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In riferimento alle condizioni di salute di Sergio
Marchionne, Fiat Chrysler Automobiles N.V. ("FCA") (NYSE: FCAU / MTA:
FCA) comunica con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte
complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr.
Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore.
Per questi motivi il
Dr. Marchionne non potrà riprendere la sua attività lavorativa.
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Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler
Automobiles, riunitosi in data odierna, ha espresso innanzitutto la sua
vicinanza a Sergio Marchionne e alla sua famiglia sottolineando lo
straordinario contributo umano e professionale che ha dato alla Società in
questi anni.
Il Consiglio ha deciso di accelerare il processo di
transizione per la carica di CEO in atto ormai da mesi e ha nominato Mike Manley Amministratore
Delegato. Il Consiglio proporrà quindi alla prossima Assemblea degli
Azionisti, che sarà convocata nei prossimi giorni, che Manley sia eletto nel
Consiglio in qualità di amministratore esecutivo della Società.
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Nel frattempo, al fine di garantire pieni poteri e
continuità all'operatività aziendale, Manley ha ricevuto dal Consiglio stesso
le deleghe ad operare immediatamente come CEO. Manley assumerà anche la
responsabilità dell'Area Nafta.
Manley e la squadra di management lavoreranno alla
realizzazione del piano di sviluppo 2018-2022 presentato a Balocco il 1 giugno
scorso, che assicurerà a Fiat Chrysler Automobiles un futuro sempre più forte e
indipendente.
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Ecco le dichiarazioni
di John Elkann
Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio.
Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti
quanti un senso di ingiustizia.
Il mio primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia.
Quello che mi ha colpito di Sergio fin dall'inizio, quando
ci incontrammo per parlare della possibilità che venisse a lavorare per il
Gruppo, più ancora delle sue capacità manageriali e di una intelligenza fuori
dal comune, furono le sue qualità umane, la sua generosità e il suo modo di
capire le persone.
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Negli ultimi 14 anni, abbiamo vissuto insieme successi e
difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili,
sia dal punto di vista personale che professionale.
Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di
riferimento ineguagliabile.
Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui
fidarsi, un mentore e soprattutto un amico.
Ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il
coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale, agendo sempre con
senso di responsabilità per le aziende e per le persone che ci lavorano.
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Ci ha insegnato che l'unica domanda che vale davvero la pena
farsi, alla fine di ogni giornata, è se siamo stati in grado di cambiare
qualcosa in meglio, se siamo stati capaci di fare una differenza.
E Sergio ha sempre fatto la differenza, dovunque si sia
trovato a lavorare e nella vita di così tante persone. Oggi, quella differenza
continua a farla la cultura che ha introdotto in tutte le aziende che ha
gestito e ne è diventata parte integrante.
Le transizioni che abbiamo appena annunciato, anche se dal
punto di vista personale non saranno prive di dolore, ci permettono di
garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura.
Per me è stato un privilegio poter avere Sergio al mio
fianco per tutti questi anni.
Chiedo a tutti di comprendere l'attuale situazione,
rispettando la privacy di Sergio e delle persone che gli sono più vicine.
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