Il Premio Nazionale
NEST 2013 per la Nanoscienza, promosso da Rivoira in collaborazione con il Laboratorio NEST della Scuola Normale
Superiore di Pisa (SNS) è andato quest’anno a Francesco Pineider del Dipartimento di Chimica dell'Università di
Firenze, per lo studio pubblicato sulla rivista NanoLetters dal titolo “Circular
Magnetoplasmonic Modes in Gold nanoparticles”.
Con lui è stato premiato anche Ivano Alessandri del
Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Brescia, a cui è andata una
Menzione Speciale del Premio NEST per lo studio “Enhancing Raman Scattering
without Plasmons Unprecedented Sensivity Achieved by Ti02 Shell-Based
Resonators”.
I due riconoscimenti sono stati consegnati il 26 novembre a
Venezia durante la giornata inaugurale del Congresso NanotechItaly, alla
presenza del Responsabile Operativo del NEST, Pasqualantonio Pingue e Paolo
Messina, General Manager di Rivoira Gas.
“La Scuola Normale Superiore è molto grata per l’attenzione
alla ricerca nelle nanoscienze che Rivoira ha dimostrato in questi anni con la
sponsorizzazione del Premio - ha dichiarato
Pasqualantonio Pingue durante la consegna dei premi - Quello delle nanoscienze
è un settore molto importante, che potrebbe diventare cruciale per lo sviluppo
e l’innovazione in diversi ambiti industriali del nostro Paese”. Il Premio
NEST, giunto alla sua sesta edizione, ha lo scopo di premiare giovani
ricercatori che abbiano fatto una ricerca nel campo delle nanoscienze svolta
principalmente in Italia.
“Vorrei condividere questo premio con il team di colleghi
che ha lavorato con me a questa ricerca, – ha dichiarato Francesco Pineider,
vincitore del Premio NEST – e
ringraziare gli scienziati del Laboratorio NEST della Scuola Normale Superiore
di Pisa, che l'hanno ritenuta meritevole di questo importante riconoscimento.
Un ultimo ringraziamento speciale va a Rivoira, per il suo contributo allo
sviluppo della ricerca scientifica nel nostro Paese. E' un dato di fatto che in
Italia si investa ancora troppo poco nella ricerca, per questo il Premio NEST è
molto importante per un giovane ricercatore, e non ne faccio una questione
meramente economica, tutt'altro. Ricevere un premio come questo ripaga degli
sforzi e del lavoro che si fa ogni giorno. Da anni seguo il Premio NEST, ed
essere oggi il vincitore di questa edizione mi riempie di orgoglio e felicità”.
Da circa quindici anni Rivoira fornisce gas e impianti
tecnologicamente avanzati al Laboratorio NEST di Pisa, un centro
interdisciplinare d’eccellenza per la ricerca e la formazione sulle
nanoscienze, dove operano fisici, chimici e biologi. “Sostenere la ricerca in
un campo come quello delle nanoscienze è fondamentale per promuovere lo
sviluppo e l’innovazione del nostro Paese. – ha commentato Paolo Messina,
General Manager di Rivoira Gas – Per il Premio NEST facciamo nostro il claim di
Praxair: Where your talent makes an impact. Noi crediamo molto nei giovani e
nella potenzialità che le nanoscienze possano avere sul futuro dell’Italia,
oggi più che mai. Nonostante la crisi, infatti, Rivoira è impegnata su più
fronti al fianco della ricerca, perché è proprio nei momenti più difficili che
occorre credere nell’innovazione”. Interpretare la crisi, dunque, come
un’opportunità, creando un circolo virtuoso a favore delle ricerca italiana
dove anche l’industria può fare la sua parte.
Tra le novità di quest’anno, l’assegnazione di una Menzione
Speciale del Premio NEST a Ivano Alessandri del Dipartimento di Ingegneria
dell'Università di Brescia. “Un plauso a Rivoira per l’impegno che ha
dimostrato in questi anni a favore della ricerca, – ha dichiarato Alessandri –
credendo nelle prospettive delle Nanoscienze a favore del progresso e della
società. Il mio auspicio è che anche altre grandi aziende ne seguano l’esempio,
tornando a investire nella ricerca scientifica, sia per differenziarsi dalla
concorrenza che innovarsi sul mercato”.
IL LAVORO VINCITORE
Sesto vincitore del premio NEST, il trentatreenne Francesco
Pineider si laurea all’Università di Firenze, per poi passare tre anni a Padova
presso l'Istituto per le Scienze e Tecnologie Molecolari del CNR per il post
dottorato. Oggi è assegnista all'Università di Firenze, nel Dipartimento di
Chimica.
L’articolo che gli ha consentito di vincere il premio NEST,
dal titolo “Circular Magnetoplasmonic Modes in Gold nanoparticles”, è stato
pubblicato sulla rivista NanoLetters nel 2013. La pubblicazione tratta la
modulazione attraverso campi magnetici della della risonanza plasmonica di
superficie, tra le più importanti frontiere della ricerca nelle nanoscienze. Lo
studio tratta l'osservazione dei magnetoplasmoni in nanoparticelle di oro
colloidale rilevati mediante una spettroscopia di dicroismo circolare magnetico
(MCD).
“L'obiettivo della nostra ricerca – spiega Pineider – è di
fornire un modello in grado di razionalizzare e riprodurre l'esperimento con
precisione qualitativa e quantitativa. Noi crediamo che la modulazione
magnetica della risonanza plasmonica possa essere molto efficace nel migliorare
la capacità delle nanoparticelle d'oro di rilevare variazioni dell'indice di
rifrazione del mezzo circostante”. Questo studio potrà trovare applicazione
nella nanobiologia e nelle telecomunicazioni.
LA MENZIONE SPECIALE
Ivano Alessandri del Dipartimento di Ingegneria
dell'Università di Brescia ha elaborato uno studio che si è particolarmente
distinto tra quelli pervenuti tanto da meritare, primo nella storia del Premio
NEST, una Menzione Speciale.
Si tratta di uno studio, elaborato solo da Alessandri,
apparso sulla rivista Jacs, Journal of the American Chemical Society. “Con
questo studio ho realizzato delle nanostrutture con ossidi di titanio e silicio
che possono fungere da amplificatori dell’effetto Raman, che rispetto alle
nanoparticelle in metallo non falsano le misure e sono estremamente
riproducibili”. Questo effetto è attribuito alla combinazione sinergica di
elevato indice di rifrazione dello strato attraverso le sfere, ed è legato a
fattori geometrici che possono essere sfruttati per realizzare una nuova
generazione di substrati di autodiagnosi attivi. Questo lavoro potrà trovare
applicazione nella conversione energetica e nella diagnostica.
IL NUOVO BANDO
Durante la Conferenza Internazionale Nanotechitaly, è stato
annunciato il nuovo bando di concorso per il Premio NEST 2014. Il premio è
riservato ai ricercatori italiani e stranieri di età inferiore ai 35 anni che,
entro il 14 dicembre 2014, abbiano compiuto ricerche sperimentali sulle
nanoscienze in Italia, pubblicate su una rivista scientifica internazionale nei
due anni precedenti. Possono concorrere al premio i ricercatori che non
afferiscono al Laboratorio NEST, di qualunque nazionalità, a condizione che lo
studio sia interamente realizzato in Italia.
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