martedì 22 agosto 2023

Prezzi carburanti inaccettabili: la petizione di Altroconsumo


 Caro carburanti: ripristinare lo sconto sulle accise e azzerare l'Iva. Lo chiedono i 103mila cittadini che hanno firmato la petizione di Altroconsumo.

In questa estate 2023 stiamo assistendo a rincari dei carburanti inaccettabili. Il governo ha adottato misure blande (i cartelli con i prezzi medi), che, come prevedibile, si sono rilevate del tutto inefficaci. Fino all’inizio di quest’anno era in vigore lo sconto sulle accise, una misura straordinaria che, pur non essendo incisiva come l’azzeramento dell’Iva, un po’ di respiro agli automobilisti lo aveva dato. 

Altroconsumo chiede che venga immediatamente reintrodotto il taglio delle accise e soprattutto che si proceda quanto prima all'azzeramento dell’Iva, che grava anche sulle accise stesse e che rappresenta l'unica misura strutturale necessaria. Il governo deve ora intervenire in maniera rapida e senza indugi: lo chiedono anche gli oltre 100mila cittadini che già hanno sottoscritto la petizione di Altroconsumo.

 

Perché l’azzeramento dell’Iva è la misura più efficace

Altroconsumo ritiene che sia ormai arrivato il momento di agire direttamente sull'Iva, azzerandola, come abbiamo chiesto già nella nostra lettera al governo. Infatti, essendo l'Iva una percentuale, avrebbe un impatto maggiore rispetto al taglio delle accise in caso di futuri aumenti delle materie prime e di possibili speculazioni in un mercato già estremamente precario.

Nel 2022, nonostante la riduzione delle accise e a causa dell’aumento dei prezzi dei carburanti dovuto alla guerra tra Ucraina e Russia, ogni automobilista ha speso circa 130 euro in più rispetto al 2021 (ipotizzando un consumo di 900 litri all'anno). Con la nostra proposta di azzeramento dell’Iva ogni automobilista avrebbe invece risparmiato 150 euro ad auto per il rifornimento di benzina.

Nel 2023, seguendo la proposta di azzerare l’Iva, il risparmio sarebbe di circa 400 euro in meno ad auto. Infatti, solo nei primi sei mesi dell’anno avremmo risparmiato oltre 200 euro per il pieno della benzina. Attualmente, invece, ne abbiamo già pagati 115 euro in più rispetto al 2021 (prezzi dicembre 2021).

Azzerare temporaneamente l'Iva

Proprio per evitare aumenti futuri dovuti anche alla speculazione, Altroconsumo ritiene che la strada da percorrere sia ora quella dell'azzeramento temporaneo dell'Iva, che con la sua aliquota, attualmente al 22% determina il prezzo finale in modo decisivo. Il suo azzeramento è l’unica garanzia di un rallentamento della crescita del prezzo alla pompa dei carburanti. Altroconsumo, pertanto, continua la sua battaglia chiedendo alle istituzioni di eliminare l'Iva sui carburanti, sia sul costo industriale sia sulle accise.

Per firmare la petizione: www.altroconsumo.it

 

 

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