Automobilisti d’accordo sull’inasprimento delle sanzioni per chi guida con il cellulare o sotto l’effetto di alcool, e sull’aumento dei limiti di velocità per le autostrade, ma c’è ancora molto da fare sul fronte dell’educazione stradale per promuovere il rispetto delle “regole”. Blocco auto benzina e diesel nel 2035: pochi conoscono gli e-fuel e gli italiani non rinunciano alle auto “tradizionali”
Sicurezza stradale, limiti di velocità in autostrada e in città, valutazione sulle autostrade italiane, uso di alcol e del cellulare alla guida, patente a 17 anni, blocco della produzione di auto benzina e diesel a partire dal 2035 e tanto altro. Il settore della mobilità in questi ultimi mesi, complice anche l’annunciata riforma del codice della strada, è stato al centro del dibattito mediatico, con un confronto serrato tra esperti, opinionisti e istituzioni. Una discussione che spesso non coinvolge i diretti interessati: gli automobilisti. Per questo AutoScout24, il più grande marketplace automotive online a livello pan-europeo, ha coinvolto la propria community per avere un’opinione su temi che li riguardano direttamente, indagando anche le loro abitudini alla guida.
Da una prima analisi emerge la fotografia di un italiano alla guida attento, prudente, favorevole all’aumento dei limiti di velocità in autostrada e all’inasprimento delle sanzioni per la guida con cellulare o sotto l’effetto di alcool, contrario alla proposta di concedere la patente a 17 anni e al blocco della produzione di auto termiche alimentate a benzina e diesel nel 2035. Ma bisogna ancora fare molto sul fronte della sicurezza stradale, dato che sono tanti gli automobilisti che ad oggi tendono a non rispettare i limiti in autostrada e in città, che usano il cellulare alla guida o che si mettono al volante dopo aver assunto alcool.
Autostrade: limiti a 150 km/h, abitudini alla guida e giudizio sulle infrastrutture
Partiamo dalla questione dei limiti di velocità: tre quarti degli automobilisti, così come nella scorsa rilevazione, sono favorevoli all’eventuale aumento dei limiti di velocità a 150 km/h sulle autostrade a tre corsie e con la presenza del sistema Tutor, convinti che con la tecnologia attuale si possa viaggiare in completa sicurezza.
Dall’altro lato i detrattori, che rappresentano comunque la quota minoritaria (25%), vedono nell’aumento dei limiti un potenziale incremento degli incidenti (45%).
Un tema importante, quello della sicurezza stradale, visto anche il comportamento degli automobilisti in autostrada: più di un terzo tende spesso o raramente a superare i limiti di velocità, soprattutto quando lo consentono le condizioni del traffico (63%) o della strada (34%).
Limite a 30km/h in città e paesi
Nel 2021 il Parlamento Europeo ha chiesto ai Paesi membri di ridurre la velocità in città a 30km/h per le tratte all’interno di città e paesi, anche se al momento in Italia solo poche città hanno seguito questa indicazione. Gli italiani si dichiarano contrari alla riforma (80%), in quanto convinti che il traffico aumenterebbe e che il progetto non possa essere applicato a tutte le tratte urbane. Sicuramente il dato andrebbe messo in relazione alle condizioni delle strade, giudicate negativamente dal 78% del campione, e al fatto che quasi la metà (45%) degli automobilisti a volte o raramente non rispetta i limiti di velocità.
Cellulare alla guida
Un altro tema che probabilmente ha visto in questi anni la maggiore attenzione da parte del legislatore è l’uso del cellulare alla guida senza auricolare o vivavoce, con quasi nove utenti su dieci che si dichiarano favorevoli a incrementare le sanzioni. Tra le principali motivazioni di chi è favorevole, una ricerca di AutoScout24 dimostra che l’81% indica questa “cattiva abitudine” come un rischio altissimo per se stessi e per gli altri e per quasi un italiano su due (44%) è un atto grave. Nonostante le forti posizioni, il 10% dichiara di utilizzare spesso o a volte il cellulare alla guida, e il 28% raramente. Secondo gli italiani, quando è possibile usare il telefonino? Per il 19% si è giustificati quando la telefonata è breve, per il 5% se si fa attenzione.
Guida sotto l’effetto di alcolici
Un altro tema molto sentito è quello della guida sotto l’effetto di alcolici. Per gli italiani è il tema considerato più grave in assoluto tra i comportamenti alla guida (dal 61% del campione), eppure ci sono alcune contraddizioni. Il 6%, infatti, dichiara di guidare spesso o a volte dopo aver bevuto, e il 27% raramente.
Inoltre, c’è un 15% che giustifica l’uso dell’alcool prima di mettersi alla guida, soprattutto se si sopporta l’alcool (11%) o se la distanza è breve (3%).
Patente a 17 anni
In merito alla proposta da parte della Commissione Europea, circa la possibilità di richiedere la patente, con limitazione di guida accompagnata, al compimento dei 17 anni di età, 6 italiani su 10 si confermano contrari. Tra le motivazioni, gli utenti citano l’alto numero di incidenti stradali che ad oggi coinvolge i minorenni e alla percezione di una responsabilità non abbastanza forte nei più giovani.
Blocco della produzione di auto termiche alimentate a benzina e diesel nel 2035
AutoScout24 ha voluto anche indagare l’opinione degli italiani su uno dei temi che ha visto l’Italia protagonista a livello europeo: il blocco della produzione di auto termiche alimentate a benzina e diesel nel 2035 a favore dell’elettrico e degli e-fuel.
Il 64% è contrario principalmente perché crede che le auto elettriche o a carburanti rinnovabili abbiano comunque un impatto ambientale alto, che l’infrastruttura di colonnine di ricarica difficilmente sarà equiparabile a quella delle stazioni di rifornimento e perché entro il 2035 la tecnologia non raggiungerà i livelli di autonomia delle auto termiche.
Bisogna però considerare che sul tema dei carburanti rinnovabili solo il 45% degli intervistati ha risposto correttamente alla domanda relativa alla definizione sugli e-fuel, mentre c’è una maggiore conoscenza sui biocarburanti (68%), soluzione promossa dall’Italia.
Ma cosa accadrebbe se il 2035 fosse fra sei mesi? Sarebbe una corsa per accaparrarsi modelli benzina e diesel di ultima generazione, nuovi o usati recentissimi, così che per un discreto periodo di tempo successivo al blocco, gli automobilisti potranno continuare a utilizzare questo tipo di alimentazioni. Gli italiani confermano così di non voler rinunciare ai motori tradizionali.
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