Fin dal primo momento, il BMW Group si è dichiarato contrario alla decisione – ancora oggi sorprendente – dell'Unione Europea di vietare la vendita di nuove auto con motore a combustione a partire dal 2035. Pur non trattandosi di un divieto esplicito dei motori endotermici, l'obbligo di ridurre a zero le emissioni equivale di fatto a un bando.
A meno che l’industria dei carburanti a impatto zero non compia rapidi progressi, o i motori alimentati a idrogeno non riescano ad affermarsi sul mercato, l’UE si appresta a eliminare i motori a combustione dalle nuove vetture entro la metà del prossimo decennio.
Tuttavia, c'è un dato significativo: nel 2025, il BMW Group non si troverebbe affatto in difficoltà a sostenere tale legislazione. Nella prima metà dell’anno, una vettura su quattro venduta in Europa dal gruppo non aveva alcun motore tradizionale. Esatto: il 25% delle vendite europee del gruppo era composto da veicoli elettrici a batteria, comprendendo anche i modelli elettrici di MINI e Rolls-Royce. Il marchio principale, BMW, è attualmente al terzo nella classifica delle vendite in Europa di vetture elettriche.
Le elettrificate sfiorano il 40%
Se si includono anche le ibride plug-in, la quota delle vendite europee “elettrificate” del BMW Group nei primi sei mesi del 2025 sfiora il 40%. Per il solo marchio BMW, le consegne di PHEV (veicoli ibridi plug-in) sono aumentate di quasi il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A livello globale, la quota di veicoli elettrici (EV) ha raggiunto il 18,3% nella prima metà del 2025, in crescita rispetto al 15,7% dello stesso periodo del 2024. Questo è stato possibile grazie all’espansione della gamma di modelli completamente elettrici, ora composta da oltre 15 varianti. Il BMW Group resta fedele al suo obiettivo: far sì che gli EV rappresentino almeno la metà delle vendite totali entro la fine del decennio.
Nonostante i risultati positivi del primo semestre 2025, l’amministratore delegato Oliver Zipse continua a sostenere con fermezza che i consumatori debbano poter scegliere:
“Per soddisfare le esigenze dei clienti, soprattutto in un prodotto così complesso e personale come l’automobile, non esiste una soluzione unica. La strategia più efficace è utilizzare tutte le tecnologie disponibili per ridurre le emissioni di CO2 nel complesso. BMW chiede una revisione degli obiettivi fissati dall’UE per il 2030 e il 2035”.
Zipse ha anche sottolineato un altro aspetto cruciale: nell’UE circolano già oltre 250 milioni di veicoli. Prima che tutti possano passare a un’auto elettrica, secondo lui, la decarbonizzazione dovrebbe partire dalla flotta esistente, attraverso la transizione verso carburanti rinnovabili. Naturalmente, ciò richiederebbe il supporto dell’intera filiera industriale, ma alcuni progressi sono già stati fatti. Il CEO ha citato l’HVO100, disponibile in alcuni mercati, che può ridurre le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto ai carburanti convenzionali.






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