1” a gennaio 2016);
* l’8 luglio 2015 Fitch ha migliorato il rating di lungo
termine a BBB con outlook positivo;
* il 9 settembre 2015 Standard&Poor’s ha modificato
l’outlook da stable a positivo.
Nessun commento:
Posta un commento